Skorupski: "Devo giocare, a fine stagione parlerò con la dirigenza. Ho ambizioni diverse"
Quella di domenica contro il Sassuolo dovrebbe essere l'ultima apparizione in maglia giallorosso di Lukasz Skorupski, quest'anno relegato al ruolo di vice-Alisson. Ecco le dichiarazioni dell'estremo difensore polacco in un'intervista di qualche giorno fa a sportowefakty e riprese da gazzetta.it:
"Non ci sono scuse, ho bisogno di giocare. Sono impaziente perché non sto giocando, meno male che a casa c’è mia moglie Matilde che mi aiuta molto e che presto mi renderà padre. È al nono mese. Ho ambizioni diverse e nei prossimi mesi questa cosa deve cambiare. Però devo ammettere una cosa: non penso di aver perso tempo. Il preparatore della Roma, Marco Savorani, è bravissimo. Non ho giocato, ma sono migliore rispetto a dodici mesi fa. Ne sono certo. A Roma sono stato una seconda scelta, il primo è Alisson, uno dei più forti al mondo. Vedremo cosa succederà, ma ripeto: io devo giocare. A fine anno parlerò con i dirigenti e il procuratore e dirò che voglio giocare regolarmente, indipendentemente da dove mi trovo. Monchi lo sa, ci confrontiamo sempre, mi dice che Alisson non può uscire, che è forte, lo capisco, è vero, ma non posso accettarlo. Roma-Barcellona? Ricordo tutto, una follia. In particolare mi è rimasto impresso il discorso di De Rossi, un urlo nello spogliatoio con una frase che facciamo sempre, ma quella sera era speciale. E poi ricordo Totti, nello spogliatoio sembrava ancora uno di noi a fine partita. Ha pianto di gioia. Lui è così, splendido. E non ho dubbi: a Roma è più importante del Papa”.