Cambio Campo - Petiziol: “La squadra ha promesso al Presidente una grande prestazione, le assenze di Dybala e Abraham possono agevolare l’Udinese”

16.04.2023 17:25 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Cambio Campo - Petiziol: “La squadra ha promesso al Presidente una grande prestazione, le assenze di Dybala e Abraham possono agevolare l’Udinese”
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© foto di DANIELE MASCOLO

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Lorenzo Petiziol, giornalista di Tuttoudinese.it, con il quale abbiamo parlato di Roma-Udinese.

Al netto delle penalizzazioni, la zona Europa è lì vicina, è un obiettivo reale per l’Udinese?
“Per quanto riguarda l’idea della società sì. Dopo la prima parte di campionato, sembrava anche un obiettivo realmente alla portata, poi però si è inceppato qualcosa, probabilmente a livello mentale. Arrivati a questo punto, la squadra è tornata in corsa, anche se le ultime partite – soprattutto l’ultima contro il Monza – non sono piaciute alla dirigenza. Il calendario non è semplice, oltre alla Roma l’Udinese dovrà affrontare anche Juventus e Napoli. Mancano nove partite, sono ventisette punti, a livello matematico si può fare”.

Ultimamente all’Udinese sta mancando continuità, come mai? Quali sono i problemi della squadra?
“Se fosse chiaro, Sottil li avrebbe già risolti (ride, ndr). Sicuramente non ha una rosa lunga, ci sono poche alternative, come ricambi ci sono Samardzic, il giovane Pafundi e pochi altri. Poi dipende molto dalla testa, da come si entra in campo. Ci sono partite in cui la squadra sembra irriconoscibile, anche con avversarie alla portata. È un problema mentale, non fisico, perché l’Udinese ha vinto tante partite nei minuti finali di gara. È una squadra difficile da leggere, può avere picchi di grande gioco come dei picchi di inconsistenza. È una squadra impronosticabile in ogni partita, il problema dell’Udinese è proprio l’Udinese”.

In Italia si parla tanto dei pochi giovani schierati dagli allenatori, perché un giocatore come Udogie – protagonista in Serie A da due anni e già acquistato dal Tottenham – non è ancora stato convocato in Nazionale?
“Io credo che Udogie sia nelle idee di Mancini, perché negli ultimi anni ha fatto benissimo con l’Under 21 e in Serie A. Sicuramente però tutti siamo rimasti meravigliati per la mancata convocazione nell’ultima sosta. Lui sicuramente ha tutto per essere un grande campione, ha grande forza e corsa, spesso è l’ago della bilancia per una vittoria o una sconfitta. Non a caso il Tottenham lo ha già comprato. In questo momento però la testa sembra un po’ a metà tra il Tottenham e l’Udinese. Non so se inconsciamente o consciamente, sapendo che è già del Tottenham qualche volta sembra che tolga la gamba. L’altra sera poi è stato protagonista di un incidente con la macchina, questo dimostra che non è ancora molto maturo, perché un professionista non fa quelle cose all’una di notte, neanche nel giorno libero. Al di là di questo, è sicuramente un giocatore molto forte e con tante qualità”.

Chi invece è già stato convocato e ha anche già esordito in Nazionale è il classe 2006 Pafundi. In Serie A si è visto pochissimo, che giocatore è?
“Mancini non fa mai le cose a caso. Pafundi ha un grandissimo talento e grande qualità, deve mettere su qualche muscolo e qualche kilo, se vogliamo trovargli qualche difetto. Vederlo giocare è uno spettacolo, che sia in allenamento o in partita, per quel poco che riesce a giocare. Con il fisico che ha, per il momento non penso riesca a giocare una partita intera in Serie A. Io penso che Sottil lo stia gestendo bene. In prospettiva è sicuramente un grande giocatore”.

La partita di andata è stata dominata dall’Udinese, c’è fiducia in vista della gara di oggi? Che partita ti aspetti?
“Dipende dalla testa dei giocatori, con le grandi l’Udinese ha sempre giocato bene, anche quando ha perso. Ha battuto l’Inter, la Fiorentina, il Milan e appunto anche la Roma all’andata. L’Udinese non è una squadra che gioca con il pullman davanti alla porta, prova sempre a giocare. Ogni partita però è difficile da pronosticare. La squadra doveva andare in ritiro da giovedì, i giocatori però hanno promesso al Presidente che faranno una grande partita a Roma e così il ritiro è stato annullato. Mi aspetto quindi che proveranno a dare tutto, poi però – ripeto – è impossibile prevederlo. Tutto dipende dalla loro testa. Storicamente, la Roma è sempre stato un avversario ostico per l’Udinese, in questo caso sicuramente le assenze a cui deva far fronte Mourinho potrebbero agevolare i friulani”.