Una fredda rinascita

Dopo mesi di assenza, tra infortuni e ombre, Lorenzo Pellegrini è tornato in campo con la Roma. Il gol nel derby ha fatto esplodere l’Olimpico e ha ridato entusiasmo a una piazza che non vedeva il 7 giallorosso protagonista da troppo tempo. tutto perfetto, almeno per un momento: un gol e un assist, per quanto importanti non bastano a parlare di vera rinascita.

RINASCITA FREDDA - Pellegrini ha dimostrato di avere ancora qualità, senso del gioco e capacità di incidere nei momenti chiave, ma trasformare un episodio isolato in prova definitiva di continuità è un rischio. La rinascita non si misura con un singolo gesto, ma con costanza, determinazione e capacità di guidare la squadra anche quando tutto sembra andare storto. Il ritorno c’è stato, è innegabile. Il capitano ha dato segnali di vitalità e di attaccamento alla maglia, e la Roma può sperare di avere di nuovo un leader capace di fare la differenza nei momenti decisivi. Ma da sola, quella serata non cambia il quadro: per parlare di rinascita serve molto di più. Serve vedere Pellegrini protagonista partita dopo partita, capace di trascinare i compagni anche i riflettori non sono puntati su di lui. Ecco perché, per quanto bello sia rivederlo al centro dell’attenzione, il ritorno del capitano rischia di essere sopravvalutato se ci si ferma a celebrare il derby. La Roma ha bisogno di un Pellegrini costante, di un punto di riferimento affidabile. Il gol e l’assist sono stati segnali di speranza, ma non possono diventare alibi per pensare che tutto sia risolto. In fondo, possiamo sorridere e gioire per il ritorno di un leader. Possiamo applaudire il gol, l’assist e il carisma ritrovato. Ma la vera sfida, quella che separa un momento di gloria da una rinascita vera e propria è ancora davanti a lui. Lorenzo ha davanti mesi di lavoro, partite importanti, gol da servire o da fare per dimostrare veramente di esser tornato e solo allora si potrà davvero parlare di rinascita. Per ora, resta l’entusiasmo e il sorriso dei tifosi: Pellegrini è tornato, ma la vera prova deve ancora venire.