Gualtieri: “Lo stadio della Roma sarà uno dei più belli al mondo”. VIDEO!

Giornate romane intense per il presidente della Roma Dan Friedkin. L'americano, infatti, si trova nella Capitale per partecipare alla trentaduesima assemblea dell'European Football Clubs (EFC), ex European Club Association (ECA), di cui fa parte del board. Il numero 1 giallorosso ha fatto gli onori di casa all’Hotel Cavalieri, location scelta per l'evento. Presente anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha preso parole durante l'evento:
"É un grande piacere per la città di Roma dare un benvenuto caloroso a questa 32esima assemblea dell’EFC. Saluto il presidente Nasser Al Khelaifi e tutti i presidenti, è un’assemblea importante perché cambia ufficialmente il nome che rispecchia la trasformazione continua dell’organizzazione. L’obiettivo è mettere i club al centro del calcio, questo sposa le esigenze dei club. Siamo lieti che il lancio ufficiale di questa nuova fase avvenga in questa sede, Roma è da sempre simbolo di dialogo e confronto. Questa vostra scelta in concomitanza con il Giubileo ci inorgoglisce, Roma è una Capitale con un passato di grandezza che è aperta agli eventi sportivi e culturali a livello internazionali. Gli straordinari risultati della città nell’organizzare questi eventi dimostrano la nostra voglia di essere protagonisti. La presenza del presidente della FIFA, dell’UEFA e del Ministro dello sport Abodi oltre alla presenza di leggende del calcio dimostra l’importanza di questo appuntamento.
Voglio ringraziare in particolare modo Dan Friedkin per aver accompagnato tutti voi in questo percorso, saluto anche il presidente della Lazio Claudio Lotito. Roma è una città di sport e di calcio, non solo per i milioni di appassionati che seguono le partite ma anche i tantissimi cittadini che quotidianamente partecipano attivamente allo sport. Stiamo fornendo una serie di attività per far partecipare più persone possibile allo sport. Anche l’impegno dell’EFC con il focus sullo sport rispecchia perfettamente il nostro obiettivo, questa iniziativa mette i tifosi di nuovo al centro della scena. Qui a Roma conosciamo questo tema, migliorare gli stadi e altre infrastrutture migliora la vita di una comunità, insieme con i due principali club della città stiamo lavorando in questa direzione. Ci sono 38 club italiani tra maschile e femminile nell’EFC compresi i due di Roma, la loro presenza certifica l’importanza strategica della città di Roma. Roma è lieta di condividere con voi questa transizione, lo sport ha sempre rappresentato più della semplice competizione, è congregazione e succede da migliaia di anni. Lavoriamo per l’organizzazione di alcuni match dell’Europeo del 2032 e continueremo a crescere, siamo all’ultima tappa del progetto stadio della Roma, sarà uno dei più belli del mondo. Non sarà solo un impianto sportivo straordinario, ma porterà una rigenerazione in un intero quartiere creando anche spazi sportivi aperti. Roma è una città che apre al mondo, mi auguro che questo incontro possa marcare l’inizio di una nuova stagione per il calcio europeo”.
Le parole di Gualtieri a margine dell’assemblea EFC
La prima tappa dello Stadio della Roma. Che cosa intende e quanto manca effettivamente alla presentazione del progetto definitivo?
«Siamo, come appena detto, davvero nello stadio finale. Gli ultimi incontri sono andati molto bene, il lavoro sta procedendo, la società è a breve nelle condizioni di presentare il progetto. Questo ci consentirà di rispettare anche le deadline europee, che come sapete prevedono la conclusione del processo autorizzativo per giugno, in modo da poter formalizzare anche l’utilizzo dello stadio per l’Europa Interchange. Questo è un argomento aggiuntivo, questo lo spetta un programma modale. Tutti i passaggi positivi riguardo i vari temi specifici attengono lo stadio. Siamo molto fiduciosi che questo progetto ci consentirà di passare tutti i passaggi formali che precedono l’arrivo dell’Europa. Come ho detto, ci siamo e quindi siamo molto contenti perché il progetto è un progetto bellissimo, di grande qualità, che toglie a noi questa doppia valenza positiva: un progetto che realizza un bellissimo stadio, come ho detto uno dei più belli del mondo, di grandissima qualità architettonica e anche sportiva, nel senso che consentirà una visione perfetta del gioco. Ma dall’altro lato un progetto di riqualificazione urbana che riqualifica un quadrante con degli spazi verdi molto grandi, così come per i cittadini. È un progetto molto bello anche dal punto di vista di una rigenerazione urbana di Pietralata, quindi siamo molto contenti di questo impegno e dell’andamento di lavoro. I nostri uffici sono al lavoro così come la Roma, queste sono le ragioni delle mie parole».
Sindaco, so che ha avuto un incontro privato con il presidente Friedkin prima di rientrare qui. A questo punto glielo chiedo: entro il 2025, quindi l’anno solare, è possibile una presentazione del progetto definitivo?
«Ma certo, sicuramente. Come ho detto, la data è vicina adesso, aspetteranno di annunciarla, ma in questo senso assolutamente potete non fermarvi».
Com’è andato l’incontro?
«Bene, è andato bene perché il presidente si è molto impegnato sia sul fronte societario e sportivo sia sul progetto stadio. Quindi è stato un incontro positivo che conferma l’impegno della società per realizzare un’opera non solo rilevante dal punto di vista sportivo ma anche molto importante per la città. Siamo contenti di questo impegno e, come ho detto, ci siamo, siamo all’ultimo miglio».
A livello tempistico quanto è logico immaginare?
«Aspettate, questo spetta alla società. Posso solo dire che sono molto soddisfatto del lavoro che è stato fatto, delle riunioni, quindi tutto questo ci mette in condizione di essere molto fiduciosi».
L’obiettivo, visto che lei è anche commissario, è avere due stadi a Roma per l’Europeo 2032?
«Ma certo, sicuramente. Intanto è una cosa positiva. Penso che in questo procedimento ci siamo con molti sindaci, quindi credo sia un metodo positivo di collaborazione interistituzionale, importante di fronte a grandi sfide. Lo abbiamo sperimentato anche con il Giubileo, quindi ovviamente io farò la mia parte in collaborazione con il commissario nazionale e con tutti i livelli istituzionali. Abbiamo mostrato come Roma sia un’amministrazione che collabora con tutti ed è efficiente e si impegna per realizzare gli interventi. Questo, ovviamente, è un investimento privato, quindi c’è anche un attore fondamentale che è il club che realizzerà l’opera. Ma comunque non cambia la cornice, il metodo di collaborazione che è un metodo di governance positivo. Con il dottor Sessa c’è grande competenza e affidabilità, e questo è sicuramente un elemento che ci dice che ci saranno tutte le condizioni per una positiva collaborazione. Questo aiuterà a essere il più possibile rapidi, efficienti e rigorosi in tutte le procedure».
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