Roma-Midtjylland 2-1 - Scacco Matto - Aggressività e verticalità, prova di solidità con la prima della classe in Europa League
LE FORMAZIONI - Gasperini butta nella mischia Ghilardi e Dybala dal primo minuto. La linea difensiva è formata dall'ex Hellas Verona, Ndicka centrale e Mancini braccetto di sinistra. Celik e Wesley agiscono larghi con El Aynaoui e Koné in mezzo al campo. Soulé e Pellegrini agiscono alle spalle di Dybala.
Il Midtjylland risponde con uno schieramento a specchio, con un 3-4-2-1 con Mbabu e Jensen larghi sulle fasce, Bravo e Billing a centrocampo, mentre Castillo e Gogorza agiscono alle spalle di Franculino.
DOMINIO ROMA NELLA PRIMA PARTE - I giallorossi entrano col piglio giusto e non fanno respirare gli ospiti. Le aggressioni sono efficaci e puntuali. Ndicka sta su Franculino e il Midtjylland fatica a ragionare. I danesi cercano spesso l'imbucata centrale per Castillo, mossa che dà un pochino di fastidio ai capitolini nella parte iniziale dell'incontro..
La Roma, invece, risale il campo esternamente, come di consueto, creando connessioni tra i braccetti, i centrali di centrocampo di parte, gli esterni e i trequartisti. Spesso, quando Pellegrini arretra per ricevere palla Mancini attacca lo spazio lasciato libero mentre Ghilardi rimane più bloccato in difesa.
Dalle fasce, la Roma si sposta rapidamente sulla trequarti, da dove cerca di mettere in difficoltà i danesi, grazie al lavoro proprio dei due trequartisti, Soulé e Pellegrini, bravi a creare connessioni per arrivare al limite dell'area. Svuotare il centro, fare densità sulle fasce per poi riempire nuovamente il centro con gli inserimenti dei giocatori è uno dei principi cardini per Gasperini e il gol arriva proprio da un inserimento di El Aynaoui, che attacca lo spazio sperando di essere servito da Soulé, poi rimane lì e sul successivo cross di Celik segna un bellissimo gol.
POCA QUALITÀ - Come sottolineato da Gasperini a fine gara, dopo il vantaggio la Roma ha controllato bene il match, ma avrebbe potuto fare meglio - e magari chiuderlo prima - se avesse giocato con maggiore qualità. Nella ripresa, Gasperini vuole forze fresche in attacco e leva Soulé e Pellegrini, dopo un quarto d'ora. Dentro Ferguson ed El Shaarawy, con Dybala che torna sul centrodestra, almeno fino al cambio con Bailey, che ha fatto vedere sprazzi del giocatore che conosciamo, mettendosi totalmente a disposizione del club. Tullberg, invece, all'intervallo aveva cercare di cambiare qualcosa: entrano Osorio e Brumado. Quest'ultimo guida l'attacco con Franculino che si sposta sul centrosinistra, su Ghilardi. il difensore giallorosso risponde presente e, così come Ndicka nel primo tempo, argina Franculino, ripagando la fiducia de mister.
IL SECONDO GOL IL MANIFESTO DEL CALCIO GASPERINIANO - Non si può non chiudere con la seconda rete segnata dalla Roma, che avrà sicuramente fatto sorridere il Gasp. Tutto nasce da un recupero di El Aynaoui, come al solito pulito negli interventi. Poi subito una verticalicazzione per Bailey che, appena entrato, esegue una corretta selezione della giocata, preferendo servire El Shaarawy piuttosto che cercare gloria personale.
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