L'avversario - Come gioca la nuova Lazio di Maurizio Sarri

Sarà la nuova, vecchia, Lazio di Maurizio Sarri ad affrontare la Roma nel lunch match di domenica alle 12:30.
IL NON MERCATO ESTIVO – Non è iniziata bene la stagione biancoceleste, con appena tre punti incamerati frutto della vittoria contro l’Hellas Verona, preceduta e seguita dalle sconfitte contro Como e Sassuolo. Sarri ha la grossa attenuante di non aver potuto fare mercato, vicenda che avrà probabilmente destabilizzato anche la squadra. Sarri sta lavorando, quindi, con i calciatori trovati a Formello fin dal primo giorno, senza aver avuto la possibilità di chiederne altri.
I biancocelesti mostrano una buona solidità difensiva, grazie anche a Gila, con la consueta difesa bloccata tipica sarriana, per poi provare a orchestrare palla a terra, ma senza la qualità degli anni scorsi.
IL GIOCO SULLE FASCE - Contro il Sassuolo, si è visto un po’ di palleggio nella propria metà campo con la volontà di cercare uno sfogo sulle fasce, ma è qui che nascono i primi problemi. A sinistra, Zaccagni quando si accende si rende pericoloso, ma va a tratti mentre Nuno Tavares, dopo aver incantato tutti per un paio di mesi lo scorso anno, si è parecchio ridimensionato. Dall’altra parte, la fascia è occupata da Marusic e Cancellieri, quest’ultimo apparso non al livello della squadra. Potrebbe giocare Pedro al suo posto, che, però, difficilmente disputerebbe tutti i 90 minuti e potrebbe lasciare il posto a Isaksen nella ripresa. Sulle fasce danno una mano anche le due mezzali, con risultati diversi: a sinistra, Dele-Bashiru si inserisce bene ma con poca qualità nelle giocate mentre, dall’altra parte, Guendouzi dà maggiore sostanza e qualità.
CASTELLANOS – L'attaccante dovrebbe aver recuperato dal problemino muscolare che lo aveva tenuto fermo a inizio settimana. Il suo impiego garantirebbe a Maurizio Sarri di avere un regista avanzato, in grado di lanciare i compagni anche di prima nello spazio. Il suo lavoro spalle alla porta è preziosissimo per dare imprevedibilità a una squadra, spesso, troppo prevedibile. Non dovesse recuperare, giocherà Dia, che ha caratteristiche diverse: l’ex Salernitana è più fisico ma meno bravo come regista avanzato della squadra.
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