Conferenza stampa - Cristante: "L'obiettivo è provare a vincere l'Europa League"
Giovedì 27 novembre alle ore 18:45 la Roma affronterà allo Stadio Olimpico il Midtjylland, partita valida per la quinta giornata di Europa League. Oggi alle ore 13:45 il centrocampista giallorosso Bryan Cristante parlerà nella consueta conferenza stampa della vigilia della partita.
Vocegiallorossa.it vi ha riportato in diretta le dichiarazioni del centrocampista.
Ti rendi conto di essere ormai un giocatore indispensabile per questa Roma?
«Provo a fare il mio meglio in tutte le partite, in base alla posizione in cui c’è più bisogno in quel momento. Quello che mi chiede il mister è chiaro: negli anni le ho provate un po’ tutte. In questo momento ho una facilità maggiore ad adattarmi alle varie posizioni. Negli anni ho fatto parecchie partite in tutti i ruoli, quindi so come devo interpretare ogni singola posizione».
Hai percepito una maggiore maturità da parte del tifoso romano nel vivere risultati e momenti della stagione?
«Sì, sì. Quest’anno siamo stati bravi anche verso il mister e tutti quanti, come squadra, a sapere che è presto, a sapere che stiamo facendo un’ottima stagione ma restando molto equilibrati, con i piedi per terra, perché basta davvero poco per cambiare la ruota. Dobbiamo semplicemente continuare così, lavorare bene, continuare a fare quello che ci chiede il mister, interpretare bene le partite, però sempre con il nostro equilibrio. Penso che in questo momento lo stiamo tenendo molto bene, e penso anche che la piazza se ne sia accorta. Ha capito che c’è bisogno di non esaltarsi troppo e di non buttarsi giù per una singola sconfitta. Ho sempre portato avanti questa idea dell’equilibrio perché penso che sia fondamentale in una stagione così lunga e con così tante partite».
Avendo già lavorato con Gasperini a Bergamo, hai trovato qualcosa in lui che è rimasto identico e qualcosa che invece è cambiato?
«No, il mister l’ho ritrovato come l’avevo lasciato a Bergamo. Ho ritrovato il mister di Bergamo: sapevo benissimo che era un allenatore forte, che ci aveva insegnato tanto. L’importante era stare lì dentro, ascoltarlo e convincerci tutti che fosse la persona giusta, l’allenatore giusto da seguire. La squadra è stata brava a farlo dal primo giorno. Sulle qualità del mister c’è poco da dire: le ha dimostrate sempre, prima di Bergamo, poi a Bergamo e anche qui adesso che è arrivato. Ho ritrovato il mister che avevo lasciato, fortunatamente».
La finale di Budapest è uno stimolo ulteriore per affrontare questa Europa League, o è qualcosa che avete messo alle spalle?
«Sicuramente ci è rimasto l’amaro in bocca per la finale, però penso che ogni stagione debba passare: ci sono troppe partite e abbiamo già tanto su cui mettere la testa nel presente, non possiamo perderci troppo nel passato. Però è una competizione che abbiamo gustato e siamo arrivati lì a un passo, quindi sappiamo quanto è bello arrivare fino in fondo, quanto è bello giocarsi le finali e quanto sarebbe bello portarla a casa. Sicuramente vogliamo andare avanti, vogliamo fare bene perché vogliamo provare a riportarla a casa. L’obiettivo è quello».
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