Roma Femminile, Bartoli: "Il pubblico può darci una carica in più in finale. Prima di vincere un trofeo non lascerò la Roma"

26.05.2021 07:15 di  Danilo Budite  Twitter:    vedi letture
Roma Femminile, Bartoli: "Il pubblico può darci una carica in più in finale. Prima di vincere un trofeo non lascerò la Roma"
© foto di Luciano Sacchini

La capitana della Roma Elisa Bartoli ha parlato a Sky Sport in vista della finale di Coppa Italia contro il Milan di domenica:

Il pubblico in finale vi darà una carica in più?
"Si, le motivazioni non mancano e il pubblico ci darà ancora più forza. È un anno che non ci sono i tifosi e noi Roma ci contiamo molto. Saranno il nostro dodicesimo uomo in campo, speriamo che ci sia tanto pubblico e che ci dia tanta forza".

La vittoria sulla Juventus in semifinale dà maggiore consapevolezza?
"Vincere aiuta a vincere e aver battuto le campionesse d'Italia fa morale. Non dobbiamo sottovalutare il Milan però, loro sono forti e sono migliorate rispetto a inizio campionato. Sarà una partita molto tattica, dobbiamo lavorare sui dettagli".

Cos'è cambiato nella seconda parte di stagione?
"Qualcosa è scattato dopo la Supercoppa, quella partita ci ha dato forza. Siamo diventate più ciniche e cattive, abbiamo anche avuto più fortuna. Abbiamo lavorato molto e abbiamo potuto vedere miglioramenti. Questa settimana sarà importante, speriamo di continuare ad avere quella fame che magari ci farà conquistare il trofeo".

Come si difende su Giacinti?
"È una delle attaccanti che sa infilarsi tra i reparti al meglio, quando taglia alle spalle dei difensori diventa difficile. Si può attaccarla subito o coprirle la profondità".

Rimarrai alla Roma?
"Ho firmato un biennale, quindi rimango. Prima di un trofeo sicuramente non andrò via".

La questione Aurora Leone?
"L'abbiamo invitata ad allenarsi con noi e allo stadio. Questo fatto mostra che siamo lontani ancora dai nostri obiettivi e la finale di domenica sarà un'occasione per dimostrare che le donne possono giocare a calcio e non sono da meno rispetto agli uomini. Dobbiamo non pensare a questa cosa, ma andare avanti e lottare".