TRIGORIA - Fonseca: "Pellegrini deve capire cosa ha sbagliato, ma devo farlo giocare. Possiamo arrivare quarti". VIDEO!

22.02.2020 18:00 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
TRIGORIA - Fonseca: "Pellegrini deve capire cosa ha sbagliato, ma devo farlo giocare. Possiamo arrivare quarti". VIDEO!
© foto di Vocegiallorossa.it

Il tecnico della Roma Paulo Fonseca è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita contro il Lecce, in programma domani alle 18:00 allo Stadio Olimpico.

"Oggi è il compleanno di Claudio (Bisceglia, l'interprete), auguri a Claudio!"

Il Lecce è in un buon momento, cosa teme della gara di domani?
"Il Lecce in questo momento è una squadra molto motivata, ha fatto tre vittorie consecutive, gioca bene, ha intenzione di giocare dal basso, ha buoni giocatori, giocatori a cui piace avere il pallone. Sono in un gran momento, ci aspettiamo una gara difficile".

Si rigioca dopo l'Europa League, quanto sta pensando di cambiare?
"Possiamo cambiare 2, 3, 4 giocatori per questa partita. Non abbiamo molto tempo di recupero, è normale che possiamo cambiare per avere una squadra più fresca per questa partita".

Su Pellegrini ha detto che dovrebbe avere più leggerezza. Come gestisce il suo momento? Deve riposare o lo mette in campo per fargli cercare il riscatto?
"Un allenatore deve sempre pensare a queste due opzioni. Penso che Lorenzo debba capire quello che non ha fatto bene e perché. Ho parlato questi giorni con i giocatori, per spiegare cosa non ha  fatto bene. Per prima cosa deve capire questo. Per me, in questo momento, io devo fare giocare Lorenzo. Penso che sia importante che il giocatore abbia fiducia, che possa lottare per cambiare le cose. In questo momento non è nascondendo i giocatori che possiamo aiutarli".

Che gestione pensa di fare di Kolarov, contando che ha un'alternativa di livello?
"Non penso a fare gestione, Kolarov giocherà domani. Per questa partita col Lecce le caratteristiche di Kolarov sono importanti. Lui non è stato bene come tutti, penso che sia migliorato in questa partita in molti momenti. In questo momento dobbiamo pensare a quello che abbiamo fatto bene. Dobbiamo valutare quello che abbiamo fatto bene, è più importante".

Ha detto che la squadra è come un automobilista che ha paura di rimettersi alla guida dopo un incidente. C'è un deficit di personalità?
"Non ho detto questo, ho fatto questo esempio, di quando una persona ha un incidente una volta o quando ne ha tre. Come ho detto, più che parlare di quello che la squadra non ha fatto bene, penso che sia importante valutare quello che è stato fatto meglio. Come dico sempre, questa è la squadra che ha fatto molte buone partite dall'inizio della stagione, se le ha fatte è perché ha questa capacità. Dobbiamo lavorare su quello che la squadra sa fare".

La Roma è la squadra che ha battuto più calci d'angolo, 173. State facendo allenamenti specifici per sfruttare questo tipo di situazione?
"Sì, sempre. Ma devo dire che siamo anche la seconda squadra che fa più gol da corner. Se la domanda è se penso che possiamo fare più gol, sì, possiamo. Abbiamo giocatori molto forti, in tutte le partite abbiamo opportunità di fare gol a palla ferma. Lavoriamo sempre su questo".

Dopo il mercato e gli infortuni, lei pensa che questa sia una rosa da Champions League, al di là della classifica? Come sta Mancini?
"Come ho sempre detto, sono il primo che crede che ci si possa qualificare in Champions League. Devo essere il primo a crederci e farci credere gli altri. Su Mancini, non ha giocato ma di Mancini non ho bisogno di dire nulla, è un giocatore con un atteggiamento diverso. Ritornerà in squadra quando penso che avremo bisogno di lui. Smalling e Fazio hanno fatto una buona partita, Mancini è un grandissimo giocatore, quello che fa è di un grande professionista".

Nell'ultimo periodo hanno giocato a destra Santon, Bruno Peres e Spinazzola. Chi è il suo favorito?
"Vediamo domani. È la frase che mi piace di più (ride, ndr)".

Mkhitaryan è pronto per giocare dall'inizio?
"È pronto lui, così come Kluivert e Perotti. Sono tutti pronti. Vediamo domani".

Non arrivare quarti sarebbe un fallimento o arrivare quinti sarebbe l'inizio di un percorso?
"È una domanda che ha una risposta lunga. No, come ho detto per tutto l'anno, questo è un anno zero, abbiamo cambiato tanto. Voglio solo dire una cosa. Mi ricordo che quando l'allenatore della squadra che in questo momento è la più forte del mondo è arrivato a Liverpool, loro hanno fatto ottavo posto il primo anno. La Lazio in questo momento sta facendo bene, ma da quanti anni Inzaghi è con loro? E Gasperini? È un anno di cambiamenti, non penso che sarebbe un fallimento non arrivare quarti. Ma siccome sono una persona positiva, non ho mai pensato a questo. Possiamo arrivare quarti".

La Roma è una squadra di professionisti, andrebbe paragonata con piloti professionisti. Piloti professionisti risalirebbero subito in moto dopo un incidente. Che problema ha la Roma?
"Non credo che Valentino Rossi dopo tre incidenti risalirebbe subito. Ma lo penso io. La mente è così. Quando non abbiamo quello che dobbiamo avere nella nostra mente, le cose risultano in un altro modo. Se lottiamo per cambiare le cose. Il calcio è diverso dagli altri sport, quando Valentino Rossi, e spero che non gli succeda, cade, dipende solo da Valentino Rossi, qui sono 11 giocatori. Quando parliamo di queste questioni non sono tutti i giocatori, se in una squadra sbagliano 2-3 c'è un risultato diverso. Il calcio è molto diverso dagli altri sport".

Contro il Gent si è notata qualche difficoltà a difendere dentro l'area di rigore. Per la sua idea, in area di rigore si guarda il pallone o si sente l'uomo?
"Entrambe. Dipende dov'è il pallone, dipende dalla pressione che hai, dalla zona dov'è il pallone, se il pallone è profondo o più basso. Penso che debba essere una preoccupazione dei difensori entrambe le cose. Pallone, uomo e spazio".