Zago: "Pentito dello sputo a Simeone. Mi rivedo in Mancini"
L'ex difensore della Roma Antonio Carlos Zago, nella Capitale dal 1998 al 2002, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, di cui proponiamo uno stralcio.
Sono passati 25 anni dall’ultimo scudetto. Può essere la volta buona per il quarto?
"Ogni anno mi auguro sia la volta buona, è passato troppo tempo. Ma penso che sia giusto sognare quest’anno. Ora Gasperini deve restare in vetta fino a fine dicembre, poi con 2-3 rinforzi l’obiettivo è alla portata anche perché non vedo una padrona del campionato. È tutto molto livellato".
A distanza di 26 anni ci racconta bene cosa è successo con Simeone nel derby?
"Lui provocava e se la stava prendendo con Marcos Assunção. Io per natura correvo sempre a difendere i compagni, è nato un litigio e ho fatto una cosa che non mi appartiene. So che i tifosi ancora ricordano quello sputo come un ricordo bello, ma per me non è così".
Si è pentito?
"Assolutamente sì, è stato un brutto gesto. All’epoca dissi che lo avrei rifatto, ma oggi non è così, anche se l’istinto a volte ti porta a fare cose che non vorresti. Mi è successo altre volte, ma chi mi conosce sa che persona sono".
Lei era istintivo ma aveva anche una capacità di impostazione non comune per un difensore, si rivede in qualche calciatore di oggi?
"Sto vedendo una crescita di questo tipo in Mancini. Ha la cattiveria giusta e sa anche giocare molto bene il pallone. Spero possa crescere ancora perché, oltre a essere un bel difensore, può diventare un grande capitano per la Roma".
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