Spalletti: "Dzeko? So com'è fatto, qualche volta è molle. Non deve accontentarsi mai. Gerson deve prendere gli sputi in faccia per venire fuori". VIDEO!

16.01.2017 09:10 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Spalletti: "Dzeko? So com'è fatto, qualche volta è molle. Non deve accontentarsi mai. Gerson deve prendere gli sputi in faccia per venire fuori". VIDEO!
© foto di Vocegiallorossa.it

Spalletti a Premium Sport

"Quando si giocano le partite, bisogna essere continui. Se ti capitano quelle 3-4 occasioni e le sbagli, gli avversari ne sono beneficiati e prendono coraggio e cambiano le carte in tavola. C'è un punto da analizzare bene: nella ripresa si poteva gestire meglio la palla, non si è aspettato il fraseggio e persi troppo palloni. Delneri aveva messo tutti gli attaccanti in campo, la nostra qualità ci permetteva di avere il possesso con più continuità. Anche oggi siamo stati tosti, abbiamo dettato subito legge per portare a casa il risultato. Nella ripresa, invece, non abbiamo ragionato da squadra matura e questo è l'unico punto da sistemare, però la vittoria è meritata. Strootman? Ha giocato bene così come Jesus e Fazio, dobbiamo solo ragionare da squadra matura in alcuni momenti. La difesa a 3? Abbiamo trovato degli equlibri con questi tre centrali, anche oggi avevamo giocatori forti dal punto di vista del contrasto contro, tipo Zapata o Thereau. Manolas e Jesus devono stanare sempre il centrocampista avversario, altrimenti non si crea la superiorità nel centrocampo, bisogna tirar fuori i loro mediani con il possesso. El Shaarawy? Se non porto a casa tre punti, mi aspettano all'aeroporto... Qua si fanno le seghe mentali o le carezze a chi ti pare, ma nell'1 contro 1 c'è da stoppare e da scardinare la fase difensiva del tuo avversario, perché quella è la tua qualità. La sua qualità deve essere il dribbling e lo deve fare con forza, lui ha fatto una buona partita ma c'è stato un momento che non doveva attaccare, doveva gestire e invece siamo andati a prenderla troppe volte. Quindi, ho messo Francesco che in questo è un maestro, cioè nel gestire i palloni e comunque l'ho tolto al 65'. So che Dzeko talvolta è molle, talvolta si coccola quando fa 2 gol. Se fa 2 gol, ne deve fa 4, se ne fa 4 ne deve fa 5, non deve mai accontentarsi".

Spalletti a Sky Sport

Nell'essere tosti abbiamo fatto la nostra parte. Primi 20 minuti spettacolari, poi è chiaro che se non concretizzi rischi di rovinare la prestazione. Nella ripresa potevamo gestire meglio il fraseggio per non subire troppo le ripartenze ma la difesa è stata brava. Come la Juventus? L'ho già detto, sotto l'aspetto della mentalità abbiamo fatto dei passi in avanti, mantenendo una buona qualità. Oggi a essere pignoli c'è stato solo il momento del secondo tempo in cui ho inserito Totti dove dovevamo gestire meglio. Siamo stati costretti a difenderci in area e perdere due punti sarebbe stato pesantissimo. Occhi a mezz'asta giusti? Sono quelli quando hai il capo un po' storto. Secondo me è solo la mentalità giusta che serve per diventare una squadra quadrata. È stato il tema del girone d'andata, crescere sotto il profilo della mentalità, del carattere, delle scelte giuste. Adesso siamo maturati, vuoi un po' per la fisicità dei nostri difensori, anche se gli esterni devono partecipare al gioco per far uscire il centrocampista avversario. Oggi nel complesso abbiamo fatto bene a parte il secondo tempo come ho detto. Ci sono state mischie pericolose che per come si era messa la gara non serviva soffrire tanto. Linea difensiva? La nostra è veramente tosta, se non hai centimeti è difficile passare, in area ha un valore importante. Dovevamo chiudere la gara nel primo tempo, però in altre occasioni Dzeko è stato meno bravo. Non ha mai fatto gol in più rispetto alle occasioni capitate. Ognuno deve esprimere sempre più del suo massimo, altrimenti non hai fatto abbastanza. Mercato? Su Feghouli dite bene, al momento è complicato. Per ora stanno lavorando ma riusciamo a sopperire come oggi al numero dei giocatori. Il problema sarà a febbraio, dove avremo tantissime partite. Se non hai il numero esatto per far recuperare i giocatori non ne esci. Abbiamo i giovani forti però per esempio, Gerson deve fare come Emerson ovvero giocare e prendere gli sputi in faccia per venire fuori. Poi però non li rimpiangiamo quando vanno via. Lo dico perché già due miei amici mi hanno chiesto di Emerson Palmieri, che ha qualità. Un mio collega mi ha chiesto se è così per davvero, non posso dire chi è”.

Spalletti a Rai 2

"Succede di sbagliare qualche gol, l’importante è entrare con il carattere giusto, con la voglia di proporre un buon calcio. Sono più rammaricato per la fase centrale del secondo tempo dove abbiamo perso alcuni palloni per addormentare la partita subendo delle ripartenze da parte di una squadra forte ed in quel momento è stata molto brava la linea difensiva. I nostri difensori stanno facendo sempre meglio, ma serve che i due esterni partecipino di più al gioco perché se non entri nella trequarti con uno dei due è difficile creare spazi per trovare soluzioni importanti. Mercato? Io sto con la società, mi fido del lavoro che fa e non vado a chiedere nulla, ma se, come ho detto ieri in conferenza, si vende qualcuno solo per fare cassa, potrei dire qualcosa. Lì sarebbe l’unica circostanza in cui potrei lamentarmi. Se la società dovesse vendere per rientrare nei parametri che deve rispettare, è giusto che lo faccia, così come se un giocatore non vuole più rimanere qui. Ci sono società che possono offrire stipendi e sogni più grandi della Roma e lì bisogna essere bravi a sostituire. Quando a febbraio ci saranno quei 40 giorni di fuoco con tante partite bisognerà avere il numero giusto di giocatori. Non è facile aggiungere in una piazza come Roma, perché c’è la necessità di vincere. Ho messo Gerson a Torino ma è stato detto che non era pronto".

Spalletti a Roma TV

“Differenze con Genova? Sicuramente quella aveva più insidie ambientali, questa se fosse filata su binari di correttezza la potevamo chiudere. Se ti capitano situazioni importanti e non riesci a concretizzarle, involontariamente dai il via libera agli altri che credono di poter fare qualcosa di più, è una questione psicologica, cominci a pensare di aver buttato occasioni e se si continua così è la fine sicura. È una reazione involontaria, dovevamo fare meglio la parte centrale del secondo tempo, gestire palla e addormentare il gioco, abbiamo perso qualche pallone di troppo con dei contropiede assorbiti benissimo dalla linea difensiva, ma rischiosi perché da una mischia viene fuori la palla mezza e mezza. Ho visto la squadra cresciuta caratterialmente, aver fatto passi in avanti lì significa aver lavorato nella maniera giusta. Grande Strootman? Ha dato due palloni eccezionali, tutti provano qualcosa, si tratta sempre di prendere il tempo alla linea difensiva e a quello che la linea difensiva interpreta come palla coperta e scoperta, diventa fondamentale. Oggi abbiamo fatto un’altra grande partita, i calciatori sono stati forti sotto tutti gli aspetti, ci hanno messo del loro in maniera tosta. Bisogna essere contenti. Abbiamo perso qualche palla di troppo, quando vinci sono gli altri che la devono prendere. Faccio la giocata ma nella percentuale in cui non rischio mai di perderla, non forzo mai il gioco. Invece l’abbiamo forzato e abbiamo sofferto la loro ripartenza. Mario Rui? È guarito, riusciremo a vederlo nelle prossime partite, ha uno spezzone di partita nelle gambe. Bisogna tenere in considerazione il risultato del loro comportamento, con uno dei quinti vai a scivolare nella posizione dell’esterno che attacca il terzino e con uno dei braccetti fai il quarto, lo possiamo fare sia a destra che a sinistra con Rüdiger, Manōlas è più centrale ma lo ha fatto benissimo, quando ha dovuto chiudere alle spalle di Peres”.

Spalletti in conferenza stampa

"La Roma? È entrata in campo nella maniera che tutti volevamo, ha fatto bene all’inizio, col passare dei minuti ha sbagliato qualche palla di troppo, doveva avere più attenzione per il risultato, senza forzare il gioco, quando questo è successo la linea difensiva ha assorbito bene qualsiasi cosa. Per cui bisogna essere molto contenti di quello che ha fatto la squadra, oltre che il primo quarto d’ora ha costruito situazioni importanti in tutta la partita. La ricerca è sempre stata puntuale e aggressiva. Metamorfosi tattica? Se vuoi dire che abbiamo fatto dei passi in avanti sotto aspetti che abbiamo dibattuto nel girone d’andata, il saliscendi ci è successo spesso; con l’innesto di Fazio, la difesa a 3, la crescita generale e la disponibilità ad ascoltare critiche che ci siamo fatti in funzione del lavoro da sviluppare, ora ci sono dei valori importanti dal punto di vista della forza, centimetri e chili che avevano le punte dell’Udinese li abbiamo avuti noi. Poi secondo me si è mantenuto la stessa qualità offensiva, non ho da fare appunti sulla ricerca del creare, a volte è successo anche troppo, potevamo gestire meglio la palla senza andare a rischio di prendere contropiede. I tre centrali hanno assorbito in modo splendido. Sono punti importanti, li abbiamo fatti contro una squadra tosta, che ha un allenatore che sa fare calcio. Siamo contenti ma ci servono per andare avanti, vincere le partite è quello che dobbiamo fare. Rigorista? Lo scelgono i giocatori, di rigoristi ce ne sono più di uno, Džeko ha tirato benissimo a Reggio Emilia, dove De Rossi gliel’ha concesso. Non sai lo stato d’animo in quel momento lì, non è che ti alzi dalla panchina e lo dici. Non l’abbiamo fatto quando qualcuno ha sbagliato più di un rigore, è meglio non osare. Džeko poi sa tirare i rigori, il prossimo glielo si fa ribattere. Primavera e giovani ci possono far comodo? Sei parente di Pellegrini? C’è Marchizza, ci sono quelli che ho portato oggi. Non so quali siano gli accordi della cessione, ma noi oggi siamo a posto. A me non manca niente, perché io ho 11 calciatori della mia rosa che hanno fatto una settimana tipo e 4 sostituzioni che mi fanno stare tranquillo. Visti gli equilibri decido di non cambiare, ma ho il numero per giocare contro chiunque. Il discorso è un altro: quando ci saranno questi 40 giorni, lì se non hai un numero di calciatori precisi per sopperire a quelle partite, già questa settimana giochiamo di giovedì e poi domenica. Se non vinci la partita mi fai un culo così, non bisogna andar lì e dire cose, se non vinci oggi sei una squadra di metà classifica. Le altre dietro vincono, in quelle partite ti arrivano giocatori indolenziti, che poi recuperano e dovrebbero allenarsi e invece giocano. Vanno fatte delle forzature, se perdi quelle due partite sei sesto, non secondo. Faccio un’analisi della realtà, i nomi che scrivete sono giusti, a volte sono possibili. Jesé? Si era parlato anche di Rincon, poi voi ci chiedete notizie, scrivete e gli altri accelerano e portano a casa. Ci vuole tempo nella maturazione della trattativa, Feghouli sembrava possibile e ora è venuta fuori da Roma e in prestito non si fa più, se fa bene chi lo dà via che figura fa? Cambiano le situazioni. Non riusciamo a prendere nessuno che sia di livello? Il ragazzino non conta. La partita oggi aveva bisogno di spessore, aveva bisogno della gestione della palla e ho fatto entrare Francesco, poi metti il ragazzo e non sai come reagisce, non ha fatto le prove. Emerson ora è un giocatore, ha superato quei due tentennamenti, ha superato quel momento in cui poteva essere buttato giù dal castelletto”.