Roma – Torino 1980: 2-0, Roma in testa alla classifica con le reti di Ancelotti e Di Bartolomei

09.03.2018 10:00 di  Massimiliano Spalluto   vedi letture
Roma – Torino 1980: 2-0, Roma in testa alla classifica con le reti di Ancelotti e Di Bartolomei
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

La Roma batte il Torino e sale in vetta alla classifica. Falcao muove i primi passi in Italia, gli occhi sono tutti puntati su di lui. Inizialmente ha difficoltà ad ambientarsi ma, gara dopo gara, la sua classe cristallina emerge. La sua visione di gioco fa la differenza e la squadra inizia a volare.

La sfida col Toro viene decisa nei primi dieci minuti della ripresa, quando l'uno – due che gli uomini di Liedholm riescono ad assestare piega i granata, incapaci di reagire. Nelle occasioni dei gol il portiere torinista Giuliano Terraneo si oppone con bravura, ma alla fine deve arrendersi. Al 4° respinge col piede la conclusione ravvicinata di Di Bartolomei ma ci pensa Carletto Ancelotti a ribadire in rete a porta vuota. Si ripete all'8° respingendo a Di Bartolomei, sempre di piede, il tentativo di trasformazione di un penalty concesso per fallo su Ramon Turone. Era già successo nella finale di Coppa Italia del 17 maggio precedente, protrattasi ai calci di rigore; Di Bartolomei si vide annullare il tiro dal portiere granata ma la Roma riuscì a prevalere ugualmente e si aggiudicò il trofeo. Questa volta, però, Agostino ha una seconda opportunità che non sciupa, raccoglie la respinta dell'estremo difensore e mette dentro la palla del definitivo 2-0. La Roma, dopo quattro giornate, è in testa alla graduatoria da sola con 7 punti davanti all'inedito trio composto da Catanzaro, Fiorentina ed Inter. Il proseguimento dell'annata vede una Roma lottare fino all'ultimo turno per il titolo, non le succedeva dal tricolore conquistato nel 1942. La sfida scudetto con la Juve a Torino del 10 maggio verrà ricordata per la rete annullata a Turone con la conseguente, infinita scia di polemiche. Arriva un secondo posto, a due sole lunghezze dalla Juve del Trap. La Roma, però, si consola vincendo la seconda finale consecutiva contro il Torino ed ancora grazie alla lotteria dei calci dagli undici metri.

Schierato dal tecnico granata Ercole Rabitti troviamo Francesco “Ciccio” Graziani. Nel 1983 arriva a Roma dove indossa la maglia col tricolore sul petto. Nei suoi tre anni di permanenza nella Capitale si aggiudica due coppe Italia e disputa la finale di Coppa Campioni. Nel 1986 viene ceduto all'Udinese.

Si giocava la quarta giornata della stagione 1980 – '81, era il 5 ottobre 1980.

 

LA GARA La Roma in campo con: Tancredi, Spinosi, Maggiora, Turone, Falcao, Romano, Conti, Di Bartolomei, Ancelotti, Giovannelli, Scarnecchia. Risponde il Torino con: Terraneo, Volpati, Salvadori, Sala, Danova, Zaccarelli, D'Amico, Pecci, Graziani, Sclosa, Mariani. Arbitro designato il signor Casarin di Milano. Un primo tempo senza grosse emozioni, i padroni di casa badano molto al controllo del gioco. Le occasioni, però, non sono particolarmente degne di nota. Ad inizio ripresa arriva la svolta; è il quando Scarnecchia riceve palla e la cede subito a Di Bartolomei. Il giallorosso entra in area e calcia su Terraneo in uscita. Il portiere respinge di piede finendo, però, per servire Ancelotti che controlla ed a porta vuota infila di sinistro, Roma in vantaggio. Trascorrono solo quattro minuti e Turone viene atterrato in area da Sala, rigore. Sul dischetto si presenta Di Bartolomei. Il suo tentativo di trasformazione viene respinto da Terraneo col piede ma la palla viene raccolta dallo stesso Di Bartolomei che non sbaglia, è il raddoppio e la gara termina virtualmente qui. Al 20° unico cambio dell'incontro: tra i granata esce Danova ed entra Cuttone. Scarnecchia ed Ancelotti hanno le opportunità per arrotondare il punteggio ma non le sfruttano. Arriva il triplice fischio, 2-0 il risultato finale.