Empoli-Roma 2-4 - Cosa dicono gli xG - La differenza tra i due tempi spiegata dai numeri e i miglioramenti di Abraham. GRAFICA!
Negli ultimi anni è stato sviluppato un nuovo tipo di dato che può aiutare ad analizzare ciò che è successo nelle partite di calcio e il rendimento delle squadre. Si tratta del dato degli Expected Goals, vale a dire un numero che quantifica, in media, i gol che si segnano in una partita dai tiri che si prendono durante la gara. Un numero non indiscutibile, in quanto sono stati sviluppati diversi modelli che danno dei risultati diversi (anche se tendenzialmente simili), e al quale non si può ridurre l’intero andamento di un match, ma che può aiutare a dare contezza di determinate situazioni in modo più freddo. Ecco l’analisi di Empoli-Roma, con i dati di understat.com.
L’IMPORTANZA DEI SINGOLI - Così come in campo, anche i numeri marcano una chiara differenza tra il primo e il secondo tempo, anche se raccontano una partita un po’ diversa da quella che si è percepita. Andiamo con ordine: nella prima frazione la Roma ha creato 1,75 xG contro 0,10, tirando 12 volte contro 3. Numeri che giustificano ampiamente il vantaggio giallorosso, ma che non disegnano uno squilibrio tale da chiudere al riposo per 4-0: l’unica grande occasione generata è stata quella che Abraham ha concretizzato per il momentaneo 2-0, da 0,71 xG. Gli altre 3 gol arrivano dalle conclusioni di Abraham da 0,09 xG, di Oliveira da 0,11 xG e di Zaniolo da 0,16 xG. Una sostanziale overperformance di tutti e tre i marcatori: Abraham di 0,95 xG, Zaniolo di 0,72 xG e Oliveira di 0,86 xG. Quando si dice l’importanza dei singoli e delle situazioni.
TRA CAMPO E NUMERI - Nel secondo tempo la musica è un po’ cambiata: l’Empoli ha “vinto” la riprea per 1,13 a 0,43, ma più per il numero di tiri effettuati, 13 a 4, che per la loro qualità. È vero, Pinamonti ha avuto - già sul 2-4 - una grandissima occasione da 0,59 xG, ma tutti gli altri tiri, compresi i due gol dello stesso Pinamonti - 0,09 xG - e di Bajrami - 0,02 xG - erano a bassissima percentuale (uno solo oltre gli 0,10 xG). Una dinamica che si verifica, parlando un po’ di campo, quando una squadra si abbassa molto, come ha fatto la Roma nella ripresa: avere poco il pallone porta l’avversario a tirare molto, ma non necessariamente con pericolosità.
I MIGLIORAMENTI DI TAMMY - Abbiamo detto più volte che Tammy Abraham, giocatore importantissimo nello scacchiere di Mourinho e autore di una buonissima prima parte di stagione, non abbia dei numeri da killer.In queste prime 22 giornate ha segnato 10 gol da 12,54 xG, unico a underperformare tra i primi quattro cannonieri della Serie A escludendo i rigori. Davanti a lui ci sono Immobile con 14 gol in 9,05 xG (credito di 4,95), Vlahovic con 12 gol in 7,73 xG (credito di 4,27) e Simeone con 12 gol in 6,53 xG (credito di 5,47). In queste prime partite del 2022, il trend però è un po’ cambiato: Abraham ha messo a segno 4 gol da 3,18 xG, per un credito di 0,82 xG. Proiettando questo dato sulle 19 partite del girone di ritorno, si otterrebbe un valore di 3,895, non troppo distante da quello dei colleghi, indietro comunque nelle classifiche sia degli expected assist che delle xChain. Un miglioramento che Mourinho spera di poter ammirare ancora per altre gare e che significherebbe molto per la seconda parte di stagione.