Napoli Roma 1984: Falcao, un goal per la sua ultima volta in giallorosso

02.10.2010 16:00 di  Massimiliano Spalluto   vedi letture
Napoli   Roma 1984: Falcao, un goal per la sua ultima volta in giallorosso
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Viola, Liedholm e Falcao: e la luce fu. Queste furono le solide basi sulle quali fu costruita un’opera che diede nuova vita ai fasti di Roma. Non solo l’Italia ma tutto il continente ebbe modo di applaudire quella squadra che imponeva il suo gioco, che sfidava il gotha del calcio europeo giocandosela alla pari con tutte. La regia in quella formazione che faceva sognare i tifosi aveva un nome: Paulo Roberto Falcao. In cinquemila ad accoglierlo all’atterraggio a Fiumicino quel 10 agosto 1980 e le aspettative dei tifosi non furono deluse negli anni successivi. “Il Divino”, “l’ottavo Re di Roma” erano gli appellativi più ricorrenti per definire il brasiliano. La sua figura dominava il centrocampo romanista; era un vero e proprio allenatore in campo. Visione di gioco eccellente, eleganza senza pari nel possesso palla e un carattere autoritario che seppe conquistare l’affetto dei tifosi lo rendevano insostituibile ed un autentico punto di riferimento per i compagni ed i tifosi. Cinque anni con la Roma con questo bilancio: due coppe Italia, uno scudetto centrato dopo un’attesa lunghissima ed il podio europeo mancato per pochi centimetri. Un lustro di oro nella memoria del tifoso giallorosso e che vide il nome Roma venire pronunciato con timore dalle grandi del calcio nazionale e continentale. Dall’esordio nel nostro campionato il 14 settembre 1980 nella trasferta vittoriosa di Como, passando per il primo gol che porta la sua firma il 22 febbraio 1981 nella gara interna con il Bologna (1-1) ed i trionfi degli anni seguenti si arrivò al 16 dicembre 1984, dodicesima di campionato. Quel giorno si giocava al San Paolo di Napoli e Falcao, con un ginocchio malconcio, scese in campo per quella che si rivelerà la sua ultima presenza con la casacca giallorossa. Si congedò dai suoi tifosi segnando un gol importante, come gli era accaduto spesso nei quattro anni precedenti. Il 1984 – ’85 era l’anno che vedeva ufficialmente seduto sulla panchina giallorossa Roberto Clagluna ma che in realtà diede modo a Sven Goran Eriksson, dietro le quinte, di poter familiarizzare col calcio italiano. Il 10 agosto 1985, esattamente 5 anni dopo il suo arrivo ed il primo bagno di folla a Fiumicino, fu ufficializzato il suo addio alla Roma. Decise allora di tornare in Brasile  e di accasarsi al San Paolo per una stagione prima di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo.

LA GARA L’allenatore Rino Marchesi schiera: Castellini, Bruscolotti, de Simone, Bagni, Ferrario, Marino, Bertoni, de Vecchi, Caffarelli, Maradona, Celestini. I giallorossi rispondono con: Tancredi, Oddi, Bonetti, Nela, Falcao, Righetti, Conti, Cerezo, Pruzzo, Ancelotti, Graziani. Arbitro dell’incontro il signor Bergamo di Livorno. Partita caratterizzata da alcune interpretazioni arbitrali discutibili. 16° gol annullato al Napoli: Maradona lanciato in contropiede si scontra con Tancredi al limite dell’area, la palla rotola verso Caffarelli che la spinge in rete. L’arbitro annulla probabilmente per fuorigioco ma le perplessità restano. 21° svolta dell’incontro: Conti smista palla a Cerezo che appoggia a Falcao. Il connazionale avanza di due passi e dal limite dell’area lascia partire un sinistro preciso e potente che non dà scampo a Castellini. Roma in vantaggio.Il Napoli si butta nervosamente in avanti ma le idee sono confuse, spesso vengono contestate anche le più piccole decisioni arbitrali sfavorevoli ai partenopei. Si arriva così al 45°. De Vecchi lancia Maradona, El Pibe in area cede a Daniel Bertoni che, in sospetta posizione di fuorigioco, nel tentativo di appoggiare in rete alza troppo e coglie la traversa; la palla rimbalza sul terreno ed Oddi si affretta in rovesciata ad allontanare. Molto probabilmente la palla non ha superato la linea bianca ma Bergamo concede il gol. Si va così al riposo sul punteggio di parità. Seconda frazione di gioco ancora più nervosa della prima. Fioccano i cartellini gialli e saltano gli schemi. Nela e Righetti smorzano ogni velleità offensiva di Maradona e compagni e la partita sembra andare avanti con improvvisazioni. Al 34° episodio risolutivo: Nela dal limite dell’area lascia partire un rasoterra che, sulla traiettoria, trova la deviazione decisiva di Marino. Castellini ingannato e Roma in vantaggio. Marchesi al 38° manda in campo Penzo in sostituzione di Caffarelli, autore di una buona gara. Risponde mister Clagluna al 44° dando spazio a Ruben Buriani che rileva Ciccio Graziani. Nulla più: 1-2 il finale.