Montali: "Stiamo lavorando bene. L'allenatore? Questa scelta sarà fondamentale. La Open Gate non può parlare a nome di nessuno"

23.04.2011 14:53 di  Emanuele Melfi   vedi letture
Montali: "Stiamo lavorando bene. L'allenatore? Questa scelta sarà fondamentale. La Open Gate non può parlare a nome di nessuno"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Gian Paolo Montali a Rai Sport

Stiamo lavorando bene, è chiaro che i giocatori da questo punto di vista sono felici. Le parole di ieri? Chi parla della Roma e del suo possibile futuro lo fa a titolo personale. Noi abbiamo bisogno di ordine e certe opinioni ci danno fastidio Nessuno può parlare a nome di DiBenedetto e lo farà lui quando verrà a Roma. L’aggressione a Menez merita una condanna totale, siamo vicini al giocatore che ha avuto un comportamento eccellente, ha avuto il supporto di tutti. Chi fa questi gesti è tutto tranne che un tifoso.

Montali a Sky

"Sabatini sarà operativo dalla prossima settimana? Non so ancora cosa succederà. Non è un caso che ieri ho detto che il nostro ufficio stampa è solo quello della Roma: non esiste un ufficio stampa ufficiale della nuova proprietà. Io ci sono sempe sono vicino alla squadra. Il modo migliore per presentarsi alla nuova proprietà è dimostrare di saper lavorare in difficoltà, saremo giudicati per questo. Il prossimo allenatore? Intanto siamo molto contenti di quello che stiamo facendo. A parte i 3 punti, l’importante è come la squadra si è espressa. I giocatori seguono il nostro allenatore, come le loro dichiarazioni lascianno trasparire. Credo che la scelta dell’allenatore sarà decisiva. Se esiste un punto fermo dal punto di vista societario? Questo non so se sarà semplice. Noi un ds lo abbiamo. Ma dell’arrivo di Sabatini non so nulla. La cosa importante è dare ordine: ieri mi sono permesso di parlare perché nessuno ha il drittto di parlare della Roma a parte il nostro ufficio stampa”.

Montali in zona mista

“La cosa importante è la qualità del gioco che ha espresso. Siamo contenti del lavoro che fa Montella. I ragazzi sono concetrati, noi cerchiamo di dare il massimo. Il mio commento sull'Open Gate? Io mi sono preoccupato di capire se ci fosse un altro canale che parlava a nome dell’AS Roma. Io voglio far capire alla gente che chi parla come la Open Gate a nome della AS Roma lo fa solo a titolo personale almeno per ora. E non lo fa neanche a nome di DiBenedetto. Dirà lui quando verrà a Roma quello che vuole fare. Che ruolo svolgevano a Boston? Lo ripeto. Non c’è nessuno che abbia la delega a parlare a nome di DiBenedetto. Erano là perché sono stati chiamati per fare un lavoro di monitoraggio. Le parole sono importanti. L’Open gate non ha il compito di essere il portavoce ufficiale di DiBenedetto. Parlano a nome di DiBenedetto ma non possono. Ciò non significa che in futuro non si occuperanno della comunicazione della Roma. Ora non ha la delega di nessuno. Se influiscono queste voci? Vi sembra una squadra danneggiata? Secondo me non lo è. Solo le piccole persone trovano giustificazioni cosi. Non siamo come altre società che pensano solo al campo purtroppo. Noi siamo vicini alla squdra ed a Montella come sempre. Cerchiamo di fare il massimo. Voi per primi lo sapete che quando si è in campo è ovvio che con queste voci si perde qualche cosa. Noi dobbiamo far concentrare chi arriva a Trigoria. Dobbiamo essere valutati anche per saper gestire situazioni di criticità come questa.”

 

Montali a Roma Channel

Dobbiamo ritrovare oridne, una presa di posizione severa serviav. La squadra non deve risentire della pressione esterna, e veniamo valutati anche sotto questo aspetto. Sono molto contento, abbiamo vinto e potevamo fare moltissimi gol, avevamo determinazione e questo ci fa ben sperare per la fine della stagione. Montella lavora bene, è tenace e ha grande personalità. Il lavoro di un dirigente, soprattutto in questo momento, è quello di essere il più possibile vicino all'allenatore. Ho fatto quel mestiere e so che vuol dire avere la società vicino, io cerco di farlo nel miglior modo possibile. Una squadra di professionisti non si deve fare prendere da queste cose. Io ho voluto mettere i puntini sulle 'i', nessuno ha la delega a parlare per la Roma e per la nuova proprietà. Quando arriverà, saranno loro a decidere chi rimarrà e chi non rimarrà. Nessuno si deve permettere di mettere bocca e dire cosa si deve fare e cosa non si deve fare. Parlare "a nome di" in questo momento non è possibile. Le parole sono importanti e più si è chiari meglio è.