Manchester City-Roma 1-1, TOP & FLOP

TOP

LA CONSAPEVOLEZZA DELLA PROPRIA FORZA – Al di là del risultato favorevole alla Roma, oltre al punto la squadra giallorossa ritorna nella capitale con la consapevolezza di aver fatto il salto di qualità, passando da una bella favola a una realtà consolidata. 

YANGA-MBIWA - Conosce il calcio inglese e si vede. Un gioco molto fisico che gli permette di far spiccare le sue doti migliori. Imperioso di testa non lesina le spazzate per alleggerire la pressione. Si incolla su Dzeko e costringe Pellegini a sostituirlo.

COLE -  L'aria di casa gli fa bene. È stato acquistato per giocare questo tipo di gare europee, dove l'esperienza, i nervi contano più della tattica e lui disputa la migliore partita con la maglia romanista.

TOTTI -  Lasciando perdere i record che ormai non sa neanche lui quanti ne ha frantumati e quanti ancora ne infrangerà. Soffermandoci sul gol, quell'esterno destro all'angolino in un momento in cui la Roma sta perdendo e ha un difensore come Kompany a rincorrerlo è un qualcosa che solo un fenomeno come il capitano romanista poteva fare e soprattutto farlo con una nonchalance unica come se lui e il pallone fossero la stessa cosa.

I TIFOSI DELLA ROMA – Sono solo 2000 ma sembra che l’Etihad Stadium sia l’Olimpico. Anche se la squadra va sotto dopo pochi minuti loro continuano a incitarla per tutta gara tornando dimostrando ancora una volta di essere unici.

FLOP

MATCH POINT FALLITO – Ok, forse è essere eccessivi, ma riprendendo le parole di Totti, “il pareggio sta stretto” alla Roma. Per il gioco creato e la padronanza con cui si è presentata a Manchester la Roma avrebbe potuto già chiudere il discorso qualificazione andando a +6 da City e CSKA Mosca.

POCHI RICAMBI – Troppe partite ravvicinate e pochi ricambi specie a centrocampo fanno sì che la squadra alla distanza, specie in gare come questa, cali vistosamente nel finale. Da qui alla gara contro la Juve ci sono 5 giorni per recuperare a pieno le energie per quella che sarà un’altra battaglia.