Tra sogno, entusiasmo e scaramanzia. La Roma vive quel momento in cui le ambizioni diventano consapevolezza

Risvegliarsi lunedì mattina da primi della classe sarà stato un bel risveglio per i calciatori della Roma che hanno avuto giusto il tempo di guardare la classifica per poi vedere il calendario e pensare alla settimana che li avrebbe aspettati. Giovedì i primi della classe in Europa League del Midtjylland e domenica i campioni d'Italia in carica del Napoli di Conte. Un doppio impegno complicato di quelli che però possono far spiccare ulteriormente il volo o riportare coi piedi per terra, senza però ridimensionare nulla. 

Da questa settimana la Roma avrà più da guadagnare che da perdere e potrà affrontarla con la giusta serenità. L'Europa non sarà compromessa anche in caso di sconfitta o pareggio, perché dopo il prossimo impegno ci sono altri 9 punti in palio che qualificherebbero i giallorossi ai playoff (e non solo) tranquillamente. Non c'è dubbio che se si fosse potuto, si sarebbe evitato l'impegno infrasettimanale, ma la partita contro i danesi può dare ulteriori indicazioni. 

La Roma è una squadra in salute e nelle squadre tali, anche gli innesti della panchina, in un turnover che gioco-forza dovrà fare Gasperini, possono risultare protagonisti, specie se, visto il secondo tempo di Cremona, la condizione atletica gasperiniana ha fatto mettere il turbo ai giallorossi. Difficile però pensare una partita alla volta, quando si ha l'occasione ghiotta di iniziare a imprimere il proprio ritmo al campionato. Battere il Napoli sarebbe quella partita che farebbe divampare quell'entusiasmo e quella consapevolezza di poter vincere lo scudetto alimentato da piccole scintille, giornata dopo giornata. La Roma vincerebbe il suo primo scontro diretto e piazzerebbe un primo allungo ai campioni d'Italia con un +5 importante dopo 1/3 di campionato. 

Il sogno Gasperiniano si è già trasformato nella scaramanzia di Mancini. Il passo può sembrare comico, vista la toccata dei gioielli di famiglia del 23 giallorosso, ma è un segnale che si sia passati da sogno a realtà, con il presente tutto a favore di una Roma che ha nel fattore crescita/scoperta continua la propria arma migliore.