Roma - Bologna 1941: torna Masetti, dopo aver sfiorato la cessione. L'anno dopo sarà campione d'Italia
Dagli albori dell’epopea di Campo Testaccio fino alla conquista del tricolore nel 1942 ed oltre, tredici anni a difendere la porta giallorossa. Questa in sintesi la carriera di Guido Masetti, figura leggendaria nella storia dell’A. S. Roma. Se si cerca di identificare l’esperienza storica della prima tana giallorossa con dei giocatori che l’hanno vissuta quasi per intero vengono in mente solo due nomi: quello del “professore” Fulvio Bernardini e, appunto, quello di Masetti. La carriera in giallorosso dell’estremo difensore, ingaggiato dal presidente Sacerdoti nell’estate del 1930 sembrò, tuttavia, arrivare ad una fine proprio con le ultime gare disputate nel mitico impianto, nel maggio 1940. La società presieduta da Igino Betti, infatti, al termine della stagione 1939 – ’40 è intenzionata a cedere il giocatore al Padova ma scadenze non rispettate fanno sfumare la trattativa. Per alcuni mesi Guido resta disoccupato ed allora si occupa temporaneamente della gestione del suo bar a Roma. L’allenatore Schaffer, nel frattempo, dà spazio ad altri portieri quali Ippolito Ippoliti, Amedeo Rega e Ugo Ceresa, ma la situazione precipita e la società capitolina si ritrova a lottare nelle zone basse della classifica. Terminato il girone d’andata della stagione 1940 – ‘41 con 12 punti, per la prima gara di ritorno si punta a convocare nuovamente l’estremo difensore protagonista del decennio appena trascorso. Contro, la Roma trova il Bologna del presidente Renato Dall’Ara che alla conclusione del torneo si laureerà per la sesta volta nella sua storia campione d’Italia. In una gara sostanzialmente equilibrata ed in cui Masetti riesce a dimostrare tutto il suo valore producendosi in interventi da campione accade un piccolo incidente: alla mezz’ora della prima frazione un tiro scagliato da notevole distanza dal centrocampista felsineo Andreolo, complice il terreno fangoso ed il fatto che sulla traiettoria la visuale era parzialmente ostacolata dall’arbitro, si insacca eludendo l’intervento di Masetti. Il pubblico rumoreggia addossando la colpa del vantaggio rossoblu al rientrante portiere, ingiustamente. Il campione, però, non si scompone e riprende ad effettuare parate prodigiose dominando l’incontro. Al termine della gara il pareggio appare come il risultato più giusto anche se la Roma reclama due rigori e coglie due legni con Amadei. Dopo il mezzo passo falso che si stava per compiere con la cessione di Guido la Roma ritrova il suo portiere col quale, l’anno successivo, trionferà vincendo il primo scudetto della sua storia.
La sfida con il Bologna arrivò alla sedicesima giornata, 1° turno del girone di ritorno. Era il 26 gennaio 1941.
LA GARA La Roma manda in campo: Masetti, Brunella, Nobile, Jacobini, Donati, Bonomi, Borsetti, Pantò, Amadei, Coscia, Krieziu. Il Bologna risponde con: Vanz, Fiorini, Ricci, Pagotto, Andreolo, Marchesi, Biavati, Ferrari, Puricelli, Andreoli, Reguzzoni. Arbitra l’incontro il signor Ciamberlini di Genova. Primi 10 minuti di gara in cui gli ospiti cercano più volte il vantaggio; sulla loro strada, però, trovano il rientrante Masetti sempre pronto ad opporsi con bravura. I giallorossi reagiscono e recriminano per un fallo di mano di Fiorini nell’area rossoblu ma l’arbitro concede solo l’angolo. Si arriva al 30° e la gara si sblocca. Rilancio lungo di Ricci che raggiunge Andreolo. Il centrocampista bolognese prende la mira e da distanza considerevole effettua un tiro verso la porta di Masetti. L’imprevisto è sempre in agguato e l’estremo difensore giallorosso, coperto parzialmente dal direttore di gara, viene tradito dal pallone che rimbalza malamente sul terreno fangoso. La sfera termina in rete lasciando ammutolito lo stadio. Bologna in vantaggio. Masetti, che due minuti prima si era opposto da campione ad una conclusione di Puricelli passa un brutto momento ma si riprende subito. Trascorrono solo tre minuti e su una conclusione al volo di Biavati il numero 1 giallorosso devia in angolo con un gesto atletico spettacolare. 35° scambio Jacobini – Borsetti, palla ad Amadei che coglie in pieno la traversa. Finisce la prima frazione con il Bologna avanti 1-0. Nel secondo tempo i capitolini entrano in campo desiderosi di riequilibrare subito la gara. 1° minuto, a portiere battuto Ricci devia in angolo con la mano la conclusione di Pantò, l’arbitro non vede e i romanisti recriminano. Il gol è comunque nell’aria ed arriva al 4°: da Borsetti a Pantò. Palla ad Amadei che mette in rete, parità. Masetti salva ancora su Andreolo (non sarà l’unico intervento della ripresa per il portierone giallorosso) mentre sull’altro fronte Vanz salva su Krieziu ed all’ultimo minuto si vede graziato da Pantò che spara altissimo da distanza ravvicinata. Al 34° Amadei aveva colpito di testa e la palla impattava sul palo. Nulla più fino al termine, 1-1 il risultato finale. 6-4 gli angoli per la Roma.