Luis Enrique: "Abbiamo fatto il calcio che volevamo, c'è più fiducia"

01.10.2011 20:13 di Gabriele Chiocchio   vedi letture
Luis Enrique: "Abbiamo fatto il calcio che volevamo, c'è più fiducia"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Luis Enrique a Sky Sport

“Il possesso palla in velocità? E’ il calcio che noi vogliamo, possesso palla con il chiaro obiettivo di andare in porta. Credo che ci sia bisogno di pazienza nel guadagnare campo, non si può essere veloci ma in tantissimi momenti abbiamo bisogno di fare del possesso di palla un’arma più efficace. Mi è piaciuto l’atteggiamento e il tifo dell’Olimpico. Più fiducia? Credo di sì, abbiamo detto chiaramente che era una partita difficile contro la squadra più in forma del campionato. Ho visto la squadra pressare alto, complimenti ai ragazzi. Se preferisco l’Inter o il Napoli? No, nessuna preferenza. Mi piace qualsiasi squadra che vuole fare la sua partita”.

Luis Enrique a Roma Channel

"Mi piace tantissimo che Daniele De Rossi, Franceco Totti e Simone Perrotta, che hanno vinto tutto, apprezzano quello che faccio. Mi piace l’atteggiamento della squadra. Abbiamo iniziato con delle difficoltà ma stiamo cambiando questa situazione e sono contento di aver sentito per la prima volta “Grazie Roma” che è una canzone bellissima. La prossima partita sarà molto difficile (il derby ndr). E’ curioso perché alla fine del primo tempo abbiamo parlato tra di noi ed avevamo detto che non era una partita chiusa. Sembrava finita ed invece non è mai cosi. Dovevamo continuare a recuperare palla velocemente perché l’Atalanta gioca un bel calcio. Sono sicuro che questo è piaciuto ai tifosi. Quando abbiamo fatto il nostro gioco, dopo i primi 15 minuti di fatica, abbiamo recuperato la partita. Anche Pizarro ha dato equilibrio al gioco. Sono contento del risultato e di come è arrivato. Complimenti a Simplicio che è un esempio per tutti. Anche Taddei e gli altri che non giocano perché sono sempre pronti ad aiutare gli altri. I giocatori non sono undici ma venticinque ed abbiamo bisogno di tutti per vincere. In una squadra bisogna essere tutti insieme. E’ importantissimo per noi sapere questo. I giocatori migliorano di partita in partita. Adesso prepariamo il derby nella maniera migliore dopo due vittorie. Quanto conta la testa? La testa conta per tutti. Senza testa dove andiamo? (ride, ndr).

Luis Enrique a Mediaset Premium

“Non male il 3-1? Male no! E’ un risultato giusto contro una squadra forte, la squadra più in forma di questo inizio campionato e credo che alla fine abbiamo meritato questa vittoria. Più continuità nel pressing? E’ una delle caratteristiche che noi vogliamo. Il pressing alto in casa è una situazione che prediligo, per riuscire a recuperare il pallone appena possibile. Oggi anche sul 2-0 la squadra continuava ad esercitare il pressing, sono convinto che questa è la strada giusta. Grande prova delle punte? Sono contento di tutti e cinque gli attaccanti, anche di Borini e Borriello. Se so che il derby inizia già da ora? Benissimo. Sono pronto.
Cosa è successo alla Roma nel secondo tempo? L’Atalanta ha spinto di più e mi voglio fare i complimenti a Colantuono: è una squadra difficilissima da affrontare . Come ho detto sono la formazione più in forma del campionato. Contento per la sosta? Sono triste per la sosta. Però cercheremo di lavorare di più durante queste settimane. Lamela? Erik sta recuperando la sua condizione ottimale. Ci vorrà ancora un po’. A che punto siamo? Il miglioramento è grandissimo, siamo ancora all’inizio del campionato. Io non so bene a che punto siamo, queste è la domanda che mi fate tutti voi giornalisti… non lo so”.

Luis Enrique in conferenza stampa

“Partita più bella ma con minor possesso palla? Questo è uno sport che si gioca con due squadre. Noi abbiamo sempre l'intenzione di avere possesso palla per arrivare al gol. L'Atalanta è la squadra più in forma del campionato, è stata difficile per noi, ma il primo tempo è stato migliore. La pressione? Ne avevamo bisogno soprattutto per la simbiosi tra i tifosi e la squadra. Oggi quando abbiamo subìto il gol ho visto un Olimpico a fianco della sua squadra, ci hanno aiutato. Credo che ai tifosi piaccia il calcio che proponiamo. Pressiamo alto, recuperiamo palla velocemente e loro ci sostengono per la vittoria. Quando si vince non ci sono problemi, nessuno si preoccupa di chi gioca e chi no ma abbiamo bisogno di tutti per vincere, non solo di 11 o 13. Manca però ancora tantissimo lavoro. Simplicio? E' il migliore esempio di quello che dicevo prima. Lui non ha fatto il ritiro però poi si è allenato bene ed è sempre a disposizione e questa è la cosa più importante per un professionista Complimenti per il suo lavoro. La difesa ha tenuto bene? Sapevamo non sarebbe stato facile. L'Atalanta è stata pericolosa ma dopo il 2-1 siamo stati bravi a pressare alto e a fare la partita. Il 3-1 ha chiuso la gara. Se questo è il tridente titolare? Sono contento di avere tante punte a disposizione. Pjanic meglio da trequartista quando è uscito Totti? Speriamo di vederli giocare sempre assieme, più giocatori di qualità abbiamo e meglio è. Se domani guarderò la Lazio? Guarderò le partite precedenti. Più gioco in verticale? Il possesso palla è importantissimo ma non deve essere solo orizzontale, deve servire per andare in gol. Non mi piace che abbiamo lo stesso possesso palla dell'Atalanta, preferisco averlo maggiore perché sono sicuro che sapremo verticalizzare. Quando il possesso palla è 50% e 50% non c'è il controllo della partita che io vorrei. Dobbiamo puntare ad avere un maggiore possesso palla che ci permetta di andare in gol più facilmente. Iniezione di fiducia dovuta alla vittoria di Parma? pero sia un salto di qualità, chiedo sempre voglia e fame. Chiedo sempre di più, sempre, anche quando si vince Bojan? Sono contento per lui, ho bisogno di tutti. Ho bisogno anche di questa concorrenza in attacco per essere sempre migliori. Possesso palla pari perché il nostro era più veloce? No perché nel primo tempo abbiamo pressato troppo lunghi. Nella ripresa siamo stati più corti e abbiamo controllato meglio le situazioni di gioco. Questo non è facile perché davanti abbiamo sempre un avversario. Gol di Bojan alla Messi? No, questo no, però è stato un bel gol. bravi tutti, anche Daniele nel passaggio. Cosa ci serve per dare più continuità al gioco del primo tempo? Il calcio non è una scienza anche se noi allenatori cerchiamo di controllare tutto. A volte va bene, a volte sbagliamo e sembra tutto negativo. Manca ancora tantissimo, però. Come sta Totti? Sembra non sia niente di grave, dovrebbe essere un semplice risentimento muscolare". Stekelenburg? Ieri era pronto ma stamattina non era in condizione ottima, aveva mal di testa e abbiamo preferito non rischiare. Anche Pizarro aveva mal di schiena. Prima volta che tolgo un attaccante? In questo caso semplicemente abbiamo messo Pjanic sulla trequarti, che può giocare in quel ruolo, seppur in modo diverso. Lui pressa meno alto rispetto a Totti ma è solo un modo diverso di interpretare il ruolo. Questione fisica o mentale? Mi piace vedere i miglioramenti però succederà di giocare male in futuro. I risultati danno però fiducia ai calciatori. Poi dovremo preparare il famigerato derby, partita importantissima qui a Roma, sapendo che potremo contare sul supporto dei tifosi".