Bruno Conti: "Totti e De Rossi come Di Bartolomei e me"
Bruno Conti, Hall of famer della Roma, è stato intervistato da Leggo. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Nella sua Roma, c’erano due di casa, lei e Di Bartolomei. Se ne parlava tanto, praticamente come si fa oggi per Totti e De Rossi. Che differenza vede?
«Ago, che grande! Non vedo differenze. Le emozioni e le attese sono uguali. Si cresce dentro la maglia, si sogna di indossarla, e poi si sente la gente, gente come te, sei uno di casa e ti esalti per forza. Credo che De Rossi e Totti abbiano fatto tanto e che i tifosi li amino come è accaduto per noi. Forse sono cambiati i tempi e il rapporto è meno diretto».
Cioè?
«Noi finivamo la partita e avevamo i giornalisti nello spogliatoio, i tifosi avevano maggiori possibilità di avvicinarci. Si parlava senza troppi filtri, ma l’affetto mi sembra lo stesso. Anche a Verona, domenica scorsa, ho visto tanti tifosi, gente che fa gli stessi sacrifici di chi seguiva noi. I tifosi romanisti non cambiano mai».
Trovare in panchina Liedholm è una bella fortuna.
«Mi ha riportato a Roma dopo la parentesi a Genova, lo ha voluto fortemente. Uomo stupendo. Era capace di prenderti per il collo se qualcosa non gli andava, ma poi nello spogliatoio finiva tutto in fretta. Sdrammatizzava ogni situazione e ci faceva crescere. Gli devo tutto».
Maradona la voleva al Napoli vero?
«Quando ci scambiavamo i gagliardetti mi diceva all’orecchio “vieni a Napoli che vinciamo tutto”. Siamo sempre rimasti in buoni rapporti. Quando ho allenato la Roma, ero in conferenza stampa e venne con Bagni a farmi una sorpresa. Io dissi ai giornalisti ”ora vi presento il nuovo acquisto”. Magari averne uno così».