Roma-Spezia 4-3 - Cosa dicono gli xG - Prestazione offensiva in linea con le migliori e nuova migliore overperformance stagionale. Ospiti pericolosi solo con gli errori individuali. GRAFICA!

24.01.2021 22:30 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Roma-Spezia 4-3 - Cosa dicono gli xG - Prestazione offensiva in linea con le migliori e nuova migliore overperformance stagionale. Ospiti pericolosi solo con gli errori individuali. GRAFICA!

Negli ultimi anni è stato sviluppato un nuovo tipo di dato che può aiutare ad analizzare ciò che è successo nelle partite di calcio e il rendimento delle squadre. Si tratta del dato degli Expected Goals, vale a dire un numero che quantifica, in media, i gol che si segnano in una partita dai tiri che si prendono durante la gara. Un numero non indiscutibile, in quanto sono stati sviluppati diversi modelli che danno dei risultati diversi (anche se tendenzialmente simili), e al quale non si può ridurre l’intero andamento di un match, ma che può aiutare a dare contezza di determinate situazioni in modo più freddo. Ecco l’analisi di Roma-Spezia, con i dati di understat.com.

UN’OVERPERFORMANCE IN REGALO - Il conto finale degli expected goals della partita è di 2,59 per la Roma e 1,46 per lo Spezia. Entrambe le squadre hanno dunque overperformato: della Roma parleremo poi, ma è più clamoroso il dato dello Spezia, che da meno di un gol e mezzo di media ne segna tre, per di più tirando appena sei volte verso la porta di Pau Lopez. Com’è possibile? La risposta è semplice: errori individuali. In particolare quello del portiere, che regala a Piccoli - e allo Spezia - 0,89 xG, quasi i due terzi dell’intera produzione offensiva degli ospiti. Così come il gol del 3-3 di Verde, valore 0,34, nasce da un clamoroso liscio di Smalling. Il momentaneo 2-3 di Farias è un tiro difficile ma non difficilissimo (0,10), gli altri appena tre tentativi dello Spezia non hanno fruttato più di 0,07 xG ciascuno. Praticamente gli ospiti, da soli, hanno creato appena 0,23 expected goals, una prestazione difensiva collettiva della Roma perfettamente in linea con quelle dell’intera stagione, per certi versi anche migliore. Le difficoltà di vincere questa gara vanno dunque ascritte esclusivamente ai singoli, e alla loro scarsissima tranquillità: un caso? No. Un segno che il sistema difensivo di Fonseca funziona? Numericamente sì, empiricamente va valutato quanto gli errori individuali siano risultato di un’eccessiva esposizione dei difensori e quanto invece siano “gratuiti”. L’impressione è che, come nel derby, anche in questo caso le sbavature dei singoli fossero decisamente estemporanee (seppur motivate, ma non da un fatto strategico).

UN’OVERPERFORMANCE DI CONCRETEZZA - La Roma ha realizzato 1,41 gol in più di quelli generati: non perché abbia creato poco e concretizzato tanto, ma perché ha creato tanto e concretizzato praticamente tutto. Tolto il momentaneo 2-1 di Borja Mayoral, le tre occasioni delle altre reti erano sono state tutte grandi chance: 0,45 xG Mayoral, 0,55 xG Karsdorp e 0,49 xG Pellegrini. Un totale di 1,49 xG per le tre migliori occasioni della partita, valore superato dagli 1,95 xG creati dalle tre migliori chance di Roma-Cagliari 3-2 e dagli 1,58 generati dalle migliori tre chance (tolto il rigore di Veretout) di Roma-Benevento 5-2 e di Genoa-Roma 1-3, con la differenza che in quei tre casi i giallorossi realizzarono solo due reti su tre. Anche qui, una prestazione offensiva degna di uscite stagionali considerate positive o più che tali, e migliore di esse sul piano realizzativo, giacché si parla della migliore overperformance offensiva di questo campionato (superato il +1,10 xG di Crotone-Roma e di Roma-Inter). Unica sbavatura grave il mancato tap-in di Carles Perez, che manda fuori una chance da 0,38 xG. I restanti 9 tiri (il triplo di quelli tentati dallo Spezia non andati a segno) non superano gli 0,10 xG ognuno: sommati, però, danno contezza della presenza in fase offensiva della Roma, in particolare nel secondo tempo.

IL RISCATTO DI MAYORAL, IL RITORNO DI SPINAZZOLA  - L’attaccante spagnolo era stato decisamente criticato per la gara di Coppa Italia, in cui aveva fallito cinque occasioni da gol. In questa si è riscattato, ricavando due reti da tiri per 0,76 xG, con una overperformance da ben 1,24. Facile la chance della prima segnatura, un tiro da 0,45 xG, che comunque gli fa proseguire la serie positiva di tiri semplici realizzati (almeno in campionato) dopo quello di Crotone, più complicato, anche se non estremamente complicato, quello del momentaneo 2-1, da 0,17. Torna ai suoi livelli anche Leonardo Spinazzola, capace di mandare i suoi compagni al tiro per ben 0,69 xG in appena 3 passaggi chiave; dietro di lui Bruno Peres con un solo passaggio chiave, ma intelligente e decisivo, da 0,49 xA e poi Lorenzo Pellegrini, con il suo assist per l’1-0 di Borja Mayoral. Clamoroso il dato del brasiliano, miglior giocatore della Roma per expected assists ogni 90 minuti e secondo della Serie A di quelli che hanno almeno 5 presenze: con i suoi 0,59 xA per 90 minuti è dietro solo a Josip Ilicic, a quota 0,68.