La scarsa ambizione e un conto salatissimo

11.11.2023 13:25 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio, inviato a Praga
La scarsa ambizione e un conto salatissimo
Vocegiallorossa.it

La Roma di Mourinho, di solito, o inizia bene le gare, o le finisce bene, o entrambe: all’Eden Arena di Praga, come Mourinho voleva far finire questa partita lo si è visto dall’inizio, con Mile Svilar intento a perdere tempo sui rinvii dal fondo fin dal primo scatto di lancetta dell’orologio. Il motivo era chiaro e, per certi versi, anche rispettabile. Il discorso nel girone di Europa League è quasi concluso e alle porte c’è un derby che sembra anche più “pesante” del normale per l’allenatore, già impegnato nelle scaramucce prepartita con Maurizio Sarri, soprattutto, chiamato a cambiare marcia nelle stracittadine, con un bilancio negativo che pesa prima di tutto nella sua testa.

E sarebbe facile attribuire il pessimo risultato di questa sera solo all’accumulo di impegni della settimana, perché oltre a tornare con zero punti, con lo Slavia ora avanti in classifica e con quindi due partite europee da giocare al 100% delle proprie possibilità per vincere il girone (non avendo neanche nelle proprie mani questa possibilità), la Roma ha trasformato quella che per qualcuno era erroneamente addirittura un'amichevole in una partita che ha tentato a pieno regime di vincere dopo aver camminato a giri zero nel pensiero di non perderla, spendendo quindi più energie del preventivato, portando a casa meno del desiderato.

Quel che più irrita è che ancora una volta la Roma ha dimostrato scarsa ambizione, accontentandosi di provare a prendere di quello che poteva spendendo meno energie possibili anziché pensare a un modo per sparecchiare il tavolo, ovviamente limitando sempre i rischi. Un filone che in realtà va avanti da più tempo rispetto a da quando si è riacutizzato, vale a dire dopo la partita di San Siro contro l’Inter di cui si è riusciti a parlare anche troppo; a Praga il concetto è stato lo stesso, anche a fronte di un avversario sì da rispettare, ma che poteva essere a portata di vittoria più di quanto si racconterà nei prossimi giorni. 

Anche perché nei prossimi giorni il pensiero potrà essere uno soltanto e nel derby l’ambizione sarà un ingrediente di cui proprio non si potrà fare a meno, tenendo sempre presente che, restando all’interno della metafora, non sarà possibile andarla ad acquistare al supermercato per metterla sul campo. A Praga si è pagato un conto già salatissimo, riproporre la stessa prestazione contro la Lazio potrebbe costare persino di più.