VoceMondiale - Curiosità e aneddoti in giallorosso...l'Olanda!

13.06.2014 20:00 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
VoceMondiale - Curiosità e aneddoti in giallorosso...l'Olanda!
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sconfitta in finale da un gol di Iniesta nei tempi supplementari, l'Olanda vice campione mondiale riparte la sua rincorsa al primo successo della sua storia proprio da un girone che gli riproporrà, in maniera minore, la possibilità di prendersi la rivincita con la Spagna.

LA ROSA

PORTIERI: Jasper Cillessen (Ajax), Tim Krul (Newcastle), Michel Vorm (Swansea); 

DIFENSORI: Daley Blind (Ajax), Daryl Janmaat (Feyenoord), Terence Kongolo (Feyenoord), Bruno Martins Indi (Feyenoord), Joel Veltman (Ajax), Paul Verhaegh (Augsburg), Ron Vlaar (Aston Villa), Stefan de Vrij (Feyenoord)

CENTROCAMPISTI: Jordy Clasie (Feyenoord), Leroy Fer (Norwich), Jonathan De Guzman (Swansea), Nigel de Jong (AC Milan), Wesley Sneijder (Galatasaray), Georginio Wijnaldum (PSV Eindhoven)

ATTACCANTI: Memphis Depay (PSV), Klaas-Jan Huntelaar (Schalke 04), Dirk Kuijt (Fenerbahce), Jeremain Lens (Dynamo Kiev), Robin van Persie (Manchester United), Arjen Robben (Bayern Munich).

 

IL MISTER - Aloysius Paulus Maria "Louis" van Gaal lascerà la guida degli Orange (al suo posto Hiddink) alla fine della rassegna iridata per approdare all'Old Trafford nel Manchester United. Il suo modo di praticare il calcio è ben noto tanto da esser stato coniato il termine di modulo Van Gaal. Più che di un vero schema tattico: "si tratta di una filosofia calcistica vera e propria. Ho giocato col 4-3-3, il 2-3-2-3 o col 4-4-2, ma sempre con la mia filosofia: la base è un rapporto di stima tra tecnico e calciatori. Si deve lavorare uniti per raggiungere uno scopo in comune". Parte focale del modulo van Gaal ovviamente è lui, il tecnico che "deve essere di ampie vedute e impartire la disciplina e le indicazioni tattiche che devono essere eseguite alla lettera per vincere i rispettivi duelli con l'avversario per vincere collettivamente". Difficile comunque convivere con lo spettro del famoso calcio totale olandese giocato dall'arancia meccanica guidata da Cruijff. 1-1 il Bilancio tra la storia del calcio olandese e il tecnico. Se quando fu chiamato per svolgere il ruolo di direttore generale dell'Ajax, dovendo così lavorare col suo odiato Cruijff (come dargli torto visto che fu definito un malato di Alzheimer) Johan non la prese benissimo e aderì per vie legali verso il club alzando un polverone che si risolse a favore di van Gaal. Haan, due volte finalista mondiale con la maglia Orange, ha dichiarato recentemente che Van Gaal dopo 40 anni deve abbandonare il calcio totale. Pronta la risposta del tecnico: "Mi hanno ingaggiato per vincere". Segno di un'ulteriore maturazione rispetto a quando dopo una sconfitta col Bayern dichiarò di aver stretto la mano ai propri giocatori, nonostante avessero perso, perché giocare con una proiezione offensiva è più difficile che difendersi. 

GIOCATORI CHIAVE - Robin van Persie dovrà mantenere fede al soprannome datogli da Sir Alex Ferguson e fare the differece, anche se viene da una stagione con soli 11 gol segnati in premier. La trequarti formata da Robben e Snjeider (il trascinatore dell'Olanda nel 2010) dovrà essere più incisiva che mai visto l'infortunio di Kevin Strootman, l'uomo in più a cui van Gaal aveva affidato, seppur giovanissimo, la fascia di capitano, che non potrà prendere parte alla competizione.

STORIA - Mondiale numero 10 per l'Olanda. Tre volte vice-campione del Mondo (1974, 1978 e 2010) sono stati sconfitti in finale, eccezion fatta per la Spagna in Sud Africa, sempre dalle nazionali che ospitavano la competizione: Germania e Argentina. Sarà al terzo Mondiale consecutivo, record storico eguagliato, come tra il 1990 ed il 1998. 

L'OLANDA  E LA ROMA - Il primo tulipano della storia della Roma è stato il portiere vice campione del mondo Marteen Stekelenburg. Arrivato con la convinzione che finalmente la Roma avesse risolto il problema del portiere, piano piano che la stagione avanzava le prestazioni del giocatore lasciavano a desiderare. La sua mancata voglia di accelerare i tempi e stringere i denti dopo un infortunio accorsogli lo fece uscire dalle grazie del tecnico tanto che la Roma lo cedette al Fulham nel mercato di riparazione. Steke prese l'aereo ma la società capitolina, non trovando l'accordo col suo sostituto bloccò il suo passaggio al club londinese e, all'oscuro di tutto, una volta sceso dall'aereo Stekelenburg da bravo olandese volante riprese il primo volo per Roma. Sordo dall'orecchio destro anche se a sue parole "non ha mai rappresentato un problema in campo", è stato inserito dal Daily Mail nella formazione dei peggiori giocatori della Premier League.