Cremonese, Nicola: "Meritavamo il vantaggio nel primo tempo, abbiamo dimostrato personalità"

Cremonese, Nicola: "Meritavamo il vantaggio nel primo tempo, abbiamo dimostrato personalità"Vocegiallorossa.it
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Oggi alle 18:12Avversario
di Marco Campanella

Al termine di Cremonese-Roma 1-3, ha parlato il tecnico grigiorosso Davide Nicola

Davide Nicola a DAZN

Dopo l’analisi di Baschirotto, che ha sottolineato come alla Cremonese sia mancata solo la concretizzazione rispetto a quanto creato, soprattutto nel primo tempo, condividi questa lettura?
«Intanto sono soddisfatto di aver trovato il 3-1 e vedere la squadra che anche a 2-3 minuti dalla fine cercava di trovare il 3-2. Questo per me è fondamentale perché magari quando subisci il vantaggio diventa anche difficile da un punto di vista mentale mantenere la voglia, l’entusiasmo di giocarsela fino alla fine. Questi ragazzi l’hanno dimostrato, direi che sostanzialmente hanno dimostrato di giocare contro una squadra molto forte, ma con il piglio giusto. Certamente oggi ci è mancato la capacità di trovare il vantaggio, peraltro secondo me è estremamente meritato, almeno nel primo tempo. Trovarlo significa trovare un altro tipo di condizione psicologica, perché quando sono gli altri a dover riacciuffare il pareggio si crea un altro tipo di dinamica. Ciò non toglie che la Roma ha vinto con la qualità della Roma, ma ciò non toglie che la Cremonese sta dimostrando di giocare con personalità. Forse oggi c’è bisogno di essere proprio pignoli, in certe circostanze non siamo stati puntualmente aggressivi. Io credo che il loro gol sia venuto in un modo che per noi poteva essere evitabile, ma è anche vero che non è facile costruirsi la qualità e la mentalità per un percorso da neopromossa come noi quando incontro squadre del genere. Ma la squadra c’è, lavoriamo».

La squadra ha meritato questa sconfitta, però hai apprezzato il lavoro. Ti chiedo: nel primo tempo, a livello difensivo, contro due attaccanti un po’ atipici, e anche sul gol di Soulé, è mancata forse proprio quell’aggressività di cui parlavi? 
«Ci sono state 3-4 situazioni dove dobbiamo avere l’ambizione di riuscire a migliorare per trovare il gol, perché trovare il gol in certe dinamiche, in certe situazioni, fa la differenza. Come ho detto prima, secondo me, aiuta anche a indirizzare un po’ e a cambiare il corso di una partita, e questo lo sappiamo, quindi lavoreremo per trovare questo tipo di qualità, cioè fare gol quando serve. Dall’altra parte, credo che non sia tanto l’interpretazione degli attaccanti della Roma schierati da Gasperini davanti, perché fondamentalmente ci aveva già giocato, l’avevamo visto. Chiaramente Baldanzi non è una punta centrale che ti attacca allo spazio, quindi secondo me dovevamo essere un pochino più coraggiosi e tempisti nell’uscita, rompendo la linea, quindi inibendo prima l’evolversi dell’azione. Invece ce li siamo portati due o tre volte al limite dell’area, dove poi quei giocatori non hanno neanche bisogno di superarti, basta che spostano la palla e quando tirano te la mettono anche in posti non facili da arrivare. Ecco, secondo me è mancato quel tipo di aggressività, quell’eccessivo spazio magari quando arrivava la palla a certi giocatori, dove potevamo essere più aggressivi, magari rischiando anche un pochino di più l’attacco alla profondità con un secondo movimento. Però è chiaro che per loro, per le caratteristiche che hanno, quella era primaria, riuscire a stopparli prima».