Scacco Matto - Real Madrid-Roma 2-1, ancora meglio alla distanza che in avvio
Nell'ultima gara di International Champions Cup, la Roma perde per 2-1 contro il Real Madrid, confermando alcune cose viste già nelle precedenti partite e mostrandone alcune di nuove.
COPPIA SCOPPIATA - Per questo match Di Francesco sceglie Fazio e Marcano, difensori dalle caratteristiche simili a livello fisico, divisi solo dal piede forte, con uno destro e l’altro mancino. Una coppia sconsigliabile in certe situazioni, specie non protetta adeguatamente dal centrocampo, con l’ex Porto in nettissima difficoltà, soprattutto nelle prime battute di gara.
UN PO’ PIÙ FLACO - La presenza contemporanea di Cristante e Pastore consegna alle due mezzali forti responsabilità: lo squilibrio difensivo va abbinato a giocate di qualità e presenza in avanti. Questa sera Pastore ha fatto vedere cose migliori sia col pallone, che senza: c’è comunque ancora parecchio margine di miglioramento, sia sul piano delle scelte che su quello dell’esecuzione.
RUOTA ANCHE SCHICK - Nella prima parte della ripresa si rivede Schick largo a destra insieme a Džeko: questo accade per l’assenza di Cengiz Ünder e per esigenze di rotazione, tant’è che all’uscita del bosniaco, il ceco riprende la posizione di punta centrale, confezionando anche la sponda per il gol del 2-1 di Strootman.
GIOCO LUNGO - Per la terza partita su tre, la Roma fatica nella prima parte ma arriva meglio a fine corsa. Un duplice segnale, di una rosa lunga che permette più soluzioni ma anche di una necessità di miglioramenti sul piano dell'intensità contro avversari quotati.