Stadio della Roma, Ferrara (Reg. Lazio): "La competenza su variante urbanista resta alla regione. Lavoriamo con Roma Capitale per assicurare velocità e correttezza"
“Per quanto riguarda il procedimento Stadio della Roma – oggi giunto all’avvio della Conferenza di Servizi preliminare, ndr - a livello di procedimento amministrativo, quello che fa testo è la normativa nazionale. Quindi, dal punto di vista dell’autorizzazione finale frutto della Conferenza di servizi decisoria, oltre che attendere la consegna del progetto definitivo dopo la Conferenza preliminare lanciata ieri da Roma Capitale, se ci saranno atti di competenza regionale che interessano le procedure di valutazione ambientale sarà comunque la Regione a dover portare avanti la conferenza dei servizi. In ogni modo, si sta lavorando fianco a fianco tra Regione e Comune di Roma per assicurare la correttezza della procedura e anche la velocità della stessa. Da un punto di vista dei tempi, se la Conferenza di Servizi decisoria passasse sotto l’egida del Comune, i tempi si ridurrebbero da 180 a 120 giorni ma bisogna tener presente che, se è prevista la valutazione d’impatto ambientale, la cosiddetta VIA, i tempi li detta il codice dell’Ambiente e quindi il termine si allunga per forza”.
Queste le spiegazioni tecniche illustrate da Luca Ferrara, dirigente dell’ufficio rappresentante unico e ricostruzione, conferenze di servizi della direzione generale della Regione Lazio, a margine della consegna del premio, assegnato alla Regione Lazio, per “l’esperienza innovativa di riforma dell’assetto organizzativo per la gestione delle conferenze di servizi” consegnato oggi, durante l’evento “Buone pratiche e il futuro della Better Regulation“, dall’Università LUMSA.
La Regione è risultata vincitrice, per la sezione “Semplificazione”, del contest lanciato dalla Cattedra Jean Monnet on European Approach to Better Regulation dell’Università LUMSA con l’Osservatorio AIR
Ferrara ha spiegato: “Le conferenze di servizi sono uno strumento molto conosciuto dagli esperti del settore, da chi lavora nella pubblica amministrazione, ma è salito alla ribalta proprio per i grandi impianti che devono essere autorizzati sul territorio regionale. Questo premio ci fa molto piacere perché, al netto delle grandi opere di cui si parla, sono moltissime le opere minori ma altrettanto importanti che costituiscono il tessuto produttivo della regione e che passano per le Conferenza di Servizi. La Regione Lazio ha snellito il procedimento ed è la prima regione italiana a dare attuazione alla riforma Madia, quella del 2016. Lo abbiamo fatto creando un ufficio di coordinamento, quello che io oggi attualmente dirigo, e che si occupa di fare lavoro di squadra non soltanto con gli altri uffici regionali ma anche con gli altri enti locali del Lazio, Province e Comuni, perché in Conferenza dei Servizi non siede solo la regione ma diversi attori istituzionali. La recente devoluzione di poteri in ambito urbanistico, da parte della Regione Lazio a Roma Capitale, comporta che la città di Roma non avrà più bisogno della Regione per concludere alcune procedure amministrative che determineranno alcune variazioni sull’uso del suolo sui suoi territori”.