Mauro Esposito: "Alla Roma consiglio di puntare tutto sul campionato"
Mauro Esposito, ex giocatore della Roma, ha rilasciato un'intervista al sito gianlucadimarzio.com:
Come ha visto il Cagliari in queste prime giornate?
“All’inizio ha stentato un po’. Ultimamente invece ho visto un ottimo Cagliari. C’era da aspettarselo, perché la squadra è giovane e gli schemi di Zeman non sono facilissimi da assimilare. Ora si vede la mano dell’allenatore e, in particolare nell’ultima partita contro il Milan, i sardi hanno dimostrato di essere a buon punto. Se c’era una squadra che meritava di vincere era il Cagliari”.
Le piace Zeman? Le sarebbe piaciuto lavorare con lui?
“Molto, soprattutto per come lavora con i giovani facendoli crescere. Cura molto la fase offensiva, avrebbe esaltato le mie caratteristiche”.
Quale momento della sua carriera le è rimasto impresso?
“Tantissimi. L’esordio in Nazionale sicuramente è stata un’emozione fortissima, come quello in Champions con la Roma. Tra i ricordi ha un posto speciale la promozione in Serie A con il Cagliari della stagione 2003-2004. Una grande gioia per tutti i tifosi sardi, per noi giocatori e per il presidente”.
Qual è il difensore più tosto che si è trovato ad affrontare?
“Tre in particolare mi hanno dato parecchio filo da torcere quando li ho affrontati: Cannavaro, Nesta e Maldini. Li metto tutti e tre sullo stesso livello. Credo però che fosse difficile per tutti affrontarli”.
Nel Cagliari lei ha giocato con Gianfranco Zola, nella Roma con Francesco Totti…
“Si tratta di due grandissimi campioni e due grandissime persone. Quello che mi ha impressionato di più in loro è proprio il lato personale. Mi hanno dato tanti consigli, ho imparato molto da loro, è stato veramente un piacere averli come compagni di squadra. Due grandi fuoriclasse, uno passato, l’altro presente, perché Totti lo è tutt’ora”.
Da un paio di anni ha cambiato attività. A cosa è dovuta questa scelta?
“Io purtroppo ho smesso di giocare a 32 anni. Magari potevo continuare e non mancavano le proposte. Però, con tutto il rispetto, non volevo scendere troppo di categoria e volevo un progetto ambizioso. Allora non trovando squadre che rispondessero alle mie aspettative, ho pensato di dedicarmi a una passione che ho sempre avuto. Ho aperto un’azienda di abbigliamento. Ora siamo appena agli inizi, speriamo che vada tutto bene”.
In chiusura una domanda sulla Roma. Da Scudetto?
“Il divario che la separava dalla Juventus è stato colmato e può veramente puntare al primo posto. Sarà un duello fino all’ultima giornata, ma, mai come quest’anno, ha la possibilità di spuntarla”.
E in Champions dove arriverà?
“Qui il discorso è differente. Purtroppo è capitata nel classico girone di ferro e sarà molto dura proseguire il cammino. Io punterei tutto sul campionato dove ha le carte in regola per arrivare prima”.