Con la Cremonese è show della Roma e di Gasperini: la squadra comincia a volare in campo

Continua la marcia della Roma in campionato. Altra partita, altra trasferta e altra vittoria per i giallorossi che non si arrestano neanche a Cremona, sfatando uno degli ultimi tabù rimasti a una squadra ormai iscritta alla lotta scudetto, tra sogno e realtà dei fatti. Soulé apre, poi Ferguson e Wesley dilagano. 

Uno strapotere fisico, tecnico e tattico che fa pensare a tutti quanti come la squadra abbia cominciato a mettere il turbo gasperiniano, quello visto contro l'Atalanta e che tutti aspettavano più del Black Friday di venerdì prossimo, più del Natale fra un mese. Gasperini, sempre Gasperini. È lui il grande protagonista anche di questo match e merita una menzione a parte. Il tecnico è arrivato da "antipatico" ai più, ma si è calato immediatamente nei panni di allenatore della Roma, diventando subito romanista. Una dote che ha è quella di esternare le proprie emozioni. Non servono le frasi fatte, basta vederlo in faccia durante le partite o nei post gara. Da subito si poteva vedere quando si sforzasse nel tenersi dentro quella che, giornata dopo giornata, era diventata una convinzione: lo scudetto. Con la Cremonese è stato romanista vero nelle reazioni sui torti arbitrali fischiati contro, come il rigore concesso (poi revocato dal VAR) a Mancini. Incazzatura facile, occhi rossi dalla rabbia e proteste veementi. Quelle che dapprima lo hanno fatto espellere da Ayroldi, poi gli hanno permesso di esultare come uno dei tanti giallorossi presenti allo Zini di Cremona. 

Il tutto senza dimenticare come in campo, la Roma con Baldanzi falso nueve nel primo tempo e con gli aggiustamenti nel secondo (Ferguson, El Shaaravy, El Aynaoui) sia diventata una macchina ben oliata, dove ogni calciatatore è un ingranaggio che gira e la fa girare, senza incepparla, volando in campo. Con l'Europa League un po' a spezzare il ritmo Serie A, Roma-Napoli di domenica prossima assume i contorni di una partita attesa assai.