Roma – Genoa 1959: 5-0, quaterna di “Raggio di luna” Selmosson
Arne Bengt Selmosson a segno ben quattro volte nel match con i grifoni. Arrivato in Italia dallla Svezia nel 1954, alla sua prima annata contribuì al grande risultato sportivo ottenuto dall'Udinese nel 1954 – '55, piazzatosi al secondo posto dietro al Milan e davanti alla Roma del mister Jesse Carver. L'impresa, però, fu vanificata da una sentenza della Lega Nazionale che sancì la retrocessione dei friulani in serie B per un illecito risalente ad un torneo precedente. Approdato a Roma acquistato dai biancocelesti vi restò tre anni prima di raggiungere la sponda giallorossa del Tevere. La cessione di Raggio di Luna fu dettata da pressanti esigenze di cassa della società biancazzurra, ma non fu digerita dai supporters laziali che diedero vita ad una serie di proteste e manifestazioni che resero ancora più calda l'estate del 1958. Resterà nella Roma del presidente Anacleto Gianni fino al 1961.
Seduto sulla panchina giallorossa troviamo sin dal novembre del 1957 Gunnar Nordahl. Dapprima in versione calciatore – allenatore e nella stagione successiva, 1958 – '59, sarà tecnico coadiuvato da Antonio Busini nelle prime cinque giornate e dall'ottavo turno dal magiaro Gyorgy Sarosi. Dal 29 marzo 1959, a seguito dell'esonero dell'ungherese vicecampione del mondo del 1938, Nordahl si ritrova solo alla guida della Roma. Le prime due gare interne in quel marzo - aprile, fino alla sfida con il Genoa, si risolvono con delle vere e proprie goleade da parte dei giallorossi: 8-0 al Napoli, 3-0 nel derby in cui Selmosson mette nuovamente il suo sigillo siglando la seconda rete contro i suoi ex compagni, e poi arrivano i rossoblu liguri. Dopo soli quattro minuti di gioco, lo svedese, complice una deviazione sfortunata con la schiena del portiere Giorgio Ghezzi, porta in vantaggio la sua squadra. Nell'ultimo quarto d'ora della prima frazione va ancora a segno Selmosson e poi Dino Da Costa. I grifoni, purtroppo per loro, trovano sulla loro strada il portiere giallorosso Luciano Panetti in giornata di grazia. Nella ripresa Arne Selmosson colpirà altre due volte e l'incontro terminerà con il rotondo punteggio di cinque reti a zero. Da tenere presente che i capitolini si trovarono ad affrontare gran parte della partita con un giocatore infortunato, Severino Lojodice, a cui si aggiunse al quarto d'ora della ripresa Alcide Ghiggia. Lojodice restò in campo passando all'ala (visto che le sostituzioni non erano ancora ammesse) mentre Ghiggia fu costretto ad abbandonare subito il campo.
Si giocava il 29° turno della stagione 1958 – '59, era il 26 aprile 1959.
LA GARA La Roma in campo con: Panetti, Griffith, Corsini, Guarnacci, Losi, Zaglio, Ghiggia, Pestrin, Da Costa, Selmosson, Lojodice. Risponde il Genoa con: Ghezzi, Magnini, Becattini, De Angelis, Bruno, Delfino, Robotti, Leopardi, Maccacaro, Pantaleoni, Dal Monte. Arbitro designato il signor Pieri di Trieste. 4° da Pestrin a Selmosson, lo svedese tira dal limite e colpisce il palo. La palla sbatte sulla schiena di Ghezzi che si è tuffato e finisce in rete. Roma in vantaggio. 15° si fa male Lojodice che resta in campo e passa all'ala. 32° errore di Delfino che serve involontariamente Selmosson. L'attaccante giallorosso non ci pensa due volte e da oltre trenta metri lascia partire una sassata, infilando il punto del raddoppio. Ospiti assenti e la Roma ne approfitta. 38° Ghiggia lancia Selmosson che, liberatosi, calcia. Ghezzi respinge in tuffo ma raccoglie Da Costa che da terra colpisce. Palo – rete, 3-0 per i giallorossi. Ancora Da Costa e Pestrin falliscono delle occasioni per il poker, che arriva comunque al 10° della ripresa. Zaglio lancia Selmosson che avanza e batte inesorabilmente Ghezzi in uscita. Il Genoa sparisce. Al 18° Ghiggia si infortuna ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco. 40° replay del quarto gol: Zaglio lancia ancora Selmosson che batte Ghezzi in uscita. L'incontro termina qui, 5-0 il risultato finale.