Bastone e carota
A fine gara, Gasperini è stato perentorio: “Potevamo fare meglio”. Dopo le innumerevoli carote e carezze di questi giorni, il tecnico giallorosso ha tirato fuori il bastone (un bastoncino, va) per tenere alta la tensione in vista di Roma-Napoli. “Potevamo fare meglio sul piano tecnico”, ha specificato l’allenatore. Nessuna distrazione, nessuna superficialità, bisogna tutti dare il 100% sempre, anzi meglio il 110%. Solo così si fanno le grandi stagioni. La Roma, al di là di tutto, ha controllato bene la gara e bisogna sottolineare proprio la consapevolezza di questa squadra, che ha gestito e colpito quando ha potuto, subendo pochissimo e dando un’impressione di solidità incredibile, nonostante un po' di comprensibile stanchezza.
Accontentarsi, però, non è da Gasperini, altrimenti non sarebbe mai riuscito a portare una squadra abituata a lottare per la salvezza sul tetto d’Europa, vincendo la seconda competizione continentale.
Alzare sempre l’asticella è il principio cardine per il tecnico piemontese, che sa di dover lavorare sulle energie mentali in vista di Roma-Napoli, avendo 48 ore in meno di riposo rispetto alla squadra di Conte.
I SINGOLI – Al di là di Wesley, evidentemente stanco, la crescita dei singoli è la migliore testimonianza del lavoro del tecnico. Da El Aynaoui che, gol a parte, mostra di avere l’intelligenza per sapere sempre dove posizionarsi, a Ghilardi che, tenuto fermo per quasi tutta la stagione, ha risposto presente con una buonissima prestazione. Ora servirà uno sforzo fino a capodanno, sperando poi di avere forze fresche anche dal mercato e, oltre all’attaccante, servirà anche un centrocampista perché, numericamente, la Roma è un pochino scoperta in quel reparto.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 20/2010 del 11/11/2010
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