Bronzetti: "L'agente di Gago è in volo per Milano"
Ernesto Bronzetti, consulente di mercato del Real Madrid, è intervenuto alla trasmissione radiofonica 'Te la do io Tokio' per parlare della trattativa in corso tra Fernando Gago e la Roma.
"Non andrà mai al Palermo, con tutto il rispetto. La Roma mi ha chiesto di intervenire presso il Real Madrid, sono state superate alcune difficoltà di ordine fiscale, perché lui gode di un regime fiscale del 24% e se dovesse tornare indietro diventerebbe di 47%, se si dovesse superare questo l'affare si potrebbe dire concluso. Ci sono sempre stati grandi rapporti far il Real e la famiglia Sensi e continueranno così. Oggi il procuratore andrà a Milano per incontrare Sabatini"
Anche Pjanic?
"Si, so che la Roma cercava due centrocampisti ed eccoli qui. Non credo che ci siano grossi ostacoli da superare"
Ha fatto pace con Baldini?
"Questa è una storia che non ho mai capito io ero e sono amico di Franco Baldini. Ci sono potuti essere piccolissimi screzi di mercato ma l'amicizia è un'altra cosa. E' una persona che stimo, un grande professionista. E' una fandonia messa in giro da un giornalista dalla penna facile di Roma, che scrive libri, scrive cose e anche stronzate"
Un'opinione sul mercato della Roma?
"Penso che si sia fatta un'opera di svecchiamento, è una squadra giovanissima, l'età media si fa con quelli che giocheranno, poi i vari Pizarro, Perrotta e Taddei che hanno un'età serviranno per altre cose. Non è facile vendere giocatori di 30 anni. La Roma è un cantiere, stanno cercando di gettare le basi le fondamenta. Poi sarà l'allenatore a vedere come farli giocare"
Bojan è un giocatore che soffre la pressione?
"L'unica paura è che i giocatore spagnoli quando vengono in Italia hanno un'altra cultura del calcio. Si dice che Luis Enrique sia molto bravo. Ma c'è il problema della cultura calcistica, Sabatini e Baldini quando saranno realmente operativi, dovranno inculcare proprio quella che è la cultura del calcio italiano, speriamo che ci sia un cambio di rotta. Il segreto del Barcellona è la tanta tecnica, è una squadra bassa, sul metro e settanta, il più alto è Pique. Il segreto è l'altezza, la rapidità, sono tutti piccoli che hanno qualità tecniche immense. Le squadre in Italia richiedono giocatori che devono superare sempre il metro e ottanta, perché è un calcio difficile. Mi auguro che Luis Enrique riesca ad inculcare questa filosofia. Lui conosce la Serie A, ma un conto è applicarlo sul campo, potrebbe essere una grande capacità, non dico come il Barcellona"
La questione Totti?
"Non lo so, non ho visto la partita. Sono dei dettagli, un allenatore non può mai sbagliare, non so come l'ha vissuta lui, Totti va conservato. Se l'ha fatto è perché ne era convinto può darsi che poi si sia pentito"
Come valuta il calciomercato italiano?
"Nessun botto dell'ultimo minuto, il 99% dei contratti sono in prestito, la dice lunga ma è un problema globale. I soldi ce li hanno solo i russi, gli arabi. In Italia non ci sono e non investono per problemi dello stato, del calcio in decadenza, non ci sono stadi, non ci sono leggi"