Cambio Campo - Turco: "Sarà una partita strana, la Roma penserà a Tirana. Il Toro vorrà fare bella figura"

20.05.2022 19:13 di Emiliano Tomasini Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Cambio Campo - Turco: "Sarà una partita strana, la Roma penserà a Tirana. Il Toro vorrà fare bella figura"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista a un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Fabrizio Turco de La Repubblica, con il quale abbiamo parlato di Torino-Roma.

Come pensi di affronteranno le squadre e che partita ti aspetti tatticamente?
“Sarà una partita molto strana. La Roma ha la testa altrove, perché quello che conta è la finale di mercoledì. Il Torino anche ha la testa altrove perché la stagione è ormai finita di fatto. E quindi i pensieri sono legati al mercato, al futuro di Belotti, di Bremer. Rimane il dovere per entrambe di fare bella figura, per la Roma c’è anche l’obiettivo Europa. Mi aspetto una partita molto aperta, come accade spesso a fine campionato, il tatticismo credo potrà venire un po’ meno. Ci sarà più spazio per gli attacchi e meno attenzione a livello difensivo”.

Dopo alcune stagioni negative, quest’anno il Toro ha giocato un campionato tranquillo. Juric ha dato solidità alla squadra e una nuova mentalità, ma tanti giocatori sembrano destinati a cambiare. Il prossimo anno si dovrà ripartire da zero?
“È una bella domanda. La risposta deve arrivare dalla società. Quello che Juric doveva fare lo ha fatto e lo ha fatto anche bene. Dopo due stagioni dove la squadra si è sempre salvata per il rotto della cuffia, quest’anno non ha mai neanche rischiato di finire nella lotta per non retrocedere. C’è stato anche un momento in cui sembrava che la squadra potesse lottare per qualcosa di più importante. Adesso il pallino passa dall’allenatore alla società e sta a loro gestire la situazione. Bisogna capire quali sono gli obiettivi futuri e dove si vuole arrivare. Per il momento è tutto un grande punto interrogativo, bisogna aspettare”.

Nel corso della stagione Milinkovic-Savic e Berisha si sono alternati, ma nessuno dei due ha dato grandi garanzie. Il Toro ha bisogno di un nuovo portiere?
“Lo scorso anno è stata fatta una scelta radicale, mandando via Sirigu e puntando su Milinkovic. Era una scelta azzardata ed è un azzardo che non ha pagato. La prima parte di stagione ha anche giocato abbastanza bene, ma con il girone di ritorno ha iniziato a commettere diversi errori. Juric è stato quindi costretto a ripiegare con Berisha, che è un buon portiere, esperto, ma non è più ai livelli di un tempo. Quest’estate quindi bisognerà nuovamente cambiare. Non credo si punterà di nuovo su Milinkovic e Berisha tornerà a fare il dodicesimo”.

Negli ultimi giorni alcuni quotidiani hanno riferito di un interesse della Roma per Mandragora. È un giocatore che può dire la sua anche in una big?
“Secondo me Mandragora è un ottimo giocatore, ha un rendimento costante. Il suo problema quest’anno è stato l’infortunio al ginocchio subìto nel girone di andata. Tutto sommato, però, per quanto ha potuto giocare, il suo campionato è stato positivo. Penso possa fare bene anche in una squadra come la Roma. Sa giocare bene sia in un centrocampo a due che in un centrocampo a tre. È molto duttile, può giocare mezzala, mediano e anche regista, questo è sicuramente un punto a suo favore. È grintoso, ha intensità, ha buona tecnica e calcia bene”.

Inevitabile una domanda su Belotti. Dall’esterno sembra che i tifosi ancora siano dalla sua parte, ma è quantomeno strano essere arrivati a fine campionato senza sapere ancora cosa farà. Tu cosa ne pensi?
“Sì, è anomala come situazione. È curioso che da inizio stagione si parla del rinnovo e siamo arrivati a fine stagione senza ancora nessuna stagione. Lui aveva detto «deciderò alla fine» ed effettivamente è stato di parola. La posizione di Belotti e del Torino in questi mesi credo sia cambiata. Lui ha avuto molti infortuni, ha giocato e segnato poco, quindi si è potuto poco mettere in mostra. Le strade di Belotti e del Torino potrebbero riunirsi. Lui ha meno possibilità rispetto a qualche mese fa e poi qui è considerato un idolo. Il Toro ha bisogno dei suoi gol, Sanabria è un bellissimo giocatore, molto elegante e gioca bene con la squadra, ma come realizzatore ha dei limiti”.

Quanto conta questa partita per il Torino e raggiungere l’eventuale nono posto in classifica?
“Il Torino è storicamente un grandissimo club. I suoi tifosi hanno visto grandi campioni, squadre vincenti. Questa stagione è sicuramente positiva, decorosa, si è rivista una squadra combattiva, ma arrivare noni, decimi o undicesimi non sposta più di tanto. Migliorare la classifica sarebbe la ciliegina sulla torta, ma non cambierebbe molto. Ciò che conta è il lavoro svolto nel corso della stagione da Juric, che ha voltato pagina dopo due stagioni negative e questo è sicuramente importante. La partita con la Roma non cambierà il giudizio sulla stagione”.