Roma Femminile, Rossettini: "Dobbiamo pretendere di più quando creiamo occasioni. Dobbiamo fare un esame di coscienza sulla nostra partita e capire che certe sfide sono pericolose"
Luca Rossettini ha parlato in conferenza stampa al termine del match contro il Chelsea. Queste le parole dell'allenatore giallorosso:
Sul rigore.
"Non ho visto le immagini dal campo, ho avuto l’impressione per la direzione della palla che forse era toccata prima la giocatrice del Chelsea, ma penso che sia stato un intervento pericoloso, gamba alta, quindi non ho niente da dire, dovrei rivederla bene. Ho da ridire sul presunto fallo non fischiato su Greggi dalla parte di Breit, Greggi andava in porta, la palla non era stata toccata, un blocco così mi sembra esagerato, almeno il passivo non sarebbe stato così importante, avrebbero giocato e avremmo potuto avere un’occasione importante per segnare. Non possiamo recriminare un rigore dopo un passivo così ampio, dobbiamo fare un esame di coscienza sulla nostra partita e capire che certe sfide sono pericolose".
Domanda di Vocegiallorosa.it - La partita era proibitiva, però queste sono partite in cui magari arriva il primo gol e poi un po’ tutti gli altri, l’abbiamo visto tante volte, non solo con lei. Quello che le chiedo è, nella sua idea della gara, c’era magari l’ipotesi di resistere un po’ di più, di provare a subire magari il primo gol un po’ più tardi per giocarsi magari in quel tempo un episodio che avrebbe potuto cambiare la storia della sfida?
"In realtà abbiamo fatto questo tipo di partita contro il Barcellona, in cui eravamo ancora in corsa per poter provare ad accedere alla fase successiva. Adesso chiaramente la nostra posizione era diversa, quindi anche per il momento che stiamo vivendo in campionato avevo chiesto alle ragazze di giocare con coraggio, con equilibrio, ma con coraggio. Abbiamo visto che fino all’autogol abbiamo avuto anche delle opportunità in transizione importanti. Dobbiamo sicuramente lavorare su altri aspetti, perché quando si creano delle occasioni è giusto anche che le squadre avversarie abbiano delle preoccupazioni. Quando arriviamo in quelle situazioni siamo ancora troppo leggere, troppo ciniche e dobbiamo sicuramente pretendere di più quando ci creiamo delle buone opportunità. Il fatto di prenderlo prima o dopo è evidente in questo nostro percorso in Champions League, perché con determinati tipi di squadre non possiamo competere. Questo è un dato di fatto e quindi vanno fatte le decisioni del caso da parte mia e sicuramente anche da parte del club. Non mi preoccuperei dell’atteggiamento, perché ho visto comunque coraggio. Abbiamo provato qualcosa di diverso a livello tattico che ci ha dato anche delle opportunità e delle buone risposte che probabilmente riprenderemo in campionato. Sul fatto dell’andamento della partita è chiaro che era proibitiva, è chiaro che avremmo sperato di subire di meno, ma poi il gap è questo qui in questo momento".
Cosa ne pensi del formato della Champions e del fatto di aver potuto giocare contro squadre diverse?
"Come ci siamo qualificati noi e quindi le aspettative che avevamo rispetto al nostro percorso sicuramente ci ha permesso di preparare ogni partita come se fosse cercando di trarne il massimo, nonostante appunto il gap con alcune squadre fosse veramente ampio. Ha aumentato penso il livello di esperienza avendo potuto incontrare più squadre. Faremo alla fine dopo la partita settimana prossima un bilancio e cercheremo di capire cosa potremmo fare di diverso. Sicuramente ci aspettavamo dei risultati diversi, però i problemi che abbiamo avuto anche contro queste squadre con cui abbiamo potuto competere sono gli stessi che ci portiamo dietro anche in campionato creando tante opportunità ma non capitalizzando".
Siete i primi in classifica in Italia con 19 punti, come mai non siete riusciti a portare in Europa quel successo?
"Penso che il gap che abbiamo in campionato anche rispetto alla Juventus, che invece in Europa sta facendo un certo tipo di cammino diverso dal nostro, molto diverso, dia ancora più valore a quello che le ragazze stanno dando nel nostro campionato. Visto il gap anche di punti rispetto alla Juventus con cui abbiamo giocato l’ultima partita, penso sia innegabile che la squadra sta comunque girando a livelli altissimi, probabilmente stavano oltreformando. Era un qualcosa di cui dopo i primi due mesi, due mesi e mezzo di lavoro, abbiamo preso coscienza di questa cosa. Infatti siamo sempre a cercare di guadagnare e di preparare le partite di campionato nel migliore dei modi, giocando ogni tre giorni per l’ampiezza della rosa e gli infortuni che abbiamo subito. Questo necessariamente toglie energie. Viste le prime due partite ci concentriamo di più sul campionato, però cerchiamo di dosare al meglio le energie per poter essere sicuramente competitivi in campionato e cercare di ben figurare in Champions, ricercando ancora la prima vittoria e speriamo nella prossima settimana. Le ragazze stanno dando fondo a ogni energia e di questo non posso che ringraziarle. È chiaro che il livello, quando ci misuriamo in Europa, è di un’altra categoria e di questo bisogna prenderne atto".
Le parole di Luca Rossettini ai microfoni del club.
Un risultato molto pesante anche per quello che si è visto in campo, perché la Roma aveva iniziato con il piglio giusto questa partita.
"Sí, avevo chiesto coraggio e personalità. Penso che ci abbiamo provato: abbiamo avuto anche delle buone transizioni. Purtroppo continua a essere un nostro difetto: creiamo delle opportunità, ma ci manca quella cattiveria, quel cinismo necessario per sbloccare le partite, qualità che le squadre di questo livello hanno. L’autogol chiaramente ha indirizzato la gara, ma le ragazze avevano iniziato tenendo bene il campo. Abbiamo provato anche una soluzione nuova con Giulia Dragoni, che veniva dentro al campo a creare spazi: da questo punto di vista ho avuto alcune risposte positive. È chiaro che non possiamo essere contenti del risultato, ma dobbiamo anche fare un esame di coscienza e capire che la nostra Champions League ci sta dicendo che, a questo livello, oggi non possiamo competere".
L'aritmetica ci condanna a chiudere qui il percorso in Champions. Resta una partita, quella con il St. Polten in casa. Sicuramente l’obiettivo può essere quello di cercare la vittoria.
"Penso che, se non c’è la voglia di riscattare un risultato del genere davanti al nostro pubblico, allora c’è un grande problema. Mi fido della voglia di rivalsa delle ragazze: non si può pensare che non ci sia un po’ di sano orgoglio da tirare fuori. Rappresentiamo la Roma, un club importante, e vogliamo assolutamente conquistare la nostra prima vittoria in questa competizione. È stato difficile per noi anche qualificarci: già il turno con lo Sporting Lisbona è stato tirato. Abbiamo raggiunto questo girone con fatica e ci siamo rese conto che, contro le squadre di prima fascia, oggi non possiamo competere. La Società farà le sue riflessioni e cercheremo di lavorare continuamente, aumentando le conoscenze delle ragazze. Anche se la Champions ci ha dato dei dispiaceri, ha sicuramente portato esperienza alle ragazze, che sono giovani: hanno un talento che va sicuramente coltivato".
E ora testa alla partita con la Ternana.
"Sì, ora dobbiamo recuperare le energie e prepararci al campionato. Le ragazze stanno tirando la carretta con il massimo dell'impegno, non si tirano mai indietro. Gli infortuni importanti che abbiamo avuto le costringono a un lavoro extra: giocare ogni tre giorni a questo livello non è facile. Continuare a ottenere risultati in Serie A non è affatto scontato, e chi lo pensa sbaglia di grosso. Recuperiamo e poi prepareremo la prossima sfida con ancora più cattiveria."
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