Udinese – Roma 1982: 0-1, decide Di Bartolomei nel finale. Terzo posto, Pruzzo miglior goleador... e si prepara l'impresa del 1983

13.03.2016 10:00 di  Massimiliano Spalluto   vedi letture
Udinese – Roma 1982: 0-1, decide Di Bartolomei nel finale. Terzo posto, Pruzzo miglior goleador... e si prepara l'impresa del 1983
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Di Bartolomei firma il gol – partita nel finale e poi lancia la sfida per la stagione successiva, quella in cui si realizzerà il “sogno”. Dopo il secondo posto dell'anno precedente la compagine giallorossa si conferma nelle zone alte della graduatoria, mostrando finalmente continuità. Un primato la Roma lo raggiunge: un suo giocatore, il centravanti Roberto Pruzzo, vince per la seconda volta consecutiva il titolo di capocannoniere della serie A, evento senza precedenti per la società capitolina.

Quell'annata 1981 – '82 si conclude con dei verdetti sofferti sia per quanto riguarda la conquista del tricolore che per quanto concerne la lotta per non retrocedere. A contendersi il titolo nell'ultima domenica Juve e Fiorentina; prevale la Juve del Trap. In trasferta, rispettivamente contro Catanzaro e Cagliari, danno vita a partite emozionanti decise da episodi che daranno il via a polemiche mai del tutto sopite nel corso degli anni. Retrocede in serie B, per la prima volta nella sua storia, il Bologna. Le fa compagnia il Milan, alla sua prima bocciatura sul campo, dopo quella inflitta con sentenza della CAF al termine della stagione 1979 – '80, arrivata a seguito del primo scandalo legato al calcioscommesse.

La sfida con i friulani arriva all'ultima giornata di una stagione segnata da mille infortuni. Raramente, infatti mister Liedholm ha potuto schierare gli undici titolari. Il danno più grave è occorso ad Ancelotti già alla sesta giornata, contro la Fiorentina. Tornerà in campo l'anno successivo per vivere l'avvincente percorso che porterà al secondo scudetto. Il match viene risolto a due minuti dal termine da una punizione imparabile del Capitano Agostino Di Bartolomei. La Roma conquista così il terzo posto e la qualificazione per la Coppa UEFA. Esulta per il risultato conseguito il presidente Viola che, in silenzio, con una campagna acquisti mirata prepara gli ultimi ritocchi per perfezionare la sua creatura.

Schierati quel giorno dall'allenatore bianconero Enzo Ferrari troviamo Angelo Orazi e Manuel Gerolin. Orazi, giovanissimo, esordisce in serie A con la Roma nel febbraio 1969 contro il Napoli. Nell'estate successiva passerà al Verona, per poi tornare in giallorosso nel 1972; resterà nella capitale fino al 1975. Gerolin, invece, approderà alla Roma nell'estate del 1985. Nella squadra del presidente Dino Viola resterà fino al 1991, conquistando due Coppe Italia.

Si giocava l'ultima giornata della stagione 1981 – '82, era il 16 maggio 1982.

 

LA GARA Udinese in campo con: Borin, Galparoli, Tesser, Gerolin, Cattaneo, Orlando, Causio, Bacchin, Miano, Orazi, Muraro. Di fronte la Roma con: Tancredi, Nela, Bonetti, Turone, Perrone, Righetti, Chierico, Maggiora, Pruzzo, Di Bartolomei, Scarnecchia. Arbitro designato il signor Pairetto di Torino. Nella prima frazione la Roma lascia l'iniziativa ai padroni di casa che sfiorano il vantaggio in due occasioni. In entrambe è Causio ad ispirare con i suoi lanci. Sciupano Bacchin, che tira a lato da ottima posizione e Muraro, anticipato brillantemente da Tancredi in uscita al limite dell'area. Nella ripresa il copione non cambia; gli uomini di Liedholm mirano a contenere le sfuriate dei friulani che colgono due traverse. La prima al 21° con Gerolin che, appena dentro l'area, colpisce al volo e centra il legno; la seconda al 34° con Orlando direttamente su punizione, in seguito raccoglie Cattaneo che indirizza di testa verso la porta ma Tancredi blocca sulla linea. Al 20° l'unica sostituzione dell'incontro: tra i bianconeri esce Bacchin ed entra De Giorgis. A due minuti dal termine la svolta: subisce fallo Perrone a pochi metri dal limite dell'area friulana, punizione. Sulla palla si presenta Di Bartolomei. Breve rincorsa e potente conclusione rasoterra che s'insacca imparabilmente alla destra di Borin. Finite le energie per poter reagire, 0-1 il risultato finale.