Roma Catania 1971: il pubblico giallorosso sceglie Herrera

06.01.2011 10:30 di  Massimiliano Spalluto   vedi letture
Roma   Catania 1971: il pubblico giallorosso sceglie Herrera
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Il popolo romanista chiede a gran voce il ritorno del “Mago”. Questo il chiaro messaggio inviato dal pubblico dell’Olimpico al presidente Alvaro Marchini nella gara che opponeva i giallorossi al Catania, l’11 aprile 1971. Il “Mago” era Helenio Herrera, dal 1968 –’69 sulla panchina giallorossa. Si guadagnò quest’appellativo vincendo in Spagna con l’Atletico Madrid e con il Barcellona e poi in Italia durante gli otto anni (1960 – ’68) trascorsi come allenatore nell’Inter di Angelo Moratti. Il bilancio dell’esperienza milanese parla chiaro: conquistò 3 campionati, due coppe dei Campioni e due coppe Intercontinentali. Approdò alla Roma quando la Milano nerazzurra vide l’abbandono da parte di Moratti e l’alba del nuovo corso di Fraizzoli. Nella Roma, alla sua prima stagione, Herrera si aggiudicò la Coppa Italia, seconda affermazione in questo torneo per i capitolini. L’anno successivo sfiorò la qualificazione alla finale di Coppa delle Coppe, sfuggita per uno sfortunatissimo sorteggio che si risolse a favore dei polacchi del Gornik Zabrze dopo tre interminabili incontri conclusi in parità (a quell’epoca, non esistendo la lotteria dei calci di rigore, si ricorreva all’ancora più spietato giudizio della monetina). Nell’estate del 1970 la società capitolina cedette i gioielli Capello, Spinosi e Landini alla Juventus; come conseguenza di queste dolorose cessioni i rapporti tra l’HH ed il presidente Marchini iniziarono a deteriorarsi fino all’esonero avvenuto il 6 aprile 1971, stranamente dopo una vittoria conseguita nella trasferta di Cagliari. Le polemiche tra il mister e la dirigenza romanista furono fortissime, si registrarono scambi di accuse velenose e non furono risparmiate considerazioni fuori luogo sulla storia della Roma. La maggioranza dei tifosi giallorossi, memori delle cessioni importanti dell’estate precedente, si schierò a favore di Herrera contestando la dirigenza. Nel giugno successivo Marchini rassegnò le dimissioni cedendo la presidenza a Gaetano Anzalone, il cui primo atto come massimo dirigente giallorosso fu richiamare alla guida della squadra il plurititolato allenatore argentino. I risultati nei due anni successivi, comunque, non furono quelli sperati; la Roma del “Mago” vinse il torneo anglo – italiano ma in campionato continuò a deludere.
In quella stagione 1970 – ’71 per le ultime giornate di campionato sedette sulla panchina romanista Luciano Tessari, esordendo con una sonante vittoria (5-0) contro gli etnei, ultimi in classifica. Piccola curiosità: in questa gara Roberto Vieri, padre di Christian, segnò l'unico gol delle sue tre stagioni con la casacca della Roma.

LA GARA Venticinquesima giornata di campionato, la Roma schiera: Ginulfi; Liguori, Petrelli; Salvori, Bet, Santarini; Cappellini, Vieri, Amarildo, Cordova, Zigoni. Il Catania risponde con: Rado; Cherubini, Bernardis; Buzzacchera, Reggiani, Biondi; Pasqualetto, Fogli, Baisi, Pereni, Bonfanti. Arbitra l’incontro il signor Picasso di Chiavari. Roma subito all’attacco. 14° scambio Petrelli – Cappellini che dalla sinistra lascia partire un cross su cui non riesce ad intervenire Zigoni ma al volo di sinistro è pronto Amarildo a infilare la porta siciliana. Roma in vantaggio. Due minuti dopo lo stesso Amarildo potrebbe raddoppiare: rigore decretato per fallo di Reggiani su Zigoni. Tira il brasiliano ma Rado neutralizza. Raddoppio rinviato al 41°: ancora Amarildo libera Zigoni che insacca. Si va al riposo sul 2-0. Ad inizio ripresa nel Catania entra Montanari che sostituisce Buzzacchera. 47° da Petrelli a Vieri che dalla destra spedisce un missile verso la porta di Rado che cerca di opporsi ma non può fare nulla: 3-0. Passano tre minuti e Zigoni centra per la testa di Cappellini che fa quaterna. Roma dominatrice assoluta. 65° Bernardis centra la traversa, unico acuto degli etnei. 75° Franzot sostituisce l’infortunato Amarildo. 80° fallo di Bernardis su Cappellini che è costretto ad abbandonare il campo: rigore. Si incarica della trasformazione Zigoni che fissa il punteggio sul 5-0. Ultima nota: a 5 minuti dal termine annullata una rete a Zigoni per evidente fallo di mano. Nulla più fino alla fine.