Fonseca: "Gli ucraini sono eroi. Dobbiamo fare di più o moriranno tutti"

03.03.2022 13:54 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonseca: "Gli ucraini sono eroi. Dobbiamo fare di più o moriranno tutti"
© foto di Gabriele Chiocchio

Paulo Fonseca, insieme alla moglie, si trovava in Ucraina al momento dell'offensiva della Russia. L'ex tecnico della Roma, che ora ha lasciato il Paese, ha raccontato così quei momenti a SkySports UK: "Alle 4.30 circa mi sono svegliato per un forte rumore di bomba e sono andato all’ultimo piano. Da lì era chiarissimo che fossero davvero delle bombe e mi sono alzato. Ho chiamato mia moglie molto spaventato. Sono cominciate a cadere altre bombe, cinque o sei credo. Ho messo tutta la famiglia in macchina e abbiamo provato a lasciare Kiev, ma il problema è stato quando sono arrivato sulla strada, perché il traffico era totalmente bloccato. Era impossibile. Abbiamo fermato la macchina, ci siamo domandati cosa fare, perché era chiaro che non potessimo restare lì e siamo andati in hotel. C’era un bunker lì e siamo stati notte e giorno là".

Il tecnico continua il suo racconto: "Ho contattato l’ambasciata portoghese e loro mi hanno detto che il giorno successivo avremmo potuto prendere la macchina per superare il confine. Abbiamo viaggiato senza fermate e mi sono sentito più sicuro solo quando siamo arrivati alla frontiera. Abbiamo sentito molte volte gli allarmi durante il viaggio, ho passato ore e ore nel traffico, percorrendo anche 5 chilometri in un’ora. Queste persone non si meritano questo. Ma sono eroi, stanno combattendo. Non so cosa si possa fare di più, ma non è abbastanza per salvare queste persone. Dobbiamo fare di più oppure moriranno tutti".