Gasperini: "Tutti da dieci con il Bologna, sono soddisfatto. Sancho non ha mai detto no alla Roma"

Intervistato nel post partita di Roma-Bologna, il tecnico giallorosso Gian Piero Gasperini ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Gasperini a Sky
Sulla partita.
"Un bel voto a tutti i giocatori. La prima gara non hai ben precise le cose in campo, invece siamo partiti con il piglio giusto contro una squadra difficile come il Bologna che ha giocato una buona gara e questo ci dà molta spinta".
Sui nuovi.
"Sono ragazzi molto giovani, 22, 23 anni con grandi margini, ma questa sera hanno dato dimostrazione del loro valore insieme alla squadra che è già compatta. Lo avevo visto già nel precampionato, anche all'estero dove non è mai facile giocare con stadi pieni, abbiamo avuto buona personalità contro un Bologna forte e il fatto che il pubblico abbia apprezzato è importante per noi".
Come hai vissuto l'Olimpico pieno? Qual è il reparto che ti ha soddisfatto di più?
"Stasera è difficile fare una classifica di reparto perché siamo stati compatti come squadra: molto compatti, molto vicini, è difficile anche pensare, gli attaccanti sono stati bravi anche in fase difensiva. Mi è sembrata una squadra molto corta, molto aggressiva, sempre prima sui palloni. La prima mezz'ora anche con qualità, meritavamo di andare in vantaggio, poi c'è stato il ritorno del Bologna ma abbiamo giocato una grande partita anche in difficoltà difensiva, senza mai rinunciare a giocare. Direi bene in tutti in reparti, fossimo stati un po' più lucidi avremmo fatto anche il secondo gol. Il fatto che l'abbiamo dovuta soffrire è un'altra cosa positiva, un altro segnale che la squadra ha un buon carattere".
Sulla squadra.
"Abbiamo giocato con coraggio. Il Bologna ha degli attaccanti e una panchina di qualità quindi sai che se sbagli ti castigano in ogni momento, noi abbiamo giocato con continuità nella fase di recupero palla, sotto l'aspetto tecnico, se sei più preciso la supremazia l'ottieni anche con qualche gol in più. Comunque sono soddisfatto perché non è facile neanche per squadre rodate fare bene alla prima partita di campionato e averla fatta con questo spirito, con questo stadio con questa prestazione contro questa squadra a noi dà tanta forza per andare avanti".
Gasperini a DAZN
Prima volta da allenatore della Roma nel giorno delle 600 panchine. Ci racconta la prima giornata di Gasperini da allenatore giallorosso?
"Tanti pensieri, ma ha prevalso la concentrazione su questa gara. La serata passava dalla prestazione di questa partita e magari se ci penso domani ci saranno più emozioni. Oggi sono riuscito a mantenere la concentrazione sulla gara. Più che io sono stati bravi i giocatori a farlo ancora di più e meglio, tirando fuori una prestazione che ha soddisfatto tutti".
Oggi ha visto la Roma di Gasperini o c'è ancora margine di crescita?
"Margini di crescita ci sono sempre, non è mai la fine. La prima partita di campionato è difficile anche per squadre rodate che giocano insieme da tempo contro una squadra comunque forte, perché il Bologna è un'ottima squadra. La Roma ha tirato fuori una prestazione da squadra che gioca insieme da parecchio tempo. Nelle amichevoli avevamo già visto avessimo una buona personalità, oggi abbiamo messo un po' di qualità in più. La sensazione di aver fatto una buona gara viene dalla risposta pubblico: questa è una base fondamentale perché quando senti che la gente apprezza significa che stai facendo qualcosa di buono".
Che ragazzi sono Wesley e Ferguson?
"A parte che hanno avuto già esperienze, sia Ferguson che Wesley. Wesley giocava al Maracana ed è nazionale brasiliano nonostante abbia 22 anni. Ferguson ancora meno, 21. Sono ragazzi di valore che cresceranno ancora, ma soprattutto molto felici di essere arrivati alla Roma, ma soprattutto con la voglia di fare bene. Quando hai questo di base sicuramente hai buone possibilità di crescita".
Le condizioni di Dybala?
"Dybala per me è recuperato, poi andrà sempre meglio. L'importante è che non abbia altri stop. Ci auguriamo semplicemente questo. Poi verrà utilizzato per quella che è la sua condizione. È un grandissimo giocatore e anche i 20 minuti di questa sera sono importanti per recuperare la condizione".
Si aspetta qualcosa dal mercato?
"(Ride, ndr). Ci sono ancora 8 giorni, questa comunque è una buona squadra, quindi come ho detto al peggio e al meglio non c'è mai fine".
Gasperini in conferenza stampa.
Come le è sembrato Koné in campo? Oggi è più incedibile?
"Ha fatto una grande prestazione, le mie pagelle sono ottime per tutti. Mi è sembrata una grande attenzione e compattezza da parte di tutti. Nella prima mezz'ora bene, abbiamo giocato contro un avversario forte. Dopo il gol, abbiamo avuto occasioni per chiudere il match. Sono soddisfatto, abbiamo giocato meglio di altre volte, con riferimenti e una manovra più precisa".
Dal punto di vista tattico ha funzionato tutto?
"Quando c'è chiarezza, è più facile. Gli errori nel calcio ci possono essere, ma abbiamo giocato bene: con la difesa alta, contro avversari veloci. Abbiamo fatto tutto con precisione e attenzione, anche nello sviluppo abbiamo fatto bene. Questa squadra ha già un'identità, poi c'è comunque migliorare nei dettagli. Per essere la prima gara, sono molto soddisfatto di tutti. Siamo partiti bene, non significa nulla, ma ci dà fiducia".
Le sue emozioni durante il match?
"Lo stadio è bellissimo, ma questa volta anche la partita è stata degna della cornice. Oggi ho cercato di concentrarmi sulla gara senza farmi prendere dalle emozioni: sapevo che era difficile, ma per questo ora sono più soddisfatto. Quello che mi devo conquistare lo devo fare con il gioco. Siamo riusciti a partire bene: è un primo passo".
Aveva preparato i movimenti offensivi dei difensori?
"Sì, le abbiamo fatte in parte nelle amichevoli. Sono dei concetti chiari e ho dei giocatori che ho voluto, non dobbiamo imparare nulla: riusciamo ad essere chiari e i ragazzi capiscono. Poi c'è da metterli in pratica, si può sbagliare o non essere in condizione, ma come muoverci siamo avanti. Dobbiamo lavorare nei dettagli, ma in difesa siamo stati bravi".
Cosa le è piaciuto di più?
"Faccio fatica a fare una classifica, pensateci voi. La Roma mi sembra una squadra compatta e precisa in tutte le condizioni, anche quelle di fatica: non abbiamo mai perso le distanza. I giocatori credono che ciò li possa aiutare, per me è positivo una risposta così dei calciatori. Sono convinti".
Wesley cosa le ha detto nel finale?
"Devi tirare fuori tutte le energie nel finale. C'era il caldo e la fatica, a volte fanno dei gesti per cui serve tempo per recuperare. Si cerca di dare un po' di spinta in più in queste fasi delicate della gare".
Come le è sembrato Ferguson?
"Ferguson bene, ha fatto un'ottima gara. Sta crescendo di condizione, ha giocato poco lo scorso anno, perciò è normale che gli serva un periodo di rodaggio. Ha mostrato qualità importanti, ha buoni margini: ci darà soddisfazioni".
Gasperini ai canali ufficiali del club
"Bravissimi i ragazzi, tutti. Hanno fatto veramente una bella partita contro una squadra forte, difficile. Però sono contento per i ragazzi, sono contento per la gente, perché l’ho sentita soddisfatta e questo per me è sempre stato un obiettivo: che la gente, quando va via dallo stadio, abbia visto una bella gara.
C’è stato un pensiero di emozione anche da parte sua?
Ma tanti pensieri, tanti pensieri. Ormai sono tanti anni che alleno, quindi l’emozione riesco a mascherarla un po’, però per me è stata una grandissima serata: fare la prima con la Roma in uno stadio così pieno, la mia 600ª partita in Serie A… bella, proprio una bella serata".
Gasperini alla Rai
Tutta la squadra gira a memoria.
«Abbiamo fatto sicuramente un bel esordio, di quelli che speravamo, perché è comunque una novità per me: un modo di giocare con alcuni giocatori nuovi e contro una squadra rodata e forte come il Bologna. Siamo riusciti a tirar fuori un’ottima partita sotto tutti gli aspetti e questo ci dà sicuramente fiducia. Soprattutto abbiamo dato un bel biglietto da visita anche al nostro pubblico, che alla fine è sembrato soddisfatto, e questo per noi è importante».
L’esordio con la Roma.
«Sì, oggi è una giornata particolare per me perché 600 partite in A è un bel traguardo. La prima partita in un Olimpico pieno, la prima di campionato contro un’ottima squadra. Ho cercato di mantenere la concentrazione sulla gara perché sapevo che sarebbe stata una buona partita per noi e così è stato. Adesso magari penso alle 600».
Sei più avanti di quanto immaginassi?
«Abbiamo lavorato bene, abbiamo fatto un mese e mezzo molto concentrato, giocando anche delle partite di livello, soprattutto all’estero. Ho trovato comunque un gruppo che già l’anno scorso ha fatto qualcosa di straordinario come risultati. Non era facile perché non avevo modo di giocare, però sono riuscito in queste prime settimane ad entrare un po’ nella convinzione dei giocatori. Vedo che mi seguono, vedo che sono partecipi, sono attenti, e per me questa è la cosa più importante».
Sei tu che fai annaffiare il campo così?
«Era nuovo, bellissimo. Solo che all’inizio c’è stato Mancini che si è inciampato sulle zolle, che erano un po’ asciutte, e subito dopo, per fortuna, anche un loro giocatore, altrimenti sarebbero andati in porta. Però no, il campo bello, lo stadio bello, insomma, prima di campionato bellissima».
Cosa ti aspetti dalla società sul mercato?
«Con la società, con la proprietà in particolare, dal primo giorno che ci siamo incontrati quello che mi hanno detto, ciò che avrebbero voluto fare, a me è piaciuto in modo particolare. È il motivo per cui abbiamo deciso insieme di affrontare questa avventura, che per me non è un’avventura: io sono molto convinto di quello che si possa fare a Roma. Non so come farlo subito, non vorrei aspettare troppo tempo, però le date del mercato sono un po’ diverse da quelle del campionato e da quelle che vogliono gli allenatori. C’è anche una situazione economica dove giustamente la società deve guardare i bilanci e stare attenta a quelle che sono le questioni di conti, quindi dobbiamo cercare di far quadrare tutto. Però l’intenzione di entrambi è quella di dare soddisfazione a questa piazza».
Sancho?
«Non ha mai detto no alla Roma».
Su Wesley.
«Sono felice per lui perché arriva da 30 giornate consecutive nel campionato brasiliano. In più ha dovuto giocare anche il mondiale per club e quindi non è un giocatore che ha fatto vacanze, è arrivato senza riposare. In preparazione, nella prima amichevole, è quello che forse ha accusato un po’ di fatica in più, ma mi sembra anche normale. Bisogna conoscere le storie di questi ragazzi e in questo caso si è presentato con un gol e con una prestazione».
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