Roma-Sassuolo 2-1 - Scacco Matto - L'intesa in avanti, le folate improvvise e il regista esterno
La Roma vince anche la terza gara di campionato, battendo il Sassuolo 2-1 con un gol nel recupero di El Shaarawy.
LE SCELTE - Nessuna novità per José Mourinho che, rispetto alla gara contro la Salernitana, cambia solo Zaniolo al posto di Perez. Sorpresa per la conferma di Vina, tornato solo ieri dal Sudamerica, e schierato subito titolare. Out Smalling, con Mancini e Ibanez coppia centrale. A centrocampo, spazio alla coppia Cristante-Veretout mentre Zaniolo, Pellegrini e Mkhitaryan agiscono dietro ad Abraham.
Nessuna novità nemmeno da Dionisi: 4-2-3-1 con Lopez e Frattesi in mezzo al campo mentre Berardi, Djuricic e Boga giocano a supporto di Raspadori, preferito a Scamacca.
PRESSIONE - La Roma cerca di disturbare fin da subito la manovra avversaria, con Abraham che pressa subito Consigli (i suoi rilanci avevano rappresentato un pericolo nelle prime due giornate). I giallorossi tentano di indurre Chiriches a impostare la manovra, con Lopez e Frattesi guardati a vista. Il primo è costretto ad allargarsi sulla sinistra per non subire la pressione giallorossa (come faceva Locatelli lo scorso anno) mentre Veretout si occupa di aggredire Frattesi.
Anche il Sassuolo tenta di infastidire la Roma nella fase di costruzione: Mourinho tiene i terzini alti, come di consueto, e così Mancini e Ibanez o lanciano verso Abraham o devono trovare linee di passaggio non sempre facili da scovare. A questo proposito, inizialmente Pellegrini si abbassa molto per aiutare la squadra mentre Veretout deve abbassarsi sul centrosinistra (come fa Lopez dall'altra parte) per occupare la posizione di Vina e far girare il pallone, anche perché Raspadori e Djuricic vanno a dare fastidio proprio a Veretout e Cristante.
ATTACCHI IMPROVVISI - Oramai abbiamo capito che la Roma di Mourinho aspetta il momento migliore per affondare il colpo: la Roma ha fatto girare un pochino il pallone per poi cercare subito l'inserimento di uno dei trequartisti, la fisicità di Abraham oppure il solito cambio di gioco sul lato debole, con Vina spesso pescato da Cristante nello spazio.
INTESA - Da sottolineare anche il dialogo continuo tra Abraham e Pellegrini. I due si cercano e si trovano molto spesso, come testimoniato dalle diverse occasioni create sull'asse centrale. Proprio il numero 7 giallorosso, quest'anno, sta migliorando ancor di più nell'inserimento, soprattutto nel corridoio destro.
REGISTA DESTRO - La Roma cerca molto di giocare sugli esterni. Ciò succede a sinistra con la spinta costante di Vina, un motorino quasi inesauribile sebbene non sempre preciso nel cross in movimento. A destra, invece, è Karsdorp ad andare su e giù sulla fascia. L'olandese è più tecnico rispetto al suo dirimpettaio e in più di un'occasione lo abbiamo visto mettere dei palloni molto efficaci per i suoi compagni. Non si parla solo dei cross ma dei veri e proprio filtranti (il filtrante lungolinea è la sua specialità), diventando una sorta di regista esterno della squadra.