Fair Play Finanziario, la Roma paga il mancato obiettivo: multa in vista

La Roma non è riuscita a centrare completamente gli obiettivi imposti dall’Uefa sul fronte del Fair Play Finanziario. Come riportato da Il Corriere dello Sport, il club giallorosso ha iscritto a bilancio le plusvalenze di Dahl, Zalewski e Abraham, superando il target intermedio fissato per il 2024, ma senza riuscire a soddisfare pienamente quello complessivo.
MULTA IN VISTA - Il mancato raggiungimento dell’obiettivo finale comporterà, salvo sorprese, una sanzione economica sotto forma di multa. Si tratta di un esito atteso, nonostante l’impegno del club nel contenere i costi attraverso una riduzione del monte ingaggi e una strategia di investimenti mirati sui giovani. L’Uefa, nell’analisi del bilancio romanista, terrà in considerazione diversi elementi che possono aver inciso sul percorso finanziario del club. Tra questi, anche il recente cambio di direttore sportivo, che ha influito sulla pianificazione economica.
LE PAROLE DI RANIERI SUL FAIR PLAY FINANZIARIO - In occasione della conferenza stampa di presentazione di Gian Piero Gasperini, Claudio Ranieri ha parlato così del Fair Play Finanziario: «Abbiamo dei paletti, questi paletti ci sono e dobbiamo rientrare il 30 giugno dentro questi paletti. Ci siamo vicini, però ancora manca qualcosina e sono sicuro che riusciremo a rientrare in questi parametri, parametri che poi dovremo rispettare a giugno 2026 e da lì in poi possiamo operare con più tranquillità. La società si sta adoperando in tutto e per tutto, non è che possa mettere dei soldi, perché se no li avrebbe messi. Per cui io sono fiducioso. Ci sono questi due mercati da stringere i denti, da cercare di trovare quei giocatori validi. Rendetevi conto che ci sono squadre che vanno a prendere dei ragazzi a 60 milioni e hanno 20 anni, 18… insomma, non è facile. Te ne prendono 4, 5, 6 e magari uno riesce, e gli altri li danno poi in prestito, poi li rivendono. E tu devi andare a lottare contro questi mostri. Sto parlando di squadre della Premier League che hanno degli introiti molto superiori ai nostri. Ecco, noi dobbiamo stimolare bene le idee e farci trovare pronti. Ma non parlo soltanto per la Roma, parlo proprio per il calcio italiano».
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