Roma Cares, donata una Hyundai elettrica al Campus Bio-Medico
Nuova iniziativa firmata Roma Cares, autrice di molteplici eventi sociali. Come si legge sul sito ufficiale giallorosso: «L’AS Roma ha consegnato al Campus Bio-Medico di Roma una Hyundai elettrica brandizzata Roma Cares. La vettura servirà a implementare il servizio offerto ai pazienti che usufruiscono delle cure palliative, che verranno raggiunti nelle proprie abitazioni dislocate nei quartieri di Roma e nei comuni del Lazio. Alla donazione del mezzo, avvenuta presso il CESA, Centro per la salute dell’anziano, hanno preso parte il CEO dell’AS Roma Guido Fienga, il direttore generale del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Paolo Sormani, la responsabile del centro di cure palliative “Insieme nella cura”, Maria Grazia De Marinis, e il responsabile clinico Giuseppe Casal.
LE PAROLE DI FIENGA - Così il CEO giallorosso ha commentato l'iniziativa: «Siamo felici di poter mettere a disposizione del Campus una vettura al servizio dei cittadini e di dare così il nostro contributo nel complesso sistema di assistenza ai malati che usufruiscono delle cure palliative. A tal proposito ringrazio Hyundai per aver affiancato la Roma e Roma Cares in questa iniziativa con una delle sue vetture elettriche di ultima generazione».
IL COMMENTO DEL CAMPUS BIO-MEDICO - Soddisfazione e gratitudine sono state espresse dal direttore generale del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico Paolo Sormani: «Siamo uniti dal desiderio di prenderci cura dei più deboli. Grazie al dono da parte di Roma Cares di una autovettura destinata alle cure domiciliari sul territorio di Roma e Lazio il centro di cure palliative “Insieme nella cura” dell’Università Campus Bio-Medico di Roma fa un ulteriore passo in avanti. Da oggi medici e infermieri saranno ancora più vicini a chi ha bisogno di attenzioni specifiche in un momento particolarmente delicato della vita. L’autovettura che Roma Cares ha messo a nostra disposizione rinsalda il rapporto tra Ucbm e AS Roma e ci permette di porre il paziente sempre più al centro della nostra azione di cura».