VoceMondiale - Curiosità e aneddoti in giallorosso...il Camerun!

13.06.2014 17:00 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
VoceMondiale - Curiosità e aneddoti in giallorosso...il Camerun!
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Prende il via oggi una nuova rubrica di Vocegiallorossa.it. Analizzeremo le Nazionali che prenderanno parte al Mondiale in Brasile, raccontandovi curiosità e aneddoti anche legati ai colori della Roma.

Nel girone A, insieme a Brasile, Croazia e Messico la qualificazione agli ottavi di finale sarebbe già un ottimo risultato. Un girone duro per i leoni indomabili che arrivano con entusiasmo alla kermesse iridata freschi di un buon pareggio per 2-2 contro la Germania.

LA ROSA 
PORTIERI: Itandje (Konyaspor), Ndjock (Fetihespor), Feudjou (Coton Sport).
DIFENSORI: Nyom (Granada), Nounkeu (Besiktas), Djeugoue (Coton Sport), Chedjou (Galatasaray), Nkoulou (Olympique Marsiglia), Bedimo (Lione), Assou-Ekotto (QPR).
CENTROCAMPISTI: Enoh (Antalyaspor), Makoun (Rennes), Matip (Schalke04), Mbia (Siviglia), Nguémo (Bordeaux), Song (Barcellona), Salli (Lens).
ATTACCANTI: Eto'o (Chelsea), Choupo Moting (Mainz), Moukandjo (Nancy), Aboubakar (Lorient), Webo (Fenerbahçe), Olinga (Zulte-Waregem).



IL MISTER - Sono gli anni 90', la Germania viene dal mondiale vinto in Italia, ma attua un calcio stagnante che necessita di una riforma anti convenzionale. Se immaginiamo il Borussia Dortmund di adesso o lo stesso calcio giocato dal Bayern pre Guardiola, quasi tutto lo si deve a un'idea di calcio sviluppata da Ralf Rangnick, Wolgang Frank (non a caso allenatore di Klopp al Mainz) e a un certo Volker Finke. "La solidità difensiva con tre uomini fissi a difendere e la testardaggine tipica dei muli deve essere cambiata, così come l'attaccante deve produrre nuove idee sul prato da gioco", leggiamo in Learning to Press di Uli Hesse. Da qui ci spostiamo a parlare di un piccolo club: il Friburgo. Squadra fondata nel 1904 militante nella Sweite Liga (la Serie B tedesca) che divenne noto per la sua combattività e lo spirito di squadra messo in campo. Grazie a un calcio dove la forza fisica lascia lo spazio alla tecnica e dove il gruppo viene preferito agli individualismi, dopo 90 anni di storia ottiene prima la qualificazione in Bundesliga e al secondo anno di massima serie finisce terzo dietro al Werder Brema del vero Super Mario (ovviamente dopo il Mario Bros della Nintendo): Basler. Soli tre i punti di distacco dal Dortmund campione di Germania. Quella squadra fu soprannominata Breisgau-Brasilianer, i brasiliani di Brisgovia ed era allenata da Volker Finke, il coach dei leoni indomabili.

GIOCATORI CHIAVE - Definito il più grande calciatore africano della storia da Patrick Mboma, il leone indomabile per eccellenza è Samuel Eto'o. Capitano della squadra è il primatista assoluto di gol (56) e il più giovane ad aver esordio in nazionale (9 marzo 1997 contro la Costa Rica all'età di 15 anni e 11 mesi). Nicolas N'Koulou, formatosi nella Kadji Sports Academy, la stessa scuola di Samuel Eto'o è insieme a Song uno schermo protettivo contro gli attacchi avversari. Tutti e due infatti possono adattarsi sia al ruolo di mediani difensivi sia, all'occorrenza, agire da difensori puri.

STORIA - Settimo Mondiale nella storia del Camerun, la nazionale africana presente più volte alla rassegna iridata e quella che ha finora ottenuto il miglior risultato con l'approdo ai quarti di finale nel 1990 in Italia, quando venne eliminata dall'Inghilterra, perdendo 2-3. Il giocatore camerunense pluripresente ai Mondiali con 11 gettoni  è Francois Omam Biyik. Il capocannoniere all-time è Roger Milla (5 reti tra le edizioni 1990 e 1994). È reduce ai Mondiali da 4 sconfitte consecutive, ossia l'ultima gara del 2002 e le tre del girone nel 2010. L'ultimo risultato positivo degli africani risale al 6 giugno 2002, 1-0 sull'Arabia Saudita. Alla sua prima partecipazione alla fase finale dei Mondiali, Spagna 82', il Camerun viene eliminato senza mai perdere un incontro. Tre pareggi: 0-0 contro Perù e Polonia e 1-1 contro l'Italia che si laureò campione del Mondo che si qualificò al posto dei leoni d'Africa soltanto per aver segnato un gol in più. Infatti finirono entrambe a 3 punti dietro la Polonia vincitrice del girone con 4 punti. Per il Mondiale del 2002 presentò una divisa di gioco col taglio a canottiera. La FIFA prima del torneo mise fuori gioco la divisa in quanto la maglietta è obbligatoria, ma i leoni utilizzarono un escamotage: le maniche delle magliette furono interamente nere, per far apparire la maglia come una canottiera.

IL CAMERUN E LA ROMA - Unico leone ad aver ballato coi lupi é stato Pierre Pierino Wome. 8 presenze in giallorosso nella stagione 1998/99. Acquistato per 3 miliardi di lire con un contratto di 5 anni esordisce con la Roma in una partita di quelle che rimarranno nella storia del club: Roma, Stadio Olimpico, sabato 17 ottobre 1998. La Fiorentina, una delle più forti di sempre - di Batistuta, Rui Costa, Amoroso, Edmundo, Toldo, Oliveira, Torricelli...uno squadrone - è passata in vantaggio grazie a Batistuta al 31' p.t. I giallorossi sono sotto di un gol e di un uomo poiché Di Biagio è stato espulso al 13' s.t., cui seguirà la doppia espulsione per Candela e Falcone. Tra un'espulsione e l'altra la coscienza di Zeman: fuori Gautieri per Alenitchev (inutile coprirsi tanto stai perdendo). Al 33' s.t fuori Delvecchio per El facia Bartelt: calciatore dal bel viso, la finta importante, ma fine a se stessa. In 4' dal 44' s.t, grazie proprio alle sue finte, trova prima il pareggio con Alenitchev e con un'altra azione analoga il gol vittoria con Totti. Fu anche protagonista sia in negativo che in positivo in un'altra partita storica: Lazio-Roma 3-3 (per molti 3-4 perché il gol di Delvecchio era regolarissimo). Suo l'assist per il vantaggio giallorosso segnato guarda caso da super Marco e suo un fallo da rigore inspiegabile su Salas che porto la Lazio sul momentaneo 3-1. Da quella partita solo altre due le presenze in Serie A con la Roma. Gioie e dolori anche col Camerun perché è l'eroe nel 2000 segnando il rigore decisivo che proclamò i leoni indomabili campioni olimpici e suo l'errore dal dischetto che fece mancare la qualificazione a Germania 2006. Vittima di minacce e attentati, viene scaricato anche dalla federazione che non lo convoca per la Coppa d'Africa del 2006.