Lezione imparata, Roma: mai sentirsi imbattibili. Adesso però è tempo di voltare pagina. In Germania per ritrovare gioco, testa e punti
Si arriva alla vigilia della sfida con il Bayern con le ossa rotte. La partita è di quelle che fanno paura, perché l'incubo Bayern torna a rendere nerissimi i sogni giallorossi: i ragazzi di Guardiola sono di nuovo là davanti, pronti a ringhiare di fronte a una Lupa intimorita, guardinga più che mai, ferita nell'orgoglio, desiderosa di rialzarsi e intenzionata a farlo, seppur si stia rendendo conto che riuscirci non è facile come credeva che fosse.
Abbiamo parlato tanto del fatto che la Roma doveva dimostrare di sapersi risollevare. Abbiamo detto anche che non sarebbe stato semplice, e che una batosta del genere avrebbe addirittura portato la sua dose paradossale di benefici, perché sentirti forte è cosa ottima; sentirsi imbattibile no, è assolutamente controproducente.
È la vita che te lo insegna: c'è sempre qualcuno più forte di te. La Roma l'ha imparato a sue spese: giocava con una disinvoltura disarmante (per gli avversari) l'anno scorso, e lo ha fatto anche all'inizio di questa stagione. Dopo la scoppola col Bayern, il crollo è stato evidente, nella testa di tutta la squadra, nessuno escluso. Garcia, dal canto suo, sta facendo il possibile per tenere il gruppo concentrato, ed è proprio lui, colprezioso ausilio dell'eterno capitan Totti, che dovrà saper tirare fuori i giallorossi dal fango. Vincere è l'unica medicina, ma bisogna farlo nelle partite che conta: troppo semplice riuscirci contro squadre dalla tecnica troppo inferiore.
A Napoli non è girato nulla. Con la Samp era girato poco. Col Bayern Monaco, all'Allianz Arena, dovrà girare tutto. Vincere nella tana dei campioni di Germania? Non è impossibile ma quasi. La Roma può riuscirci. Sì, può riuscirci, dire che è possibile vincere in Germania non è un'eresia. Può riuscirci, a patto che torni a giocare come lei sa. A patto che torni a dimostrare quel calcio che ha fatto in modo che la squadra targata Rudi Garcia fosse stimata e temuta anche in Europa.