Di Francesco: "Sono contento della reazione della squadra, ma volevo di più dagli esterni. Il futuro di Schick? Lo valuteremo". VIDEO!

23.12.2018 09:05 di  Simone Ducci  Twitter:    vedi letture
Di Francesco: "Sono contento della reazione della squadra, ma volevo di più dagli esterni. Il futuro di Schick? Lo valuteremo". VIDEO!
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Di Francesco a DAZN a fine partita

"Due partite diverse della Roma? Anche la Juventus ha giocato due partite ci sta di giocare meglio un tempo e un altro no. Diciamo che la squadra viveva un po' delle paure delle partite precedenti e delle poche sicurezze, nel secondo tempo si è lasciata andare e ha accettato più duelli, come volevo inizialmente. Siamo stati più bravi nel gestire la palla, ma anche nel primo tempo abbiamo fatto ottime aggressioni. Siamo mancati nelle scelte finali e nell'andare a concretizzare. La Juventus calciava in porta appena aveva possibilità, ci sono differenze tra noi e loro, si vede nella maturità e nelle rose, ovviamente, ma sono felice della reazione della squadra. Difesa a tre all'inizio? Volevo dare più densità centrale per far impostare Kolarov e avvicinare i due attaccanti per creare linee di passaggio importanti. Sapevamo che venivamo da un momento difficile e serviva un diverso impatto fisico. A volte ci è riuscito bene, altre no. Cosa servirà per le prossime gare? L'atteggiamento e la voglia di affrontare i duelli individuali, ci è mancata la finalizzazione della grande mole di gioco della ripresa. Tenere la Juventus nella propria metà campo per tanto tempo in casa loro non è facile, ma alla fine bisogna anche concretizzare. Ci manca malizia ed esperienza nello scegliere le situazioni migliori. Si aspettava qualcosa in più da Schick? È stato in partita, da lui ci aspettiamo che arrivi più volte al tiro. Non era la partita più facile ma ha interpretato al meglio quello che gli ho chiesto. Magari poteva attaccare meglio la porta ma ha cercato di dare il suo contributo alla squadra".

Di Francesco a Sky Sport a fine partita

“Atteggiamento diverso? Oggi il Genoa ha vinto 3-1 contro l’Atalanta e non mi sembra essere l’ultima. Abbiamo giocato a corrente alternata. La squadra ha messo un po’ alle corde la Juve anche se alla fine non ha creato pericoli veri. Loro beccano sempre la porta con Ronaldo. La differenza è questa. L’atteggiamento diverso tra primo e secondo tempo? Abbiamo fatto benino nel togliere loro gli appoggi. Abbiamo recuperato diversi palloni. Abbiamo rischiato quando loro hanno saltato la pressione. Abbiamo fatto meglio nel secondo tempo come desiderio e come personalità. All’inizio siamo stati timorosi. Sul gol abbiamo commesso ingenuità. Il gol di Mandzukic? Gli ho messo 7-8 cerchietti rossi. Il go che ha fatto oggi lo ha fatto tante altre volte. Purtroppo nella dinamica il calcio è differente rispetto alla lavagna. Santon non doveva aspettare la palla. La scelta di Santon in difesa è stata dettata dalla ricerca della fisicità. Troppo campo nel primo tempo? Nelle partite non si può pensare che si possa fare sempre la gara che si vuole fare. Ci sta concedere un tempo a una squadra come la Juventus. Avremmo voluto situazioni differenti, non è accaduto. Loro sono stati più bravi di noi nelle situazioni create. Troppa fatica a tirare in porta? Sì, quando giochi a certi livelli la differenza spesso la fa l’uno contro uno. Ne abbiamo fatti pochi. Loro difendono bene. Il nostro difetto di quest’anno sta nella fase difensiva. Nella ripresa la squadra mi è piaciuta. Manolas ha affrontato tanti duelli. Bisogna farlo per diventare grandi. Bisogna avere la forza di accettarlo. Il futuro di Schick? Sul mercato non abbiamo parlato di niente. Mi interessa arrivare al 29 con più punti possibili. Non possiamo soffermarci solo su un singolo. Ci aspettiamo qualche gol in più. Lui ha caratteristiche importanti, si valuterà. Se mi sento sotto pressione? Vivo sempre sotto pressione. È la normalità avere queste pressioni. Le conosciamo tutti le situazioni nel calcio: quando le cose non vanno bene è l’allenatore che paga per primo”.

Di Francesco a Roma TV

"Di positivo c'è stata l'ottima presenza in campo della squadra e per come ha reagito dopo il gol subito e nel secondo tempo. Ci è mancata purtroppo la finalizzazione al tiro, soprattutto nella prima frazione, ma abbiamo mantenuto il pallino del gioco e fatto una buona pressione. Modulo? Non era un 3-5-2 pulito, era per dare parità numerica visto che loro hanno attaccanti che lavorano dentro al campo. Ribadisco però che è l'atteggiamento a fare la differenza, ad esempio la paura nell'uno contro uno del primo tempo. Florenzi? L'ho tolto per un motivo tattico, ha giocato tante partite così ho scelto un giocatore più fresco come Kluivert. Quando hai attaccanti con caratteristiche come Justin, Under e Perotti punti sull'uno contro uno. Mi sarei aspettato qualcosa in più da loro. Devono migliorare anche se davanti avevano grandi difensori. Santon? Quella palla avremmo potuto rinviarla prima, lui doveva andare a cercare la palla o mettersi tra uomo e porta per non farla prendere a Mandzukic. Purtroppo abbiamo preso gol su una cosa che avevamo analizzato a lungo in settimana. Mentalità? Al di lù di alcuni errori individuali la squadra ha voluto fare la partita, mantenendo un atteggiamento giusto. Per competere però bisogna migliorare certe situazioni. Contro la Juventus devi sfruttare ogni minima situazione".

Di Francesco in conferenza stampa

"A parte la classifica, abbiamo la zona Champions vicina. Abbiamo giocato contro una squadra forte, siamo stati poco concreti ad andare a chiudere le azioni. Siamo stati poco incisivi e concreti nel secondo tempo. Nel primo tempo invece abbiamo alternato cose buone ad altre. La Roma ha fatto una buona partita. Se è una squadra che però potrà soffrire contro le grandi? È un lavoro psicologico questo, chi non ha la capacità di reagire fa fatica a giocare a calcio. Dobbiamo reagire ripartendo dalle cose positive. Non bisogna aver paura di affrontare dei grandi. Mandzukic è un esempio anche in una sconfitta. Brucia, ma deve essere l'inizio di una nuova interpretazione di calcio. Che idea ho del primo tempo? Sull'errore di Santon? Analizzo gli errori sia di Florenzi che di Zaniolo. Se tiri addosso all'avversario col rimpallo non è mai un vantaggio. Mandzukic fa quasi sempre gol cosi e non lo avevano preparato. Non abbiamo perso per il suo errore. Dovevamo essere quasi perfetti per portare a casa il risultato. La Juve gioca con 3 attaccanti molto stretti e parliamo di 3 campioni cosi volevo avvicinare qualcuno a Schick. Per quello che abbiamo fatto dovevamo concedere meno alla Juve. Dzeko? Anche Perotti ha retto bene. Dzeko viene da un lungo infortunio e ha fatto allenamento solo ieri. Già oggi ho parlato tanto non lui. Non è abituato a farsi male e non era brillante. Al di là dei sistemi di gioco è l'atteggiamento che fa la differenza e voglio rivedere questo nelle prossime gare. El Shaarawy potrebbe essere convocabile nuovamente. Sostituzione Florenzi? Tattica, non era nella miglior giornata. Avevo bisogno di un giocatore diverso. Ha fatto tante partite e non sempre dà continuità agli allenamenti".