Astori: "Darò tutto quello che ho per mantenere questa maglia"

07.03.2015 08:45 di  Alfonso Cerani   vedi letture
Fonte: Sky
Astori: "Darò tutto quello che ho per mantenere questa maglia"
Vocegiallorossa.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Davide Astori, centrale di difesa della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky. Queste le sue parole: "Chievo-Roma? Una sfida che ci consente di conquistare questi tre punti che ci mancano, partiamo molto carichi e siamo convinti di poter iniziare un nuovo filotto per far meglio in campionato. Perché meglio in trasferta? Vogliamo dimostrare troppo nel nostro stadio, basti pensare che ci siamo qualificati in Europa League fuori casa. Vogliamo riuscire a vincere fuori casa e poi dare un segnale in casa. Voglio rassicurare me stesso e chi crede in me. Darò tutto quello che ho per conquistare e mantenere questa maglia. Vorrei rimanere a Roma come vorrebbe il 99% dei giocatori. Voglio dimostrare di poter far parte di questa squadra come ho già dimostrato parecchie volte. La Juventus? La Fiorentina l'ha messa in difficoltà ieri sera, ma pure noi negli ultimi minuti, siamo riusciti a impaurirli tanto. Anche loro sono sempre stati umani. Negli ultimi venti minuti abbiamo messo le ultime energie, dando un segnale forte contro una squadra come la Juventus. Stavamo facendo una partita tutto sommato buona, il gol della Juventus ha liberato in noi il fatto di rischiare senza avere nulla da perdere. La difesa? Riduttivo paragonare i numeri con quelli della scorsa stagione. Siamo la seconda miglior difesa del campionato, è un dato importante per noi. Abbiamo subito qualche gol ingenuo di troppo, ma siamo una squadra che rischia abbastanza, ma è un rischio calcolato. Cosa soffriamo? Rischiamo parecchio, l'imbucata centrale è sofferta dal 90% delle squadre.

Giocare di più? Ho giocato una ventina di partite, non sono riuscito a dare continuità per gli infortuni e ora per l'alternanza, mi aspetto di dare un grosso contributo. La Nazionale? È l'obiettivo che diventa secondario per ordine alla Roma, i risultati a Roma mi aiutano a conquistare quel posto. Le analisi di Garcia? Abbiamo una persona che cura attentamente questi dati, che è la stessa che analizza quelli delle squadre avversarie. Il nostro mister ci dà molti segnali, ci dà dei numeri che per noi sono molto importanti, come il possesso palla nella metà campo avversaria, il numero di duelli vinti e parecchi altri numeri che ci servono per migliorare e renderci consapevoli. I social? Dipende come si utilizzano: è un modo per far vedere più la persona che il giocatore, in modo di far conoscere se stessi alla gente, e alla gente piace molto poter intrufolarsi nelle vite dei personaggi pubblici. Da un altro lato, per chi li utilizza in modo troppo presenzialista diventano un'arma a doppio taglio, troppo ingombranti e invadenti per quanto riguarda il gruppo stesso. L'omofobia? Credo che sia già difficile fare outing in questo mondo, solo in ambito sportivo. In Italia ci sono troppi pregiudizi, la gente gay ha paura di fare outing. Si legge di giocatori che fanno outing appena finita la carriera, si capiscono i limiti di questo ambiente. I lacci arcobaleno? Hanno aderito Nainggolan, Paredes, De Sanctis, anche alcuni miei compagni a Cagliari. È una promozione contro l'omofobia che apprezzo e rispetto molto".