Szczesny: "Derby? Arriviamo nelle migliori condizioni possibili. Spalletti è speciale. A Roma ho la fiducia di tutti"
Wojciech Szczęsny è stato ospite ai microfoni di Roma Radio, queste le sue dichiarazioni:
Sul serio pensi che Rudiger sia uno dei migliori difensori degli ultimi 50 anni?
"L'ho detto in tempi non sospetti e le sue prestazioni mi stanno dando ragione".
Quando hai deciso di fare il portiere?
"All'inizio volevo fare l'attaccante, nessun bambino sogna di diventare portiere, ma si vede benissimo che sono la cosa più lontana da un attaccante. L'allenatore mi chiese di provare in porta, avevo mio padre come modello da seguire poi, e le cose sono andate bene".
Confermi la teoria che i portieri sono un po' matti?
"Siamo pazzi perché giochiamo in porta. Un mio compagno di squadra diceva, vabbè del resto qualcuno che vuole essere colpito dalla palla, tuffarsi 200 volte al giorno, fare un lavoro che a volte è noiosissimo non può essere che matto. Penso che il tempo dei portieri matti sia passato comunque, adesso sono molto più posati".
Somiglianza tra Arsenal e Roma?
"Se si parla di livello tecnico di calcio sono molto simili, tutte e due hanno giocatori fenomenali. Se si parla a livello di campionati è difficile fare paragoni: quello inglese è più fisico, quello italiano più tecnico. Vediamo l'anno prossimo come andranno le cose, quest'anno la stagione è stata ok e spero che nella prossima tutte e due potranno vincere il campionato".
Ti trovi veramente bene qui a Roma. Ti piacerebbe rimanere?
"Per me il calcio è stato sempre al primo posto. Qui sto avendo la fiducia di tutti. Quando hai la fiducia dei compagni, del mister dei tifosi e giochi tutte le domeniche le cose non possono che andare per il meglio. Ovviamente il merito non è solo mio ma di tutte le persone che mi hanno aiutato".
I più matti tra i tuoi compagni?
"Nainggolan, poi Nainggolan e infine Nainggolan. Anche io me la gioco, ma sono di gran lunga inferiore a lui, al suo cospetto io sono quello serio, calmo che non sorride mai".
Derby?
"Si sente che sia una partita speciali. Arriviamo nelle migliori condizioni possibili, abbiamo soltanto una cosa sola in testa che è la vittoria. Per i tifosi vale più di 3 punti, ma in palio ci sono 3 punti e per far sì che i tifosi siano felici dobbiamo conquistare i 3 punti".
Spalletti ti ha chiesto se avessi bisogno degli occhiali?
"Eravamo a Empoli. Dzeko entrò in campo e Spalletti durante le rimesse dal fondo mi urlava: Dzeko, Dzeko. Ho sbagliato uno dei lanci e il mister mi ha rimproverato. Abbiamo vinto, ma mi ero talmente impaurito che avevo paura di incrociarlo nello spogliatoio. Il mister non accetta errori in campo, fuori dal campo e nello spogliatoio. Questo è quello che lo rende speciale e che ha fatto si di cambiare l'inerzia della stagione, di averci fatto vincere 8 gare consecutive, di pareggiare quella contro l'Inter che avremmo dovuto vincere. È proprio questo suo perfezionista che sta facendo la differenza".
Pronti? @13Szczesny13 è con noi! #ASRoma pic.twitter.com/Pqa4fj2MD5
— RomaRadio (@RomaRadio) 31 marzo 2016