Sassuolo-Roma 0-1 - Scacco Matto - Le colonne della Roma, la mossa Cristante e le parole profetiche di Gasperini
LE FORMAZIONI - Gasperini sorprende tutti proponendo Cristante trequartista con El Aynaoui a centrocampo accanto a Koné. Sulle fasce, Wesley e Tsimikas mentre il pacchetto difensivo è formato da Celik, Mancini e Ndicka. In avanti, spazio alla qualità di Dybala e Bailey.
Grosso risponde con un 4-3-3 con Koné, Matic e Thorstvedt a centrocampo, Berardi e Fadera a supporto di Pinamonti.
LA MOSSA CRISTANTE - "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", canta Antonello Venditti e chi lo sa che non lo abbia pensato anche Bryan Cristante, schierato sulla trequarti, proprio la posizione che convinse Monchi a comprarlo dall'Atalanta, nell'ormai lontano 2018. L'allenatore nerazzurro era, ovviamente, Gian Piero Gasperini, che l'ha ritrovato nella Capitale e, contro il Sassuolo, l'ha riproposto proprio sulla trequarti. Le indicazioni sono semplici: In fase difensiva, Cristante deve mordere le caviglie dell'ex compagno Matic e lo fa bene. In fase di impostazione, può scegliere di abbassarsi ma, soprattutto, agisce sulla trequarti per ricevere palla smarcato e dialogare con Dybala, attaccando la porta avversaria, come accaduto in occasione del gol e attorno alla mezz'ora del primo tempo, quando Dybala lo trova con un lancio millemetrico e il portiere avversario che chiude a Cristante lo specchio della porta.
IL PRESSING E IL CENTRAVANTI - "Io non interpreto il calcio pensando che il centravanti debba essere per forza alto e grosso. Si può giocare in tanti modi. L’importante è che la squadra sia pericolosa". Parola di Gian Piero Gasperini alla vigilia di Sassuolo-Roma. Mai frase fu più profetica visto quello che si è visto in campo contro la squadra di Grosso. Nessun centravanti di ruolo, Dybala riferimento in avanti con Bailey largo e Cristante pronto ad attaccare lo spazio. L'azione del gol inizia da un principio di gioco cardine per Gasperini, il recupero alto del pallone: Ndicka segue Berardi, il quale prova a evitarlo con un velo ma il difensore giallorosso non segue il movimento dell'attaccante e rimane focalizzato sulla palla. Poi Dybala vede il movimento di Cristante, che arriva come un treno, riceve, calcia e la Joya è lesta ad avventarsi sulla respinta del portiere, segnando il gol vittoria. Un quarto d'ora dopo, ancora Dybala disegna una traiettoria di passaggio sublime per l'inserimento di Cristante, fermato solo dalla tempestiva uscita del portiere.
IL SASSUOLO - La squadra di Grosso prova a far male dalla sinistra, non con l'atteso Laurienté, rimasto inizialmente in panchina, ma con Fadera, esterno agile e fastidioso per la retroguardia giallorossa, abile a dialogare con Doig e Thorstvedt. Gli emiliani ricorrono spesso al lancio lungo, con Pinamonti che prova a svettare di testa venendo il più delle volte sovrastato da Mancini. La squadra di Grosso tenta molto di passare per le fasce, con la sinistra, come già citato, più attiva con Doig, la mezzala di parte Thorstvedt e Fadera, ma Wesley e Celik fanno buona guardia.
RIPRESA - Gasperini toglie dal campo uno spento Tsimikas, spostando Wesley a sinistra, alzando Celik a destra e inserendo Hermoso a completare il pacchetto difensivo. Il neo entrato soffre l'agilità di Fadera e si perde Pinamonti, che ha una buona occasione per pareggiare a metà ripresa.
LE COLONNE DELLA ROMA - Le grandi squadre si basano su un'ossatura solida, sempre. La Roma ce l'ha: Svilar è un campione, Mancini è cresciuto tantissimo e se ne parla troppo poco. Koné si è reso protagonista di un'altra ottima prestazione, avendo fiato per correre fino al 90'. Cristante, nelle vesti di trequartista, ha ripreso brillantenzza e Dybala ha illuminato il gioco. Dei subentrati, due hanno dato una grossa mano come Pellegrini e Dovbyk, che hanno dialogotano molto bene. L'ucraino, finalmente, è riuscito a fare il lavoro spalle alla porta richieste alle punte, servendo bene sia Pellegrini, sia Wesley. Peccato per palo colpito dal primo e per le due occasioni fallite dal secondo. Gasperini ha chiesto a Dovbyk di giocare largo in modo tale da favorire l'inserimento dei centrocampisti, così come spiegato dal tecnico nel post gara. In generale, la Roma sembra essersi sbloccata, sembra aver rimosso il tappo che non le consentiva di sprigionare la qualità negli ultimi metri. La vittoria è stata solo per 1-0 ma, questa volta, il rammarico non è per non aver creato di più ma per non aver concretizzato quanto creato.
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