Zeman: "Abbiamo fatto bene sul piano del gioco, ma manca continuità nei 90 minuti". FOTO!
Alle 12.30 Zdenek Zeman ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia. Vocegiallorossa.it vi propone la diretta testuale e fotografica dell'evento.
Si è appena messo alle spalle un girone d'andata con molti alti e bassi. Che risposte cerca in quello di ritorno?
"Non cerco risposte da domani, ma dalla prima giornata. Non sempre tutto ci riesce, il problema dei risultati è che non sempre hanno corrisposto alle prestazioni. Spero che troveremo la continuità dei risultati, sul piano del gioco sono stato spesso contento. Per me l'equilibrio è la differenza tra i gol fatti e subiti. Finché si fanno più gol degli altri è sempre positivo, mai negativo".
Il margine maggiore di crescita va cercato in quale aspetto?
"La continuità durante i 90 minuti, ogni tanto molliamo 5 minuti e in quei minuti succedono guai. Il problema di crescita è mentale, non tecnico o tattico".
Destro sarà titolare contro il Catania. Che giudizio ha di lui?
"Per me rimane quello del motivo per cui lo abbiamo preso. Ha mezzi e qualità, me lo sta confermando. Normale che quando si perde si dica che sia colpa sua, per me non è così. E' un giocatore importante, che diventerà ancora più importante. E' un problema di mentalità".
Scommette su una Roma che può centrare la Champions League?
"Ci dobbiamo provare, sul piano del gioco durante il girone di andata abbiamo visto di poter competere con tutti, senza fare errori che son costati tanti punti".
Quanto deve ancora avvicinarsi la Roma alla squadra che vorrebbe?
"Le squadre perfette non esistono, noi abbiamo sbagliato più del normale per quello che riusciamo a costruire. Abbiamo subito tanto in situazioni in cui non si doveva subire".
Lei si sente di dire che la Roma è all'altezza delle grandi?
"La distanza numerica non ci colloca tanto lontani da loro. Dobbiamo cercare di recuperare e fare meglio di loro. Non sarà facile, ma si può fare".
Si aspetta un po' di più da Destro?
"Le potenzialità ce le ha, penso che le abbiano viste anche gli altri. Dovrà esprimersi e trovare la convinzione dentro di sé. Quando la troverà, ci darà soddisfazioni".
Che partita si aspetta?
"Spero che la Roma cerchi di fare la sua partita. A Catania il problema è con l'ambiente, se qualcuno pensa più a quello che succede fuori non riesce a esprimersi. Dobbiamo far vedere di essere la Roma".
C'è stata una crescita dal punto di vista mentale?
"Penso che ci sia una crescita, anche se non completa. Ci sono giocatori che hanno giocato campionati molto diversi, si sa che il campionato italiano è basato sulla tattica e sul rispetto dei movimenti, mentre in Brasile e in altri paesi si gioca in modo più vivace, e abituarsi a rispettare i compiti non è sempre facile. Può essere facile per gli attaccanti, lo è meno per i difensori".
Le notizie riguardanti Guardiola la destabilizzano?
"Io lo sapevo da ottobre che si sono incontrati. Non mi toccano, la società può fare quello che vuole, è libera di incontrare chi vuole. Io ho incontrato cento giocatori, non è detto che li voglia comprare".
Che idea si è fatto sulla divisione dei club riguardante l'elezione del Presidente di Lega e sull'ingresso in politica di Luciano Moggi?
"Sono immagini del calcio e della politica attuale".
Come sta Dodò?
"Aveva dei problemi e continua ad averli. Questa settimana ha lavorato tutti i giorni col gruppo, è un ragazzo che ha problemi che soffre. Speriamo che si riescano a risolvere. Questa settimana si è allenato anche bene, il problema è che magari arriva al martedì e accusa problemi che non siamo riusciti a risolvere".
E' cambiato qualcosa nelle gerarchie per quanto riguarda il ruolo di regista?
"Non è cambiato, considero sempre Tachtsidis più regista rispetto a Daniele. Nelle ultime partite De Rossi ha fatto un primo tempo eccezionale col Milan, poi non si è ripetuto a Napoli. I giocatori possono giocare tutti, dipende da quello che posso fare. I titolari sono pochi, ci sono persone che possono sostituire".
E' preoccupato di andare a Catania con attaccanti contati?
"Era meglio avere a disposizione anche Osvaldo e Pjanic, ma penso che si possa giocare anche senza di loro".
Si aspetta un Catania offensivo o attendista?
"Loro hanno tre giocatori con caratteristiche offensive, poi dipende dalla squadra. Loro non hanno mai dominato la partita sul possesso, ma su dribbling e ripartenze. Squadra tipicamente italiana".
Pensa di dedicare abbastanza tempo negli allenamenti alla fase difensiva?
"I gol subiti succedono quando il pallone entra in rete. Gli equilibri sono la differenza tra gol fatti e subiti. La seconda squadra ha una differenza minore, quindi sono contento".
L'inversione di campo in Coppa Italia?
"Non è una cosa logica secondo i criteri stabiliti. Il criterio è che la squadra classificata meglio ha diritto di giocare in casa, la contemporaneità è un'altra situazione".