Fonseca: "Ho fatto un grosso sforzo per tenere Smalling. Pedro e Mkhitaryan sono un esempio per la squadra"
ll tecnico della Roma Paulo Fonseca ha rilasciato un’intervista al The Athletic. Eccone uno stralcio.
Sul campionato italiano.
“Tatticamente gli allenatori sono forti, ben preparati. Per questo il calcio è così duro qui, è molto tattico. Quando gli italiani vanno a lavorare all’estero non è difficile per loro. Ho dovuto adattare le mie idee. In passato ero ossessivo riguardo al possesso palla. Adoro le squadre che sono coraggiose col pallone. Ma sono cambiato. Tenere il pallone quanto mi piacerebbe non è possibile in Italia. Sono arrivato a capire l’importanza delle transizioni, ho capito quanto importante sia conquistare il pallone e attaccare velocemente, perché le squadre sono tutte ben preparate difensivamente. Trovare spazi è difficile qui. Se non attacchi velocemente, loro si organizzano molto rapidamente e non hai più transizione”.
Su Pedro e Mkhitaryan.
“Il loro carattere è molto importante per me. Pedro non giocava tutte le partite al Chelsea, ma quando lo faceva lavorava molto duro difensivamente. Sta confermando tutto ciò che pensavo di sapere. Anche Mkhitaryan è molto simile a Pedro. Sono ragazzi molto intelligenti, con una forte capacità tattica. Ma quello che mi piace vedere da loro è la motivazione, Micki lavora come se fosse un diciottenne, tutti i giorni. Non è facile trovare caratteri come loro. Sono un riferimento per la squadra come Džeko”.
Su Smalling.
“Sapete che ho fatto un grosso sforzo per tenerlo. Chris ha le caratteristiche ideali per il calcio italiano. Non è facile trovare difensori centrali veloci e aggressivi come lui”.