Conferenza stampa - Gasperini: "Dovbyk è un'alternativa a Freguson, si sono allenati bene entrambi. La difficoltà offensiva è evidente"

Conferenza stampa - Gasperini: "Dovbyk è un'alternativa a Freguson, si sono allenati bene entrambi. La difficoltà offensiva è evidente"
Oggi alle 19:35Primo piano
di Gabriele Conti

La Roma farà il suo esordio in Europa League domani mercoledì 24 settembre all'Allianz Riviera, casa del Nizza. L'allenatore giallorosso Gian Piero Gasperini risponderà alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa della vigilia.

Vocegiallorossa.it è presente alla conferenza stampa e riporta in diretta le parole del tecnico.

Su Dovbyk domani titolare.
"Dovbyk è un'alternativa a Ferguson, che tra l'altro nell'ultimo allenamento hanno fatto entrambi molto bene. Comunque può essere un'alternativa anche perché la mia idea è quella di cercare di allargare un po' la rosa e avere più possibilità di rotazioni. Questo mi porta a fare delle prove in partite che comunque sono molto importanti. Sicuramente in questo periodo si è creato un certo nucleo di giocatori molto solidi e con un rendimento molto efficace. Però è anche vero che prima o poi dobbiamo cercare di avere più sicurezza anche in altri giocatori per poter affrontare così tante partite come ci possono essere".

La Roma è quasi insuperabile a livello difensivo, ma presenta problemi offensivi. Ci sono soluzioni particolari per migliorare il reparto d’attacco? L’euforia per il derby è già stata smaltita?
"La difficoltà offensiva della squadra, a parte la partita col Torino, è evidente soprattutto quando si trova in vantaggio. In queste situazioni, la Roma tende a difendere l’1-0 piuttosto che cercare un’altra rete che darebbe maggiore sicurezza, lasciando così le partite più aperte. La mia sensazione, confermata anche dall’ultima partita, è che quando si trova in vantaggio la squadra non continui a giocare nello stesso modo, condizionata dal risultato. Spesso gli avversari ne approfittano e il match resta in bilico per eccessiva prudenza. In realtà, quando sei in vantaggio, le occasioni per segnare dovrebbero essere più favorevoli rispetto a uno 0-0".

Come ricordi Boga, soprattutto dopo il suo periodo a Bergamo?
"Boga è un ottimo giocatore e anche un ottimo ragazzo. È vero che a Bergamo è arrivato con grandi aspettative, dopo Papu Gomez e Ilicic, e veniva da un ottimo campionato a Sassuolo. Poi ha avuto un po’ di problemi a Bergamo e non è riuscito a rispettare del tutto le aspettative migliori, però io lo ricordo comunque come un giocatore che, sia per atteggiamento e comportamento sia per alcune prestazioni, è sempre stato molto disponibile, utile e anche molto forte".

La Roma è una squadra che nel corso degli anni ha dimostrato di avere una dimensione europea. Dal 2018 ha disputato cinque semifinali tra Champions, Europa League e Conference. Secondo il ranking è probabilmente una delle squadre favorite alla vittoria di questa Europa League. È d’accordo e che tipo di aspettative ha su questo torneo? Quanto può valere per la storia di questa stagione?
"Intanto sono chiaro: rispetto a qualche anno fa le squadre cambiano e sono molto diverse. Vale anche per il campionato. Questa è una squadra che sta cercando di costruirsi, di arrivare attraverso un modo di giocare diverso. Sta facendo il suo percorso e non credo sia possibile oggi dire che la Roma sia favorita o prevedere cosa possa fare in campionato. È una squadra che deve pensare a crescere, a giocare meglio, a amalgamarsi sempre più e a inserire altri giocatori nella rosa. Questa competizione è molto diversa rispetto a due anni fa o agli anni precedenti. Ci sono classifica e calendario non sempre uguali per tutti. Il nostro calendario è tra i più difficili: in casa incontriamo due buone squadre come Stoccarda e Lille, fuori casa affronteremo ambienti ostici. Credo che dobbiamo cercare di fare punti ovunque, pensare partita per partita, mentre i programmi più a lungo termine in questo momento hanno davvero poco valore". 

Volevo chiedere dei due giocatori che qui non sono, Dybala e Bailey: a che punto è il loro recupero e quando dobbiamo aspettarceli?
"Credo che torneranno dopo la sosta, non penso prima".

Una domanda su Pellegrini. È stato il protagonista del derby, se non altro per il gol. Come l’ha trovato dopo la partita? È in condizione di giocare domani o il piano prevede un rientro graduale?
"Penso che sia in grado di giocare domani. Tutti i giocatori sono in grado di giocare tranquillamente dopo tre giorni. È chiaro che lui arriva da un periodo lungo di inattività, quindi inizialmente la partita dell’altro giorno può avere un peso maggiore. Non credo che nel calcio di oggi sia un problema giocare a distanza così ravvicinata. È chiaro che se succede per molte settimane può diventare un problema, l’unico rischio in questi periodi è quello di infortuni. Ma se un giocatore sta bene, è allenato e non ha problemi, può scendere in campo senza difficoltà".

L'allenatore del NIzza  ha studiato Gasperini per anni all’Atalanta e adesso la squadra gioca in maniera simile a lui. Cosa significa per te questo?
"Mi fa molto piacere. Ho avuto un ritorno importante quando ho iniziato a giocare le coppe, sia con l’Europa League che con la Champions. In Europa non c’erano molte squadre che adottavano un modulo simile fino a qualche anno fa. Il fatto di aver ispirato altri allenatori così importanti e bravi, anche per alcune cose, è un motivo di orgoglio e lo ringrazio"

Domani sarà una gara tra due squadre che hanno un modulo più o meno simile e che conoscono bene le forze e le debolezze. Come pensi di battere il Nizza?
"Penso che sarà una partita in cui entrambe le squadre cercheranno di ottenere il massimo. Quando due squadre giocano in modo simile a specchio, quello che conta sono i dettagli e i particolari. Ognuno di noi cercherà di far prevalere questo, però la vedo come una partita aperta e spero venga fuori un buon match. Non credo che ci saranno due squadre speculari che cercheranno solo di speculare sul risultato".

Cosa manca ad Angelino e cosa può trovare in più da Tsimikas?
"Non ho il mal di testa sulle differenze tra i due giocatori. Abbiamo 23 giocatori e è assolutamente normale che ci siano delle rotazioni. La possibilità di far giocare più giocatori è importante, perché non si possono disputare tutte le 60 partite con gli stessi. Ad Angelino non manca niente e a Tsimikas non manca niente. Sono due giocatori molto simili che giocano in un ruolo praticamente uguale. Difficilmente possono ricoprire un altro ruolo e quindi si alterneranno a seconda dei momenti, ma non per demeriti o mancanze di uno o dell’altro".