Roma Cares - "Amami e Basta", Elisabetta Bavagnoli, Amra Dzeko e Annamaria Serturini al Colosseo per la giornata internazionale dei diritti delle donne. FOTO!
In occasione della giornata internazionale dei diritti delle donne, Roma Cares, con la sua iniziativa "Amami e Basta", ha organizzato un evento all'ombra del Colosseo con la partecipazione di Elisabetta Bavagnoli, allenatrice dalla Roma Femminile; Amra Dzeko, testimonial dell'iniziativa; e Annamaria Serturini, attaccante della Roma Femminile. Le tre giallorosse si sono sfidate a biliardino per il lancio di #ChooseToPlay.
All'evento hanno partecipato, inoltre, Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio I; Annalaura Anselmi, direttrice raccolta fondi di Medici Senza Frontiere; e l'attore Francesco Arca. Di seguito la nota della Roma.
"La campagna di Amami e Basta - spiega il direttore di Roma Department, Francesco Pastorella - non rispondeva a un progetto estemporaneo e non si è esaurita con il lancio del calendario che ha visto protagoniste le nostre testimonial speciali: con eventi come questo vogliamo dare forza e continuità alla lotta alla violenza sulle donne, che purtroppo continua a essere un fenomeno di stretta attualità”.
Queste sono state le parole di Betty Bavagnoli: "Il Club e Roma Cares hanno dimostrato ancora una volta di voler sostenere tutte le donne e i loro diritti, non solo l’8 marzo, ma tutti i giorni dell’anno. Noi come squadra femminile dell’AS Roma non potevamo assolutamente mancare in una giornata così importante, che ci rappresenta".
"Oggi - dice Sabrina Alfonsi - non è una festa ma la Giornata Internazionale dei diritti delle donne. In quest’anno così difficile, è ancora più necessario lavorare affinché i diritti di tutte e tutti vengano consolidati. Parità di genere e di retribuzione, diritti civili, cittadinanza, rappresentanza, contrasto alla violenza: queste sono le sfide che solo insieme possiamo cogliere, istituzioni, associazioni, territori e società. Ringrazio la Fondazione Roma Cares che con la sua campagna Amami e Basta contribuisce a diffondere messaggi positivi per una cultura della parità e non del possesso”.
“Le donne, insieme ai bambini, sono tra i nostri pazienti più numerosi. Nei paesi dove lavora MSF, diventare madre è una sfida quotidiana, ma grazie ai nostri donatori riusciamo a portare cure mediche anche nei posti più remoti e dimenticati del mondo”, spiega Annalaura Anselmi, direttrice raccolta fondi di MSF.